27/10/15

CONTINUA IL MASSACRO DELLE DONNE



CONTINUA IL MASSACRO DELLE DONNE
IL FEMMINICIDIO SI PUO’ FERMARE SOLO SPAZZANDO VIA
 L’ATTUALE MISOGINA E BARBARA SOCIETA’

La storia di ogni giorno ci mostra/insegna che è la sola via, e che tutto il resto sono solo chiacchiere disperse nel vento!

In questi ultimi giorni, altre due donne sono state massacrate dai propri “AMORI”: il 25 ottobre, a Cesena, una donna è stata uccisa dal marito con 3 coltellate alle spalle, davanti ai suoi tre bambini. Il giorno dopo, a Niscemi (CL), una donna di 23 anni, romena, viene ammazzata, per gelosia, dal suo convivente con diversi colpi di pistola.

Ma ciò che è altrettanto grave è che oramai si tratta di una TRAGICA NORMALITA’ che non stupisce più, a cui, giorno dopo giorno, rischiano di abituarsi pure le tesse donne.
Anche le femministe, le compagne, sembra ci stiano facendo il callo. Mobilitarsi sono per le ricorrenze annuali: il 25 novembre e l’8 marzo, non basta.

NON CI SI PUO’ E NON CI SI DEVE ABITUARE
A QUESTA MATTANZA DI GENERE!

Sappiamo tutte e tutti bene che il femminicidio non è una casualità, esso è il frutto più barbaro di questo sistema, che vuole fare delle donne le schiave, sotto ogni aspetto, degli uomini e della società.
La maggioranza delle donne che viene uccisa da mariti, compagni, fidanzati, ex, ha la sola “colpa” di essersi RIBELLATA all’oppressione, alla repressione, alla violenza fisica e psicologica, oltreché al ruolo di schiava del “sacro focolare domestico”: cellula base e “culla” del sistema capitalistico e della schifosa società che da esso deriva.

PER OGNI DONNA UCCISA NON BASTA IL LUTTO…!

Il sangue versato da queste donne, che hanno avuto il coraggio di RIBELLARSI pagando anche con la propria vita pur di liberarsi dall’oppressore, dall’aguzzino, dal carnefice,  DEVE SERVIRE DA GRANDE ESEMPIO per tutte le donne, a cominciare da quelle che si dicono rivoluzionarie.

Questo sistema è una cancrena ed un pericolo costante per la vita dell’altra metà del cielo, considerata meno di un embrione, carne da macello. E la pazienza delle donne deve avere un limite!

Un noto proverbio cinese dice: “Temi la furia di un uomo paziente”

Un detto femminista proletario rivoluzionario afferma: “ Temi la furia e la violenza rivoluzionaria di una donna cosciente…!”

FEMMINICIDI, VIOLENZA,SFRUTTAMENTO,PRECARIETA’,
DOPPIA OPPRESSIONE/DONNE IN LOTTA PER LA RIVOLUZIONE!


Lavoratrici SLAI Cobas s.c./MFPR –Policlinico Palermo
Pa, 27.10.2015

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