13/02/24

Torino Università - sciopero contro le molestie sessuali - info - Massima solidarietà


Torino, sciopero all’Università per protesta contro le molestie
12.02 ORE 12:05. TORINO - Cambiare Rotta, la formazione studentesca di Torino una delle più attive a livello studentesco, già protagonista della battaglia vinta per il pagamento di tutte le borse di studio Edisu, ha bloccato oggi (ieri) le lezioni all’università. La protesta riguarda i due casi di cronaca giudiziaria che hanno visto coinvolti due professori dell’Ateneo accusati di molestie sessuali. Prima l’arresto dell’ex direttore della scuola universitaria di medicina legale di Torino Giancarlo Di Vella, accusato oltre che di aver gonfiato i dati sulla attività formative, anche di molestie su cinque specializzande e poi la sospensione di un mese per il docente di filosofia Federico Vercellone per presunte frasi inopportune rivolte ad alcune studentesse. Intanto, a livello nazionale.

CORRIERE DELLA SERA (TORINO)
Molestie all'Università di Torino, gli studenti protestano: «Sospensione prof non basta». Anche docenti in assemblea
«Vittime mai». È questo l’urlo degli studenti che questa mattina a Palazzo Nuovo, sede del dipartimento di Filosofia, protestano contro la violenza di genere all'Università di Torino. La settimana scorsa nell’ateneo sono emersi due casi di professori (a filosofia e medicina) accusati di molestie e un centinaio di universitarie ha interrotto la seduta del senato accademico per denunciare «lo scarso impegno nel contrasto del fenomeno da parte dei vertici atenei». «Non bisogna parlare di mele marce, ma di un sistema che legittima un modello di università che spinge all'individualismo e alla concorrenza. E che non difende gli studenti», dicono i militanti di Cambiare Rotta e la trentina di giovani partecipanti all’assemblea indetta nell’atrio della sede di Unito.
«Al docente è stato impartito un solo mese di sospensione. Così appare protetto da un sistema che permette di fare le molestie e il ricatto». Alcuni professori si sono detti favorevoli alla protesta. Dalla manifestazione degli studenti viene quindi lanciata una richiesta al rettore «una misura molto più forte rispetto alla sanzione presa verso il professore in causa», in riferimento a un docente del dipartimento di filosofia che oggi è in aula, ma che ha ricevuto un provvedimento che lo vedrà sospeso dal 1 marzo. 
«In particolare - dicono i giovani - noi non cerchiamo un capro espiatorio come si vuol pensare, noi critichiamo l’intero modello universitario, quindi anche il rettore. Da tempo vengono smantellate tutte quelle misure che vanno a difesa delle studentesse all’interno dell’università e non solo. Oggi passeremo per le aule per informare tutti gli studenti sullo sciopero che stiamo facendo, c’è già un gruppo di studenti che aderisce allo sciopero e speriamo che molti altri lo facciano», conclude Erica, portavoce del collettivo Cambiare Rotta.
Una rappresentante di Cambiare Rotta grida al megafono: “Solo questa settimana un professore di filosofia è stato denunciato e sospeso per molestie e un docente di medicina è agli arresti domiciliari per violenza sessuale”.
“Siamo qua per attuare uno sciopero delle studentesse contro le molestie che ci sono state in università, frutto di un modello marcio” dichiarano gli studenti a La Stampa “Non vogliamo riferirci a una caccia alle streghe, ma a un intero sistema universitario che legittima violenze di genere e molestie”.




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