16/10/19

Milano - Iniziativa in via Padova contro femminicidi e il clima securitario



Oggi partecipiamo all'iniziativa indetta da NUDM in seguito alla violenza avvenuta in via Padova.
Di seguito il volantino del Mfpr , con lo striscione: "contro violenze sulle donne e femminicidi scateniamo la nostra ribellione! Tutta la vita deve cambiare"
LA VIOLENZA SULLE DONNE È IL FRUTTO PIU' MARCIO DI QUESTA SOCIETÀ
Non cessano le notizie di stupri sulle donne sino a femminicidi a Milano e nell'hinterland, attorno cui si mette in moto subito il corollario di razzismo e di invocazione di "misure" severe, di più polizia se a violentare è un migrante e se i fatti drammatici accadono in un quartiere multietnico.
È successo puntualmente e ancora una volta nei giorni scorsi per l'odiosa violenza avvenuta in via Transiti angolo Via Padova.
L'articolo apparso sul giornale Libero inequivocabilmente cavalca il binomio "strada multietnica = degrado" con l'immediata invocazione fascio-razzista della Lega di più "ordinanze e controlli", ma anche  con il di più che "finalmente" anche le associazioni di zona si sarebbero accorte che via Padova fa schifo, di conseguenza la relativa richiesta di più controlli, più repressione. Ancora una volta il mostro è fuori, il degrado è opera di barbari incivili.
La realtà conferma quotidianamente che è tra le mura di casa che avvengono la maggior parte delle violenze, fatte da uomini italianissimi sino ai più efferati femminicidi, contro donne che vogliono rompere una relazione, che vogliono prendere la propria vita nelle loro mani.
Ancora una volta si mistifica!
E' l'humus maschilista e reazionario profuso a piene mani sul piano sociale che influenza ideologicamente e praticamente tanti uomini contro le donne.
L'emanazione dall'alto di proposte di leggi, leggi dichiarazioni di rappresentanti dei governi maschiliste e sessiste, contribuiscono pienamente in tal senso, vedi ad esempio il ddl Pillon che attacca il diritto di divorzio, messo solo nel cassetto da questo governo ma non abolito, vedi le politiche tese continuamente ad affermare la centralità della famiglia, puntello di questa società con il ruolo in essa subalterno delle donne su cui scaricare il lavoro di cura, vedi i mai cessati attacchi all'autodeterminazione delle donne in tema di maternità.
La violenza sulle donne non fa che proseguire la discriminazione, l'ingiustizia, il doppio sfruttamento di cui le donne proletarie sono vittime in questa società capitalista in cui sono le prime ad essere ricacciate a casa nelle crisi - pensiamo alle operaie della Whirlpool.
L'Italia è infatti uno dei fanalini di coda in tema di occupazione femminile che genera dipendenza delle donne, soprattutto proletarie, condannandole ad un continuo ricatto in famiglia.
Cosa c'entra più militarizzazione dei quartieri, più controlli nelle strade che, anzi, intimidiscono e spingono di più le donne a rinchiudersi a casa e che come si è visto in parecchi casi di violenza e femminicidi non risolvono affatto il problema??
La violenza sulle donne non è una questione di ordine pubblico ma è un fatto sociale per cui e contro cui le donne, le proletarie devono organizzarsi in prima persona per unirsi in una lotta che abbia come obiettivo la cancellazione della vera causa di essa, la società capitalista che pone come una delle sue basi la doppia oppressione della maggioranza delle donne.
Trasformiamo la giusta rabbia in ribellione e lotta rivoluzionaria.
LA VIOLENZA SULLE DONNE SI DEVE FERMARE, QUESTO SISTEMA SI DEVE ROVESCIARE!
Partecipiamo all'iniziativa organizzata da NUDM
Mercoledì 16 ottobre h. 18.30 Piazzale Loreto-angolo via Padova
movimento femminista proletario rivoluzionario - Milano

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