CONTINUA
IL MASSACRO DELLE DONNE
IL
FEMMINICIDIO SI PUO’ FERMARE SOLO SPAZZANDO VIA
L’ATTUALE MISOGINA E BARBARA SOCIETA’
La storia di
ogni giorno ci mostra/insegna che è la sola via, e che tutto il resto sono solo
chiacchiere disperse nel vento!
In questi ultimi giorni, altre due donne sono
state massacrate dai propri “AMORI”: il 25 ottobre, a Cesena, una donna è stata
uccisa dal marito con 3 coltellate alle spalle, davanti ai suoi tre bambini. Il
giorno dopo, a Niscemi (CL), una donna di 23 anni, romena, viene ammazzata, per
gelosia, dal suo convivente con diversi colpi di pistola.
Ma ciò che è altrettanto grave è che oramai si
tratta di una TRAGICA NORMALITA’ che non stupisce più, a cui, giorno dopo
giorno, rischiano di abituarsi pure le tesse donne.
Anche le femministe, le compagne, sembra ci stiano
facendo il callo. Mobilitarsi sono per le ricorrenze annuali: il 25 novembre e
l’8 marzo, non basta.
NON CI SI PUO’
E NON CI SI DEVE ABITUARE
A QUESTA
MATTANZA DI GENERE!
Sappiamo tutte e tutti bene che il femminicidio
non è una casualità, esso è il frutto più barbaro di questo sistema, che vuole
fare delle donne le schiave, sotto ogni aspetto, degli uomini e della società.
La maggioranza delle donne che viene uccisa da
mariti, compagni, fidanzati, ex, ha la sola “colpa” di essersi RIBELLATA
all’oppressione, alla repressione, alla violenza fisica e psicologica, oltreché
al ruolo di schiava del “sacro focolare domestico”: cellula base e “culla” del
sistema capitalistico e della schifosa società che da esso deriva.
PER OGNI
DONNA UCCISA NON BASTA IL LUTTO…!
Il sangue versato da queste donne, che hanno avuto
il coraggio di RIBELLARSI pagando anche con la propria vita pur di liberarsi
dall’oppressore, dall’aguzzino, dal carnefice,
DEVE SERVIRE DA GRANDE ESEMPIO per tutte le donne, a cominciare da
quelle che si dicono rivoluzionarie.
Questo sistema è una cancrena ed un pericolo
costante per la vita dell’altra metà del cielo, considerata meno di un
embrione, carne da macello. E la pazienza delle donne deve avere un limite!
Un noto
proverbio cinese dice: “Temi la furia di un uomo paziente”
Un detto femminista
proletario rivoluzionario afferma: “ Temi la furia e la violenza rivoluzionaria
di una donna cosciente…!”
FEMMINICIDI,
VIOLENZA,SFRUTTAMENTO,PRECARIETA’,
DOPPIA
OPPRESSIONE/DONNE IN LOTTA PER LA RIVOLUZIONE!
Lavoratrici SLAI Cobas
s.c./MFPR –Policlinico Palermo
Pa, 27.10.2015
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