L'Mfpr sostiene e aderisce a questo corteo.
Ma chiamare "patriarcato"
questo sistema è deviante; si tratta del moderno sistema capitalista
(in crisi e nella sua fase finale) che chiaramente usa anche il
patriarcalismo, ma utilizza anche verso le donne tutte le forme di
violenza, vecchia e attuale, sia ideologica che soprattutto pratica.
Questo sistema non si può "superare",
ma solo rovesciare con la rivoluzione proletaria in cui le donne siano
in prima fila, con "rabbia, amore", combattivita', violenza
rivoluzionaria, perchè hanno tutta la vita da cambiare.
Identificare tutto l'attacco alle nostre vite come "patriarcato", porta invece a pensare che possa essere "superato" fermo restando il sistema capitalista.
Oggi,
poi, il nero attacco ripreso alla grande contro le donne, le migranti,
all'insegna da un lato di fare figli e figli per il capitale e la
patria/la guerra e dall'altro di togliere i figli alle persone Lgbtiaq+, alle donne detenute, è portato avanti da un governo, Meloni, che è fascista, dai suoi Ministri/e ed esponenti, da luridi vermi come La Russa, un governo, un parlamento
che ha incamerato anche miseri personaggi che avevano organizzato
Verona.
Questo
pone la necessita' di uno scontro chiaro contro l'intero sistema
capitalista, contro il moderno fascismo perchè rispetto a prima ora sono
al potere, con tutto il carico di razzismo, sessismo..
MFPR
6 maggio: corteo nazionale per l'aborto libero, sicuro e gratuito
I continui attacchi alla scelta di autodeterminazione di tuttə sono sempre più pressanti: dalle politiche sulla natalità alla vita delle persone LGBTIAQ*+ in cui l'unico modello è la famiglia eterosessuale bianca.
Scendiamo in piazza nelle Marche, regione-laboratorio delle destre dove la scelta di abortire é diventata un percorso a ostacoli, che purtroppo potrebbe presto essere una realtà in molte regioni.
Come
a Verona, scendiamo in piazza contro il patriarcato conservatore
familista e ultracattolico, che incarna la società che stiamo cercando di superare.
Quel patriarcato che ci vuole madri a tutti i costi,
ostacolando l'aborto senza darci nessuna tutela sanitaria o sul lavoro ,
lo stesso che respinge le persone migranti provocando continue stragi
in mare e che giustifica e riproduce il razzismo istituzionale, lo
stesso patriarcato che crea gerarchie tra le famiglie e considera il
sessismo e l'omolesbobitransfobia, come l'abilismo, solo come questioni
funzionali alle retoriche punitive e giustizialiste.
Il 6 maggio la marea transfemminista invaderá le strade di Ancona per ribadire che SUI NOSTRI CORPI DECIDIAMO SOLO NOI.
Amore e rabbia
NON UNA DI MENO
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Sabato 6 maggio 2023
CORTEO NAZIONALE
Ancona, H14:00
Per l'aborto libero, sicuro, gratuito
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