23/09/10

Ergastolo per il femminicidio di Barbara Cicioni

La corte d'assise d'appello di Perugia ha confermato la condanna di primo grado, l'ergastolo, nei confronti di Roberto Spaccino.

Riporto la dichiarazione della mamma di Barbara, Simonetta Pangallo: "quando la pena è quella dell'ergastolo è una sonfitta per tutte/i. Ma il fatto è gravissimo, orribile e la sentenza è giusta".

Barbara è una di noi. Barbara è con noi – e lo sarà sempre – nel ricordo e nella lotta contro la violenza sulle donne, contro il femminicidio.

Adelaide Coletti (Rete delle Donne Umbria)


Ergastolo per il femminicidio di Barbara Cicioni

“la sentenza è giusta” ma “quando la pena è quella dell’ergastolo è una sconfitta per tutte/i.”

E ha ragione Simonetta Pangallo, la mamma di Barbara condannata a vita anche lei a versare lacrime per una tragedia annunciata:
“Barbara Cicioni ha sopportato, per anni, in silenzio. Nessuno l'ha aiutata, nemmeno la sua famiglia. Probabilmente lei stessa chiedeva a tutti di tacere, di non intromettersi per non incattivire ancora di più il marito violento: ma lei era vittima di quell'uomo, con lui ci viveva ogni giorno e quello era il padre dei suoi figli. Umano pensare che proprio per amore di quei figli tacesse!” (umbriajournal 29/01/2009 by Morena Zingales e Luana Pioppi)


E ha ragione Adelaide quando dice: “Barbara è con noi … nella lotta contro la violenza sulle donne, contro il femminicidio”

Quando la lotta tace, quando viene mutilata dalle sue radici – che non sono solo di genere, ma vanno fino in fondo all’origine dell’oppressione delle donne, della famiglia e della proprietà privata, tutte/i noi continueremo a subire sconfitte, a cozzare contro IL nemico che non vogliamo vedere, che è questa società basata sul sistema capitalistico-patriarcale e non serve abboccare a campagne “culturali” o securitarie ordite dallo Stato per sconfiggerlo.

E’ il momento di rovesciarlo questo nemico, non di chiedergli la grazia!

Sarà lui a chiederci la grazia quando lo processeremo e noi avremo il dovere di non concedergliela, altrimenti saremo per sempre sconfitte/i

Luigia

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