Non abbiamo una risposta certa per tutto quello che succede ogni giorno contro di noi. Certo che spiegarlo con la cultura ci sembra riduttivo. Vuol dire che basta rieducare i maschi e tutto sarebbe risolto? Vuol dire che questi femminicidi stupri violenze di tutti i generi
sono sovrastrutturali? O sono alla base di questo sistema patriarcale e capitalista e iniquo anzi le fondamenta su cui il sistema si basa? Sembra che il tutto si chiarisca. È vero che la violenza contro le donne è trasversale avviene in tutte le classi sociali e però soprattutto all'interno delle famiglie o ex famiglie. Vogliamo fare riferimento a chi prima di noi ha detto cose interessanti? Forse possiamo dire cose ancora più interessanti. Nei secoli gli uomini si sono impadroniti dei corpi delle donne proprio per tenere sotto controllo la riproduzione, visto che loro non possono riprodursi.
Con buona pace del signor Freud siamo convinte che non esista l'invidia del pene, se non indotta, mentre è sicuro che esiste l'invidia della riproduzione già in maschi di 3 anni. Questo è stato riscontrato da alcune di noi che hanno lavorato con bambini dai 3 ai 6 anni.
Appropriarsi dei figli nati di donna per la continuazione del nome, per lasciare l'eredità ecc. non ci sembra un fatto culturale ma estremamente strutturale a qualsiasi sistema iniquo dove i pochi hanno molto e i molti hanno poco o nulla. Ieri come oggi. Ma queste sembrano banalità tutte lo sappiamo.
Crediamo però fermamente che non vorremo mai più partecipare ad assemblee manifestazioni od altro dove ci siano maschi che abbiano superato gli 8 anni.
Sono decine di anni che chiediamo agli uomini, compagni in primis, di vedersi fra di loro, di fare collettivi, di interrogarsi sulla loro violenza, sui loro stupri, sulle loro uccisioni, sul loro considerare donne e bambini esseri da sottomettere fisicamente mentalmente e sessualmente.
La sessualità maschile è nella stragrande maggioranza pedofilia in quanto si rivolge ad esseri considerati più fragili e più deboli e quindi in balia del maschio.
Vi ricordiamo che un uomo che stupra una donna rende più forti gli altri uomini.
Ma una donna che si ribella rende più forti le altre donne.
Se ci ribelleremo tutte insieme le nostre energie diventeranno una palla infuocata nel cielo e non lo faremmo per dimostrare qualcosa a qualcuno. No! Lo facciamo per dimostrare a noi stesse che possiamo, che osiamo, che da sole insieme ce la facciamo. Vogliamo uno sciopero solo di donne. Gli uomini non c'entrano.
Contro la violenza sulle donne e il femminicidio noi non scioperiamo un quarto d'ora ma tutta la giornata.
I sindacati lasciano carta bianca almeno qui in Emilia Romagna.
Scusate l'approccio informale ma è importante capirsi e farsi capire. Un forte abbraccio a tutte e continuiamo la nostra lotta.
Collettivo Stella la Rossa di Bologna
(per lo sciopero di tutte le donne il 25 novembre 2013)
sono sovrastrutturali? O sono alla base di questo sistema patriarcale e capitalista e iniquo anzi le fondamenta su cui il sistema si basa? Sembra che il tutto si chiarisca. È vero che la violenza contro le donne è trasversale avviene in tutte le classi sociali e però soprattutto all'interno delle famiglie o ex famiglie. Vogliamo fare riferimento a chi prima di noi ha detto cose interessanti? Forse possiamo dire cose ancora più interessanti. Nei secoli gli uomini si sono impadroniti dei corpi delle donne proprio per tenere sotto controllo la riproduzione, visto che loro non possono riprodursi.
Con buona pace del signor Freud siamo convinte che non esista l'invidia del pene, se non indotta, mentre è sicuro che esiste l'invidia della riproduzione già in maschi di 3 anni. Questo è stato riscontrato da alcune di noi che hanno lavorato con bambini dai 3 ai 6 anni.
Appropriarsi dei figli nati di donna per la continuazione del nome, per lasciare l'eredità ecc. non ci sembra un fatto culturale ma estremamente strutturale a qualsiasi sistema iniquo dove i pochi hanno molto e i molti hanno poco o nulla. Ieri come oggi. Ma queste sembrano banalità tutte lo sappiamo.
Crediamo però fermamente che non vorremo mai più partecipare ad assemblee manifestazioni od altro dove ci siano maschi che abbiano superato gli 8 anni.
Sono decine di anni che chiediamo agli uomini, compagni in primis, di vedersi fra di loro, di fare collettivi, di interrogarsi sulla loro violenza, sui loro stupri, sulle loro uccisioni, sul loro considerare donne e bambini esseri da sottomettere fisicamente mentalmente e sessualmente.
La sessualità maschile è nella stragrande maggioranza pedofilia in quanto si rivolge ad esseri considerati più fragili e più deboli e quindi in balia del maschio.
Vi ricordiamo che un uomo che stupra una donna rende più forti gli altri uomini.
Ma una donna che si ribella rende più forti le altre donne.
Se ci ribelleremo tutte insieme le nostre energie diventeranno una palla infuocata nel cielo e non lo faremmo per dimostrare qualcosa a qualcuno. No! Lo facciamo per dimostrare a noi stesse che possiamo, che osiamo, che da sole insieme ce la facciamo. Vogliamo uno sciopero solo di donne. Gli uomini non c'entrano.
Contro la violenza sulle donne e il femminicidio noi non scioperiamo un quarto d'ora ma tutta la giornata.
I sindacati lasciano carta bianca almeno qui in Emilia Romagna.
Scusate l'approccio informale ma è importante capirsi e farsi capire. Un forte abbraccio a tutte e continuiamo la nostra lotta.
Collettivo Stella la Rossa di Bologna
(per lo sciopero di tutte le donne il 25 novembre 2013)
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