09/07/15

Contro la "buona scuola" 7 luglio a Roma - report


Arrivati intorno alle 16.00 all'Anagnina da subito si è organizzato un piccolo corteo con slogan continui che hanno raccolto la solidarietà di chi si trovava in metropolitana e un artista di strada gli ha dedicato un pezzo rap. Intorno alle 17.00 sono giunti nei pressi del Parlamento e dopo aver riformato il corteo si stanno dirigeno verso la piazza. Tra i primi commenti fatti dalle lavoratrici della scuola vi è stato questo: "se Renzi voleva la divisione dei lavoratori ha ottenuto l'effetto opposto".

In più di un migliaio hanno riempito la piazza. Precari, docenti, studenti, tutti determinati a non accettare questa infame riforma. Come detto dalla cronista di Radio Popolare, Milano, in piazza si è da subito acceso un dibattito su come continuare la mobilitazione. Da chi proponeva una sorte di accampada e di riprendere la mobilitazione a settembre; a chi diceva che era snervante rimanere inermi fermi nella piazza ad aspettare l'esito scontato della votazione; a chi sosteneva un corteo selvaggio. Dal palco sono state fatte le proposte e quasi all'unanimità è partito il corteo.

Di seguito riportiamo un report telefonico coi compagni ieri in piazza e un primo comunicato del Coordinamento 3Ottobre di Milano e Torino, in prima fila per tutta la manifestazione insieme allo Slai Cobas sc
Il corteo è stato bloccato dalla polizia prima che arrivasse al Quirinale, a quel punto tutti si sono seduti per terra e si è fatta un'assemblea. Ma anche per terra i lavoratori "davano fastidio" e quindi la polizia ha imposto che andassero via. Due dei lavoratori, del coordinamento di Torino e di Milano, sono rimasti invece seduti per terra; a questo punto la polizia li ha trascinati e portati vicino alle camionette per identifircarli. Uno dei poliziotti rivolgendosi al lavoratore di Torino, col solito fare e tono da rambo fascista, ha detto: "compagno... se non mi dai i documenti ti spacco la faccia...".
Intorno vi è stata una protesta degli altri lavoratori che sono rimasti fino a quando i due non sono stati fatti andare via.
Non sappiamo se verranno denunciati, come dicevano i poliziotti, per "resistenza a pubblico ufficiale"

Oggi 7 luglio migliaia di lavoratori della scuola da tutte le città di Italia hanno raggiunto Roma per ribadire la propria contrarietà al Ddl Scuola e per dimostrare che la lotta non va in vacanza. Dopo il presidio a Montecitorio i lavoratori si sono diretti in corteo autorizzato verso il Quirinale, ma arrivati in via Cesare Battisti sono stati bloccati da un imponente schieramento di forze dell'ordine in tenuta antisommossa. I docenti per evitare inutili scontri con la polizia hanno deciso di fermarsi e improvvisare, sedendosi per terra, un'assemblea. Dopo poco i poliziotti con fare aggressivo hanno minacciato di identificare alcuni docenti e di fronte al rifiuto di un professore di alzarsi hanno tentato di portarlo via di peso. Prontamente i colleghi hanno protestato riuscendo a sottrarre il professore agli agenti. Si è scatenato quindi un clima di forte tensione che ha portato allo sgombero della piazza e al temporaneo fermo di due manifestanti dei coordinamenti autoorganizzati di Milano e Torino. A questo punto i lavoratori della scuola sono rimasti in piazza fino al rilascio dei colleghi. Denunciamo il clima repressivo che ben rappresenta l'impianto autoritario che si vuole imporre nella scuola e quindi alla società. Purtroppo ci duole constatare che i sindacati maggiormente rappresentativi hanno abbandonato in piazza i lavoratori venendo meno al loro compito di tutela proprio quando la situazione è diventata più tesa.

Coordinamento lavoratori della scuola "3ottobre" Milano
Coordinamento contro la Buona Scuola Torino

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