E' con ulteriore disgusto e schifo che apprendiamo l'identità del bastardo e ascoltiamo il silenzio dei fascioleghisti, che già si sfregavano le mani all'idea della caccia alle streghe "extracomunitarie". Sì, quelle a cui tagliano la testa i fascioislamici dell'isis e che l'imperialismo europeo vuole affondare a suon di bombe.
Fate schifo e anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti!
STUPRATORE NON LO DIMENTICARE
LA FURIA DELLE DONNE DOVRAI SCONTARE!
"Si è avvicinato, ci ha detto che eravamo troppo giovani per bere, che ci
doveva identificare ... mi
sono fatta fregare dal tesserino che ci ha mostrato, e dato che solo io
avevo i documenti mi ha detto di seguirlo in Procura"
Sarebbe un militare di 31 anni in servizio presso l’Arsenale della
Marina lo stupratore arrestato oggi per violenza sessuale aggravata, in
relazione allo stupro di una minorenne avvenuto nei pressi di piazzale
Clodio a Roma la notte tra il 29 e il 30 giugno.
Il militare è stato infatti riconosciuto dalla vittima quale autore
della violenza subìta la sera precedente. In quell’occasione l’uomo,
fingendosi poliziotto, con il pretesto di infliggere una sanzione alla
giovane, in quanto l’aveva vista bere birra all’aperto assieme a due
coetanee, le aveva intimato di mostrargli i documenti e di seguirlo al
commissariato per gli accertamenti.
A quel punto però, il sedicente poliziotto, dopo aver assicurato a
un palo la bicicletta con cui era arrivato sul posto, l’ha condotta, a
piedi, in via Teulada e, all’altezza del parcheggio di via Casale
Strozzi, l’ha trascinata con forza nel parchetto sito nelle vicinanze e
l’ha violentata.
Le indagini avrebbero consentito di ricostruire la dinamica della
vicenda e il percorso effettuato dal fermato assieme alla vittima.
L’appostamento nei pressi del luogo ove era stata parcheggiata la
bicicletta utilizzata dal violentatore per i suoi spostamenti, ha
consentito di individuarlo dopo che era stato fermato il fratello – poi
denunciato per favoreggiamento – inviato a recuperare il mezzo. Inoltre
secondo alcuni media con noti agganci in Questura le telecamere di un
locale di via Mirabello, a Roma, avrebbero ripreso lo stupratore mentre
fuggiva dopo lo stupro: il video ritrae un uomo muscoloso, alto circa un
metro e 75, che indossava una maglietta gialla e un paio di pantaloni
chiari e che corrisponderebbe al sospettato. Secondo un comunicato
emesso dagli inquirenti durante la perquisizione effettuata presso la
casa del fratello dell’arrestato, sono stati rinvenuti e sequestrati un
paio di pantaloncini, appena lavati, e corrispondenti a quelli descritti
dalla vittima.
Colpisce in questa ennesima vicenda di strupro contro una donna sia
la figura sociale dello strupratore sia la insolita “prudenza” dei mass
media. Non vogliamo pensare a quale sarebbe stata la gestione di questa
vicenda se lo strupratore fosse stato un immigrato. Per coerenza con
quanto abbiamo letto e sentito in questi tempi, qualcuno dovrebbe
proporre un assalto riparatore all’Arsenale della Marina o l’invio di
ruspe per demolire la caserma. Assai evidente intanto il tentativo da
parte di alcuni media di sorvolare sull’identità dell’uomo arrestato, un
militare definito eufemisticamente un ‘dipendente del Ministero della
Difesa in forza presso l’Arsenale della Marina’. Evidente anche
l’imbarazzo di molti improvvisati commentatori che sui social network,
spiazzati dal fatto che il sospettato non sia un immigrato e che quindi
non si possano invocare le salviniane ‘ruspe’, concentrano le proprie
attenzioni sulle presunte responsabilità e sulle abitudini sessuali
della vittima, “una sedicenne ancora in giro a mezzanotte" e poi "troppo giovane per bere", come ha detto il porco stupratore!
Da Osservatorio Repressione
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