04/02/24

Il reato di stupro c'è sempre quando c'è assenza di consenso - E' il fascismo che produce il nuovo patriarcalismo


Mentre poche ore fa vi è stato un nuovo terribile stupro a Catania a una bambina (13 anni) da parte di un branco di ragazzi
la presidenza di turno della Ue sta adoperandosi per peggiorare la direttiva sulla violenza di genere, per far passare che sarebbe stupro solo nei casi in cui avvenga con violenza, minaccia, o costrizione. Quindi eliminando l'aspetto determinante del non consenso della donna.
(leggi di seguito stralci dall'articolo su Il Manifesto del 4 febbraio).
Finora sono d'accordo all'eliminazione Polonia, Ungheria (purtroppo scontate), Germania, Francia. 
Le donne di Cgil, Cisl e Uil hanno fatto un comunicato in cui si chiede alla presidente del governo Meloni di difendere le norme a tutela delle donne... MA:
L'Italia per ora attraverso la famigerata Min. Roccella dice e non dice: dice che è favorevole all'inclusione del reato di stupro nella nuova direttiva europea; ma non dice se è stupro anche quando non c'è il consenso della donna.
La Meloni ha fatto oggi solo pochi secondi di ipocrita dichiarazione sullo stupro di Catania, lasciando, per ora, ai giornali/tv la canea contro i giovani immigrati.
Nel suo governo ha la Lega che pochi giorni fa il 23 gennaio in un Convegno organizzato a Montecitorio (quindi, in un luogo istituzionale) ha affermato che "L'aborto non è un diritto nemmeno nei casi di stupro" - E a questa dichiarazioni è seguito solo il silenzio della Meloni.
Quindi, cosa possiamo aspettarci?
Cosa possiamo aspettarci quando questo governo sta facendo una campagna a 360° per cui le donne sono considerate se fanno figli per il capitale e la patria in guerra? Quando il Min. Valditara chiama anche le scuole ad essere partecipe di questa campagna, affinchè le ragazze già si mettano nella prospettiva di essere forza attiva sulla natalità?
Il fascismo di cui è impregnato sempre più questo sistema e che vede ora nel nostro paese il governo Meloni sua principale espressione, produce un moderno patriarcalismo, maschilismo. Non è il patriarcato vecchio, ma è uno nuovo più sociale, più politico, più ideologico, più terribile, istituzionale; che non deve fare adito ad alcuna illusione che possa essere combattuto solo con la educazione, la cultura, ecc. ecc., ma con la lotta per rovesciare questo sistema moderno fascista. Come abbiamo detto, gli uomini che stuprano, che uccidono le donne (in stragrande maggioranza italianissimi e "bravi mariti, figli di buona famiglia") sono comunque fascisti, perchè è questa ideologia che li muove e che li fa ritenere "normale", "legittima" la loro reazione. 
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Da Il manifesto
L’8 marzo del 2022, la Commissione europea propose una direttiva sulla violenza di genere, per rendere cogente la Convenzione di Istanbul del 2011, che all’articolo 36 si riferisce allo stupro come a un rapporto sessuale realizzato senza consenso, specificando al paragrafo 2 che «il consenso deve essere dato volontariamente, quale libera manifestazione della volontà della persona».
Due anni dopo... la presidenza di turno belga della Ue starebbe lavorando a un nuovo testo per stralciarne gli avanzamenti più importanti che ruotano attorno al concetto del consenso, sia nella definizione del reato di stupro che in quello sulle molestie sessuali sul lavoro... 
...il punto del contendere è quello contenuto all’articolo 5 della direttiva che, nell’individuare il reato di stupro, ripropone il principio della Convenzione di Istanbul, mettendo al centro il consenso della donna all’atto sessuale. 
Il reato di stupro c'è comunque quando c'è assenza di consenso - "Solo sì e sì". 
L’opposizione al testo della direttiva non è solo dei paesi europei cosiddetti sovranisti, ma è più generalizzata, oltre a Polonia e Ungheria coinvolge anche Francia e Germania.
...nella legislazione dei paesi, prevale il riconoscimento del reato di stupro nei casi in cui avvenga con violenza, minaccia, o costrizione. Il problema è che spesso la vittima si trova in uno stato di shock e non riesce a reagire, oppure sceglie di evitare una violenza maggiore che potrebbe costarle la vita. Per cui, in questo caso, l’attenzione è tutta concentrata sulla donna, piuttosto che sul suo aggressore.
Le donne di Cgil, Cisl e Uil hanno emesso subito un comunicato in cui si chiede alla presidente del governo Meloni di difendere le norme a tutela delle donne...

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