08/07/23

Ancora schifo su schifo, questa volta è La Russa. Questo governo nero non ha diritto di esistere

Il "famiglia/patria/dio" di questa gabbia di mostri

L'inchiesta

La Russa difende il figlio accusato di violenza sessuale: "Dubbi sulla ragazza, aveva preso cocaina". Poi dice di essere stato "frainteso": "Non incolpo la giovane"

C’è un padre, che è anche avvocato, che sarebbe anche il Presidente del Senato e fondatore del partito che governa l’Italia. Questa persona ieri ha stabilito che il proprio figlio è innocente dell’accusa di violenza sessuale su una giovane ragazza. Lo ha deciso al posto dei magistrati e prima ancora che la polizia giudiziaria abbia iniziato le indagini.

 Ignazio e i tre “indiani”, la Milano del clan La Russa tra guai e vita spericolata

Ignazio e i tre “indiani”, la Milano del clan La Russa tra guai e vita spericolata 
  

"Dopo averlo a lungo interrogato ho la certezza che mio figlio Leonardo non abbia compiuto alcun atto penalmente rilevante. Conto sulla Procura della Repubblica verso cui, nella mia lunga attività professionale ho sempre riposto fiducia, affinché faccia chiarezza con la maggiore celerità possibile per fugare ogni dubbio". Lo afferma il presidente del Senato, Ignazio La Russa, dopo la notizia dell’indagine a carico del figlio Leonardo Apache, 19 anni, accusato di violenza sessuale. 

Aggiunge di aver rivolto al figlio una “forte reprimenda” per “aver portato in casa nostra una ragazza con cui non aveva un rapporto consolidato” e dichiara: “Non mi sento di muovergli alcun altro rimprovero”. Afferma invece di avere “molti interrogativi” sul racconto della ragazza: “Per sua stessa ammissione, aveva consumato cocaina prima di incontrare mio figlio. Un episodio di cui Leonardo non era a conoscenza. Una sostanza che lo stesso Leonardo sono certo non ha mai consumato in vita sua”. E contesta anche la denuncia “presentata – dice Ignazio La Russa – dopo quaranta giorni dall'avvocato estensore che, cito testualmente il giornale che ne dà notizia, occupa questo tempo per rimettere insieme i fatti”. Poi, però la retromarcia: “Sono stato frainteso”.

Feccia umana in servizio permanente effettivo
Inciampi, azzardi e vita sopra le righe nell’orbita del potere dei tre figli del presidente del Senato. Il più piccolo gioca a fare il rapper. Il mediano è in politica. Il maggiore occupa diverse poltrone, il trapper “sottovalutato” (dal titolo di un suo pezzo). Geronimo, il “presidente” collezionista di poltrone amante della velocità. Cochis, il “politico”. Se fosse un romanzo sarebbe “tre piccoli indiani”. Sottotitolo: figli vivaci di padre gagliardo. Oppure – un po’ per scherzo me nemmeno troppo - gioventù “bruciata” e maturità dorata. Volendone emendare i tratti per renderla più presentabile

Quando il giovane Leonardo Apache La Russa cantava: "Sono tutto fatto, sono tutto matto, ma ti fotto pure senza storie"

A presentare la denuncia contro Leonardo Apache è stata una ragazza di 22 anni, che ha raccontato di aver conosciuto il giovane durante una serata in una discoteca milanese, il 18 maggio scorso, di aver bevuto insieme a lui due drink e poi di essersi risvegliata nuda nel letto con lui in casa La Russa. La ragazza ha dichiarato agli inquirenti di essere sicura che quella fosse l’abitazione del presidente del Senato perché a un certo punto si era affacciato Ignazio La Russa che vedendola nel letto se ne era andato. Sul caso indaga la procura di Milano.

I topi fascisti usciti dalle fogne Meloni/La Russa/Santànchè, e tutto il resto, trasformano le istituzioni in una fogna, trascinandole nel fango


Nessun commento: