NELL'ASSEMBLEA TELEMATICA DONNE/LAVORATRICI DEL 17 SETTEMBRE,
INTERVERRANNO RAPPRESENTANTI DELLE LAVORATRICI DEGLI ASILI DI
TARANTO - E' IMPORTANTE UTILIZZARE L'ASSEMBLEA ANCHE PER
COORDINARSI, UNIRSI NELLA LOTTA TRA VARIE CITTA'.
Ricordiamo il
link per collegarsi all'assemblea, per ogni info tel a 3475301704
o scrivere a mfpr.naz@gmail.com.https://meet.google.com/tnq-kqph-zkg
A Taranto chiusi 2 asili e si va verso il terzo.
Quando fu nominata ministra della Famiglia e delle Pari
opportunità, Elena Bonetti, nella sua prima intervista sul
giornale “Avvenire” dichiarava: “Se la scorsa legislatura è stata
quella del Jobs act, questa dovrà essere quella del Family act:
asili nido, assegno per i figli, più diritti per i genitori....
questo governo nasce ponendo al centro l’investimento
sull’educazione e sulle famiglie...". E Conte nel suo discorso in
parlamento aveva annunciano con grande amplificazione un piano per
più asili nido e per la maggiorparte gratis...
Certo, ci sarebbe bisogno che gli asili pubblici fossero tanti di
più, che tutti i bambini possano trovarvi
posto e le famiglie non essere costrette a rivolgersi ai privati;
certo sarebbe necessario e giusto che gli asili fossero gratis o
con rette dimezzate, perchè non siano più un pesante costo per le
famiglie tanto da dovervi rinunciare, e chiaramente ci rinunciano
soprattutto le persone più povere, con lavoro precario, i
disoccupati.
Ma
la realtà è tutt'altra! E purtroppo Taranto è un esempio
emblematico: invece di aprire asili si chiudono quelli
esistenti!
A
settembre non sono stati riaperti due asili: "le Mimose" e
"Arcobaleno", e si parla anche di un terzo "Collodi". Si dice che la
chiusura è momentanea, ma lo scopo è di consegnare questi
asili alla gestione di privati.
Quindi,
altro che "più asili nido e per la maggior parte gratis".
Qui,
ma anche in altre città, gli asili si chiudono e le rette se
consegnati ai privati saliranno alle stelle, con gravissimo
danno per le famiglie ma anche per chi ci lavora dentro.
Questa privatizzazione introdurrebbe nella gestione
degli asili la logica del profitto dei privati, con il rischio
di un abbassamento dei costi necessari per il personale (vedi
le nuove gare d'appalto per i servizi di ausiliariato e
pulizie dove le ditte hanno presentato offerte al ribasso del
99-95%!!), e per l'attività e di contro l'innalzamento delle
rette per i bambini, aggravando una situazione già pesante per
le famiglie.
Nello stesso tempo questa situazione rischia di
peggiorare la condizione già precaria e misera delle
lavoratrici delle pulizie e ausiliariato.
Questa chiusura è inoltre inaccettabile in periodo di
misure anti covid. Invece di trovare nuovi locali per permettere
ai bambini e alle lavoratrici di avere più spazio, si riducono
quelli esistenti e bambini e lavoratrici di fatto (alla faccia
del "distanziamento fisico") verranno concentrate negli asili
rimasti, o si chiederà a famiglie e lavoratrici di sobbarcarsi
turni.
Questa realtà, mostra quello che denunciammo
subito agli annunci della Bonetti e del governo: "dietro questi annunci compare il vero scopo
di questa campagna propagandista: fate più figli! La stampa
scriveva: “Serve per dare un segnale anche in direzione del calo
demografico: non avere asili è una delle ragioni principali
delle culle vuote”. “Assegno unico, un intervento a sostegno
della natalità da anni in calo nel nostro paese”.
LAVORATRICI ASILI SLAI COBAS SC -TARANTO
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