Stanno diventando veramente troppi i giorni da che è sparita, il 26 agosto, Sarah la ragazza di 15 anni di Avetrana in provincia di Taranto.
Più passano i giorni, però, e più, invece di chiarirsi, la situazione si ingarbuglia: le ipotesi aumentano. Ma soprattutto aumentano le forze dell'ordine in questo piccolo paese, oggi, dopo la polizia, i carabineri, sono arrivati i Ros, mentre parallelamente aumenta la presenza e pressione mediatica.
Non bisogna affidare tutto alle forze dell'ordine, agli esperti, che invece di guardare alla realtà sociale, alla condizione di vita di Sarah, come di tante ragazze, scandagliano ogni giorno che passa la sua vita individuale, per fare una sorta di analisi da laboratorio di quello che Sarah faceva, scriveva, dei suoi comportamenti, ecc.
Serve la mobilitazione delle ragazze e dei ragazzi del paese, e in particolare delle ragazze, qualunque sia la natura e l'esito della vicenda essa affonda nella condizione di vita e di relazione delle ragazze di questo paese come di tante realtà del sud, ed essa si muove nel contesto generale della doppia oppressione che si vive e del bisogno di ribellarsi e fuoriuscirne.
Invece di spezzettare la vita di Sarah, bisognerebbe guardarsi attorno, forse si potrebbe capire perché e cosa è accaduto: Sarah non è una ragazza diversa da tante altre.
Le compagne del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario di Taranto.
TA. 3.9.10
Più passano i giorni, però, e più, invece di chiarirsi, la situazione si ingarbuglia: le ipotesi aumentano. Ma soprattutto aumentano le forze dell'ordine in questo piccolo paese, oggi, dopo la polizia, i carabineri, sono arrivati i Ros, mentre parallelamente aumenta la presenza e pressione mediatica.
Non bisogna affidare tutto alle forze dell'ordine, agli esperti, che invece di guardare alla realtà sociale, alla condizione di vita di Sarah, come di tante ragazze, scandagliano ogni giorno che passa la sua vita individuale, per fare una sorta di analisi da laboratorio di quello che Sarah faceva, scriveva, dei suoi comportamenti, ecc.
Serve la mobilitazione delle ragazze e dei ragazzi del paese, e in particolare delle ragazze, qualunque sia la natura e l'esito della vicenda essa affonda nella condizione di vita e di relazione delle ragazze di questo paese come di tante realtà del sud, ed essa si muove nel contesto generale della doppia oppressione che si vive e del bisogno di ribellarsi e fuoriuscirne.
Invece di spezzettare la vita di Sarah, bisognerebbe guardarsi attorno, forse si potrebbe capire perché e cosa è accaduto: Sarah non è una ragazza diversa da tante altre.
Le compagne del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario di Taranto.
TA. 3.9.10
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