“La ragazza violentata era ... furiosa!...Ha quindi impugnato una grossa forbice puntandogliela contro"
Le donne stuprate non sono tutte sono uguali, ci sono vittime e vittime. Qui la vittima è un’operaia e quello che segue il vergognoso articolo di un cronista della Gazzetta di Mantova, che quasi giustifica lo stupro della ragazza per il suo “viso dolce” e il “fisico attraente”
SABATO, 14 MARZO 2009 , Gazzetta di Mantova
Violenza in fabbrica su una 18enne a Ponti sul Mincio, l’aggressore ha chiesto di patteggiare la pena.
PONTI SUL MINCIO. Quella ragazza 18enne dal viso dolce e dal fisico attraente la vedeva tutti i giorni sul posto di lavoro e il desiderio di avvicinarla si faceva sempre più sfrenato fintanto che il 24 luglio di due anni fa non ha più resistito alla tentazione. E si è lasciato andare. L’ha avvicinata toccandole repentinamente il sedere. Ma non si è accontentato. Infatti ha poi tentato di baciarla sulla bocca bloccandole le braccia. La morsa ha funzionato, tant’è vero che è riuscito a baciarla poi sul collo e sul seno. L’uomo ha desistito solo quando la ragazza è riuscita a liberarsi dalla presa dopo averlo strattonato. Ha quindi impugnato una grossa forbice puntandogliela contro. Solo a quel punto l’aggressore si è arreso allontanandosi, perchè ha visto che la ragazza, furiosa, era decisa a tutto. La violenza sessuale - come detto - è stato commessa a Ponti sul Mincio a fine luglio 2007, in fabbrica, da un marocchino, ora 52enne, residente a Roverbella, Id Bahsine Lhassane. Che ieri mattina è comparso davanti al Gup Gianfranco Villani avendo chiesto il pubblico ministero Rosaria Micucci il rinvio a giudizio per violenza sessuale. Il difensore ha avanzato la possibilità di patteggiare la pena. Ha quindi chiesto un aggiornamento dell’udienza, spostata all’8 maggio prossimo, data in cui al marocchino dovrebbe essere applicata la pena, che sarà fissata in accordo con la pubblica accusa. Id Bahsine era stato denunciato dalla stessa vittima di Ponti sul Mincio. Con il patteggiamento della pena può ottenere lo sconto di un terno. Che non è poco tenuto conto della gravità del reato che gli viene contestato, ovvero - come detto - quello di violenza sessuale.
Le donne stuprate non sono tutte sono uguali, ci sono vittime e vittime. Qui la vittima è un’operaia e quello che segue il vergognoso articolo di un cronista della Gazzetta di Mantova, che quasi giustifica lo stupro della ragazza per il suo “viso dolce” e il “fisico attraente”
SABATO, 14 MARZO 2009 , Gazzetta di Mantova
Violenza in fabbrica su una 18enne a Ponti sul Mincio, l’aggressore ha chiesto di patteggiare la pena.
PONTI SUL MINCIO. Quella ragazza 18enne dal viso dolce e dal fisico attraente la vedeva tutti i giorni sul posto di lavoro e il desiderio di avvicinarla si faceva sempre più sfrenato fintanto che il 24 luglio di due anni fa non ha più resistito alla tentazione. E si è lasciato andare. L’ha avvicinata toccandole repentinamente il sedere. Ma non si è accontentato. Infatti ha poi tentato di baciarla sulla bocca bloccandole le braccia. La morsa ha funzionato, tant’è vero che è riuscito a baciarla poi sul collo e sul seno. L’uomo ha desistito solo quando la ragazza è riuscita a liberarsi dalla presa dopo averlo strattonato. Ha quindi impugnato una grossa forbice puntandogliela contro. Solo a quel punto l’aggressore si è arreso allontanandosi, perchè ha visto che la ragazza, furiosa, era decisa a tutto. La violenza sessuale - come detto - è stato commessa a Ponti sul Mincio a fine luglio 2007, in fabbrica, da un marocchino, ora 52enne, residente a Roverbella, Id Bahsine Lhassane. Che ieri mattina è comparso davanti al Gup Gianfranco Villani avendo chiesto il pubblico ministero Rosaria Micucci il rinvio a giudizio per violenza sessuale. Il difensore ha avanzato la possibilità di patteggiare la pena. Ha quindi chiesto un aggiornamento dell’udienza, spostata all’8 maggio prossimo, data in cui al marocchino dovrebbe essere applicata la pena, che sarà fissata in accordo con la pubblica accusa. Id Bahsine era stato denunciato dalla stessa vittima di Ponti sul Mincio. Con il patteggiamento della pena può ottenere lo sconto di un terno. Che non è poco tenuto conto della gravità del reato che gli viene contestato, ovvero - come detto - quello di violenza sessuale.
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