Questa piattaforma tocca l'insieme della condizione delle donne, i differenti bisogni, proprio perchè per le donne un attacco ad un aspetto delle condizioni di vita, vedi il lavoro, inevitabilmente incide sugli altri aspetti della vita – per questo parliamo di lotta a 360° delle donne.
Questa piattaforma, frutto delle lotte e inchieste dirette, va articolata, va deciso quali obiettivi oggi sono più urgenti e necessari, quali più possibili da strappare lì dove le donne si attivano; quali più importanti per i diversi posti di lavoro e realtà di donne. Essa, quindi, viene consegnata alla discussione, alla selezione degli obiettivi principali e più urgenti.
Ma la prima e più importante questione, perchè la piattaforma sia un'arma reale di lotte, un “grido” forte, è collegarsi, unirsi, organizzarsi per la difesa degli interessi immediati ma con la necessità rivoluzionaria che tutta la vita deve cambiare. Collegarsi e organizzarsi nei quartieri, sui posti di lavoro, tra realtà di lotta, nelle scuole. Costruire solidarietà delle donne, tra le donne, perchè nessuna sia sola, o chiusa in casa, facendo da oggi agire quelle soluzioni collettive, sociali che alludono ad una nuova umanità, ad una società socialista in cui anche le donne hanno il potere.
Il nostro scopo non è lottare per migliorare questo sistema sociale capitalista pandemico, o per ottenere spazi e privilegi per le donne della borghesia, ma per l'abolizione di questo sistema di classe, di doppio sfruttamento e doppia oppressione per le donne. Sosteniamo tutte le richieste che vogliono difendersi dagli attacchi alle condizioni di lavoro e di vita e che aiutano la lotta generale contro padroni, governo, Stato e uomini che odiano le donne.
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- Lavoro per tutte le donne – per tante donne significa indipendenza economica dall'uomo, dalla famiglia; massicce assunzioni nella sanità e scuola per tutte le figure lavorative;
- Legge straordinaria per assunzione delle lavoratrici che hanno perso il lavoro per il lockdown; nessun sgravio, incentivo alle aziende, senza divieto di licenziamento e obbligo di riassunzione;
- No ad interventi – smart working – bonus casalinghe, ecc. - che vogliono conciliare famiglia e lavoro, aggravando il doppio lavoro delle donne;
- Contro la precarietà: Trasformazione a tempo indeterminato dei contratti precari nel settore privato e pubblico; internalizzazione dei servizi essenziali; nei part time orario non inferiore a 30 ore settimanali
- Salario minimo garantito per tutte le donne che non lavorano
- Pari salario per pari lavoro
- NO a discriminazioni legate allo stato familiare, maternità, razza, orientamento sessuale, nelle assunzioni, licenziamenti, vita lavorativa
- Aumento delle pause, riduzione dei ritmi e dei carichi di lavoro nelle fabbriche e in tutti i luoghi di lavoro (in particolare ora per l'uso continuo di mascherine)
- Riduzione dell'orario di lavoro contro licenziamenti e per la difesa della salute (agricoltura, ecc.)
- Condizioni di lavoro e ambienti di lavoro (compreso servizi igienici – vicini alla postazione lavorativa) a tutela della salute, anche riproduttiva, delle donne e della dignità delle lavoratrici
- Abbassamento dell’età pensionabile delle donne, come riconoscimento del doppio lavoro
- In agricoltura – divieto di pagamento per trasporto, caporale, servizi
- No all'uso di prodotti tossici, strutture mediche e igieniche vicino i luoghi di lavoro.
- contro gli abusi e violenze sessuali – delegate sul campo delle lavoratrici
- Socializzazione dei servizi domestici essenziali; accesso gratuito ai servizi sanitari, aumento di asili e servizi di assistenza anziani gratuiti, in numero sufficiente legato alla popolazione
- Permessi di soggiorno, diritto di residenza, cittadinanza, casa, reddito per tutte le migranti; uguali diritti lavorativi, salariali e normativi per le immigrate – abrogazione dei decreti sicurezza,
- Nessuna persecuzione delle prostitute, diritto di tutte ai servizi sociali, sanitari, al salario garantito
- case rifugio, centri antiviolenza, case delle donne, consultori laici - gestiti e controllati dalle donne.
- Allontanamento dai luoghi di lavoro per capi, padroni, ecc. responsabili di molestie, ricatti, violenze sessuali, atteggiamenti razzisti - tutela delle lavoratrici denuncianti
- Divieto di permanenza in casa, di uomini violenti se familiari o conviventi
- Procedura d’urgenza nei processi per stupro, stalking, molestie sessuali e femminicidi e accettazione delle parti civili di organizzazioni di donne, con patrocinio gratuito per le donne.
- Abolizione nella pubblicità, nei mass media, nei testi scolastici, ecc. di ogni contenuto offensivo, sessista discriminatorio, fascista, razzista, contro le donne; repressione degli atti machisti e dei luoghi di loro ritrovi
- Diritto di aborto libero, gratuito e assistito, in tutte le strutture pubbliche, abolizione dell’obiezione di coscienza; contraccettivi gratuiti e potenziare la ricerca per contraccettivi sicuri per la salute
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