Si avvicina il secondo sciopero, questa volta del 30 e 31 ottobre per pesare di più.
Nelle due giornate di sciopero faremo presidi sotto Palazzo di città, dalle ore 9,30.
Chiamiamo tutte a scioperare e venire in piazza! Se siamo in tante otterremo dei risultati, perché è solo con la nostra lotta che abbiamo anche in passato conquistato dei miglioramenti, e così sarà anche ora.
Ma dobbiamo farci vedere, farci sentire, pesare.
Chi si volta dall’altra parte non merita rispetto, perché si comporta come una serva della ditta e del Comune e sfrutta lo sciopero delle altre.
Se si pensa realmente ai propri figli, alla propria famiglia, allora anche per loro bisogna scioperare! per andare avanti, per dignità, per dare un esempio che le lavoratrici, le donne soprattutto, non si possono far mettere i piedi in testa.
Noi con lo stato di agitazione, con lo sciopero del 7 ottobre abbiamo già smosso la situazione:
- è in corso una ispezione dell’Ispettorato del lavoro in tutti gli asili per verificare le nostre condizioni di lavoro e sicurezza;
- la nuova assessora ai “servizi educativi” sta facendo un giro negli asili – come da noi sempre richiesto, perché il Comune si renda conto di come dobbiamo lavorare, di come siamo sfruttate e per pochi soldi;
- la ditta questa volta ha dovuto fare un passo indietro rispetto al tentativo di ostacolare lo sciopero, con provvedimenti disciplinari alla delegata dello Slai cobas;
- intanto sono in corso esposti e ricorsi collettivi.
Con lo sciopero del 30 e 31 ottobre dobbiamo cominciare a vedere dei risultati.
Vogliamo l’aumento dell’orario di lavoro
Non vogliamo più tutte le sospensioni estive e a natale e pasqua (ci devono ridare il mese che si hanno scippato quest’estate)
Vogliamo un aumento del salario – un “salario minimo” di almeno 9 euro nette all’ora
Vogliamo sicurezza e difesa della nostra salute: strumentazione elettrica e meccanica per le pulizie, materiali idonei,
basta con imporci ordini e mansioni che non ci competono. Vogliamo rispetto!
Dalle lavoratrici in sciopero
26.10.24
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