“Non bastava fare entrare le associazioni pro-vita nei
consultori e organizzare spazi all’interno di Asl e ospedali, non
bastava disapplicare le linee guide del Ministero sulla somministrazione
di Ru486 anche in consultorio; ora Marrone annuncia 400 mila euro per
il Fondo ‘Vita nascente’ dedicato a progetti di ‘tutela materno
infantile’ promossi da quelle stesse associazioni che definiscono
l’aborto prima causa di femminicidio. Siamo in piena campagna
popolazionista neofascista, con due mani tese a soggetti che praticano
forme di pressione e terrorismo psicologico sulle donne che scelgono
l’interruzione di gravidanza” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali
Verdi, Marco Grimaldi...
prosegue Grimaldi. –
“In un bilancio in cui mancano le risorse per sostenere gli assegni di
cura e le borse di studio, l’accesso universale alla sanità, la
transizione ecologica, le politiche attive per il lavoro, si sono
trovati 400 mila euro per l’ennesima campagna contro
l’autodeterminazione delle donne? Eppure nel maxiemendamento e nel
subemendamento alla legge non c’è nulla di tutto ciò e l’Assessore
Tronzano assicura di non essere al corrente se non da ieri in una
comunicazione interna. È chiaro che se questa sarà la proposta della
Giunta fermeremo un bilancio che taglia assegni di cura e borse di
studio e includa il sostegno alle associazioni pro vita”.
“La proposta dell’assessore Marrone, lo stanziamento di
400mila euro per il fondo “vita nascente”, durante i lavori per il
bilancio regionale, è l’ennesimo attacco ideologico contro le donne, i
loro corpi e autodeterminazione. Purtroppo, per convinzione o
distrazione, la proposta ha raccolto consenso…con il voto contrario
dell’assessore Icardi! Per l’ennesima volta siamo di fronte ad una
campagna elettorale perenne, strumentalmente giocata sui nostri corpi e
diritti.
Questa regione esca dalla follia ideologica e dia risposte
concrete alla gravissima crisi economica e sociale in corso.
Stanzi questi 400 mila euro, e molto di più, per permettere
a tutt* di poter autodeterminare le proprie scelte e futuro: asili
nido, sostegno all’educazione e alla cultura, sostegno alle persone non
autosufficienti, misure per il sostegno al lavoro delle donne e di
contrasto alla precarietà che è il vero “contraccettivo della vita!”
Continueremo a contrastare l’impostazione ideologica della
regione con le nostre idee, proposte e corpi” afferma la Rete di 194
voci.
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