LETTERA AL DIRETTORE, alle giornaliste
Vi avevamo invitato ieri sera, 18/11, alla conferenza stampa di presentazione della giornata di mobilitazione delle donne, lavoratrici, disoccupate, del 26 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sessuale e le uccisioni delle donne.
Per Taranto poi, il 26 vuol essere finalmente la voce, il punto di vista delle donne, in particolare di chi lotta, in controcorrente con l'assordante circo mediatico che da fine agosto con l'uccisione di Sarah tiene banco nella nostra città, soprattutto da parte dei mass media nazionali, e che sta nascondendo la condizione generale delle donne, delle ragazze che sta dietro ogni uccisione e violenza contro le donne.
Una volta tanto, dobbiamo parlare noi donne, dobbiamo parlare della nostra vita reale, della violenza anche quotidiana che subiamo in tante forme.
Ma questo ci viene ancora una volta negato e oscurato.
Noi speravamo che il Suo organo di informazione, come in alcuni casi ha fatto verso le lotte delle disoccupate, delle lavoratrici, in questa occasione volesse dare voce alle donne in carne ed ossa, ad un altro punto di vista anche sulla vicenda Sarah, come sulla ingiustizia che sta subendo ancora Carmela.
Noi speravamo che le giornaliste fossero sensibili su questo.
Ma purtroppo ieri sera avete risposto col silenzio.
La mobilitazione internazionale, che in occasione del 25 novembre in tutto il mondo le donne, le ragazze faranno, non fa notizia! Conta più l'ultimo commento dell'abitante di Avetrana che la voce delle donne che dicono che anche la morte di Sarah non è un fatto privato, non è un film giallo, ma è parte tragica della condizione e delle uccisioni di tante, troppe donne (solo nel 2010 sono circa 120 donne uccise in Italia), trova le sue vere ragioni non tanto nelle pulsioni particolari, ma nelle condizioni sociali, ideologiche, familiari che si vivono.
Vi invitiamo a voler fare una informazione altra.
Invitiamo le giornaliste ad avere una ragione in più per farla.
Vi chiediamo di dare notizia della nostra mobilitazione (segue programma)
Il 25 novembre saranno a Taranto i genitori di Carmela anche in rappresentanza dell'Associazione di Napoli “IoSòCarmela”, vi chiediamo di organizzare delle interviste.
Il 26 novembre dalle ore 9 saremo al Tribunale in occasione del processo contro 3 stupratori di Sarah, per chiedere giustizia.
Alle 18 in piazza Immacolata vi sarà un presidio/assemblea.
Le lavoratrici, disoccupate del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
TA. 19.11.10
Vi avevamo invitato ieri sera, 18/11, alla conferenza stampa di presentazione della giornata di mobilitazione delle donne, lavoratrici, disoccupate, del 26 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sessuale e le uccisioni delle donne.
Per Taranto poi, il 26 vuol essere finalmente la voce, il punto di vista delle donne, in particolare di chi lotta, in controcorrente con l'assordante circo mediatico che da fine agosto con l'uccisione di Sarah tiene banco nella nostra città, soprattutto da parte dei mass media nazionali, e che sta nascondendo la condizione generale delle donne, delle ragazze che sta dietro ogni uccisione e violenza contro le donne.
Una volta tanto, dobbiamo parlare noi donne, dobbiamo parlare della nostra vita reale, della violenza anche quotidiana che subiamo in tante forme.
Ma questo ci viene ancora una volta negato e oscurato.
Noi speravamo che il Suo organo di informazione, come in alcuni casi ha fatto verso le lotte delle disoccupate, delle lavoratrici, in questa occasione volesse dare voce alle donne in carne ed ossa, ad un altro punto di vista anche sulla vicenda Sarah, come sulla ingiustizia che sta subendo ancora Carmela.
Noi speravamo che le giornaliste fossero sensibili su questo.
Ma purtroppo ieri sera avete risposto col silenzio.
La mobilitazione internazionale, che in occasione del 25 novembre in tutto il mondo le donne, le ragazze faranno, non fa notizia! Conta più l'ultimo commento dell'abitante di Avetrana che la voce delle donne che dicono che anche la morte di Sarah non è un fatto privato, non è un film giallo, ma è parte tragica della condizione e delle uccisioni di tante, troppe donne (solo nel 2010 sono circa 120 donne uccise in Italia), trova le sue vere ragioni non tanto nelle pulsioni particolari, ma nelle condizioni sociali, ideologiche, familiari che si vivono.
Vi invitiamo a voler fare una informazione altra.
Invitiamo le giornaliste ad avere una ragione in più per farla.
Vi chiediamo di dare notizia della nostra mobilitazione (segue programma)
Il 25 novembre saranno a Taranto i genitori di Carmela anche in rappresentanza dell'Associazione di Napoli “IoSòCarmela”, vi chiediamo di organizzare delle interviste.
Il 26 novembre dalle ore 9 saremo al Tribunale in occasione del processo contro 3 stupratori di Sarah, per chiedere giustizia.
Alle 18 in piazza Immacolata vi sarà un presidio/assemblea.
Le lavoratrici, disoccupate del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
TA. 19.11.10
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