17/04/22

Le operaie della Beretta Slai cobas sc: sciopero, denuncia, viene alla luce il sistema degli appalti nelle fabbriche

Le operaie della Beretta durante lo sciopero delle donne dell'8 marzo

BASTA CON L’INTERMEDIAZIONE DI MANODOPERA IN FABBRICA. BASTA APPALTI. SERVE UNA CAMPAGNA NAZIONALE UNITARIA

Le testimonianze di trenta lavoratrici alzano il velo sul sistema degli appalti e sulle condizioni della fabbrica.

Nel decreto firmato dal gip Tommaso Perna, su richiesta del pm Paolo Storari, si legge che dalle indagini è emerso un “sistema fraudolento finalizzato alla somministrazione di manodopera a basso costo” per la Fratelli Beretta “in regime di concorrenza sleale e in evasione d’imposta”.
Le indagini faranno il loro corso.
Ma la concorrenza sleale a basso conto è pagata direttamente dalle operaie, con un salario indecente che non arrivava ai mille euro per un lavoro imposto a ritmi molto veloci, in condizioni dure e quindi fortemente usurante per tutte.
È il frutto della precarietà del sistema degli appalti, con i continui e immotivati cambi di società, usato e vissuto come concorrenza tra operaie e paura per il posto di lavoro, che per le donne è sussistenza ma anche emancipazione.
Tutti i media sono stati costretti ad occuparsene, nei giornali web tv vediamo dietro un marchio familiare che si comincia a parlare delle condizioni di lavoro e della paga delle operaie.
Non può che essere positivo scavare la fatica e lo sfruttamento che c’è dietro i prodotti che riempiono il carrello della spesa di tutti i giorni.
Per noi è una battaglia centrale e storica quella contro gli appalti in fabbrica. Stiamo continuando il lavoro iniziato dalla nostra presenza in fabbrica con i parziali risultati del contratto aziendale dell’agosto 2021, con l’aumento di 150 euro nette e la garanzia del posto di lavoro per i cambi appalto e le internalizzazioni.
Le preziose testimonianze dei trenta lavoratrici sulle cooperative che ‘si alternavano nel tempo, come serbatoi di lavoratori per la Fratelli Beretta’, sono un dito puntato contro l’intero sistema degli appalti, cresciuto all’ombra di accordi sindacali compiacenti.
Ma noi vediamo che non solo nell’appalto, ma tutte le operaie della fabbrica, dipenditi dirette o somministrate, hanno bisogno di tutela, per le condizioni di lavoro e i rischi per la salute esistenti. E questo appello a non tacere più, vogliamo che venga raccolto nelle Camere Bianche come tra le nuove precarie dell’agenzia.
Perché le operaie per vincere hanno bisogno di forza e unità, di organizzazione per legare tutte le operaie della fabbrica alla stessa lotta.

SLAI COBAS per il sindacato di classe
alcuni degli articoli sull’inchiesta

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