Si è svolto stasera a L’Aquila, con la partecipazione di almeno 300 persone, un presidio in solidarietà con la resistenza curda. L’intervento dell’attivista curdo, Erol Aydemir, ha ben spiegato e denunciato le responsabilità dei paesi imperialisti, come l’Italia, nel soffocare la rivoluzione del Rojava, e ha ribadito il ruolo centrale e motore delle donne nella rivoluzione. Un intervento tutto da ascoltare, ripreso in diretta su questo link:
https://www.facebook.com/3e32LAquila/videos/2347920765319793/
Il Movimento Femminista
Proletario Rivoluzionario era presente con un cartello in cui si sintetizzava,
sostanzialmente, l’intervento del compagno curdo, e che ha ricevuto numerosi
segni di interesse e approvazione.
Molto applauditi anche il
comunicato di solidarietà dello Slai Cobas s. c. e del MFPR, che al termine
della manifestazione ha ricevuto il sentito e commosso ringraziamento di un
esponente della comunità curda locale.
In calce si riportano entrambi
i comunicati.
Un compagno anarchico ha fatto notare come anche a L'Aquila si progettano i droni per reprimere la resistenza curda e non solo, ha detto che a Chieti c'è stato un grosso corteo per la resistenza curda, contro le fabbriche di morte, e ha proposto un incontro regionale per attivarsi anche a L'Aquila su questo fronte.
(Thales Alenia Space, a soli 4 anni dal terremoto, ha ricostruito il nuovo stabilimento per i profitti delle lobby delle armi, mentre le case per i terremotati ancora devono essere ricostruite e la Regione ha varato una legge razzista e fascista, a firma Meloni, per togliere la casa popolare agli immigrati e a chi offende polizia e tricolore.)
Un compagno anarchico ha fatto notare come anche a L'Aquila si progettano i droni per reprimere la resistenza curda e non solo, ha detto che a Chieti c'è stato un grosso corteo per la resistenza curda, contro le fabbriche di morte, e ha proposto un incontro regionale per attivarsi anche a L'Aquila su questo fronte.
(Thales Alenia Space, a soli 4 anni dal terremoto, ha ricostruito il nuovo stabilimento per i profitti delle lobby delle armi, mentre le case per i terremotati ancora devono essere ricostruite e la Regione ha varato una legge razzista e fascista, a firma Meloni, per togliere la casa popolare agli immigrati e a chi offende polizia e tricolore.)
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Comunicati letti dal MFPR-AQ:
Il Movimento femminista
proletario rivoluzionario manda il suo caloroso saluto alle sorelle curde
che combattono eroicamente a fronte della feroce aggressione delle truppe
turche sostenute dall’imperialismo.
Vogliono fermare la lotta di
liberazione del popolo curdo. Vogliono fermare la lotta di emancipazione delle
donne curde, esempio in tutta l’area dominata da regimi feudali e capitalisti
che schiacciano le donne e le consegnano alle barbare mani della violenza e
della nera oppressione patriarcale.
Lanciamo a tutto il movimento delle donne un mese di solidarietà con le combattenti della resistenza curda.
Sosteniamo la lotta
rivoluzionaria per la costruzione di Stati di Nuova Democrazia liberati
dall’oppressione imperialista e feudale.
Sosteniamo la rivoluzione nella
rivoluzione che è in corso in tutta l’area.
Nessun massacro, nessun tallone di ferro dell’imperialismo e dei regimi reazionari, turco, siriano e di tutta l’area, può fermare la marcia rivoluzionaria delle donne che si è aperta a Kobane.
mfprnaz@gmail.com
mfprnaz@gmail.com
Lo Slai cobas per il sindacato
di classe
esprime il massimo
sostegno alla resistenza curda vittima di un'aggressione fascista e genocida ad
opera del regime turco di Erdogan.
condanna il sostegno
complice dell’imperialismo Usa, l’ipocrisia dei governi imperialisti europei e
la doppia faccia del governo imperialista italiano che parla di fermare l’invio
di armi ma sono anche armi italiane già in possesso del regime turco che
utilizza per massacri, devastazioni che colpiscono la popolazione civile
e provocano la fuga di grandi masse della popolazione curda.
Lo Slai cobas sc invita e
sostiene ogni sforzo materiale in appoggio alla resistenza curda e al popolo
curdo e rivendica la massima solidarietà e accoglienza per i migranti
provenienti da quell’area, cancellando ogni legge, a partire dai decreti
sicurezza, che ne ostacoli l’ingresso, la permanenza, la libertà di
circolazione, la concessione dello status di rifugiati.
Lo Slai cobas sc invita tutte le
organizzazioni sindacali di classe, di base e di massa ad unirsi in questa
battaglia. a inserire questo punto nelle piattaforme di lotta dei lavoratori. a
organizzare forme specifiche di mobilitazione
Viva la solidarietà
internazionale e internazionalista!
SLAI COBAS per il sindacato di
classe
coordinamento nazionale
19.10.19
Qui la notizia ANSA:
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