Contro la detenzione dei migranti nei CIE (centri di espulsione e identificazione)
Contro le deportazioni razziste e moderno fasciste del governo
Contro le deportazioni razziste e moderno fasciste del governo
Vogliamo il riconoscimento del permesso di soggiorno per Joy, Hellen e per tutte le migranti e i migranti reclusi nei CIE
Vogliamo l’incriminazione e la condanna dell’ispettore di polizia Addesso per tentata violenza sessuale contro Joy che le istituzioni con ogni mezzo vogliono insabbiare cercando di impedire a Joy e alla altre migranti di portare avanti la denuncia.
Il 12 febbraio le migranti nigeriane Joy, Hellen insieme ad altre donne migranti sono state rilasciate dal carcere dove stavano scontando la condanna per aver preso parte alla rivolta di tanti migranti scoppiata nel CIE di Corelli a Milano la scorsa estate contro una pesante condizione di oppressione e repressione che per le donne migranti significa anche subire molestie e violenza sessuale. Durante il processo Joy ha avuto il coraggio di denunciare il tentativo di stupro da parte dell'ispettore-capo del CIE Addesso, evitato grazie all’'aiuto della sua compagna di reclusione Hellen.
Per un perverso meccanismo carcere-Cie sono state riportate in altri Cie ma ora rischiano di essere espulse dall’Italia e rimandate nel loro paese di origine.
Come femministe, lavoratrici abbiamo da subito nella grandiosa manifestazione del 24 novembre 2007 a Roma denunciato l'uso strumentale che si voleva fare delle violenze contro le donne per far passare il vergognoso pacchetto sicurezza, le politiche securitarie, razziste e moderno fasciste del governo.
NON IN NOSTRO NOME! in diverse città quest'anno, nella giornata-simbolo della violenza contro le donne del 25 Novembre, sono state denunciate le violenze subite dalle donne migranti nei CIE..
Il 12 febbraio c’è stata una forte mobilitazione delle donne, delle femministe, dei comitati antirazzisti che si sono schierati al fianco ed in difesa di Joy, Hellen e delle migranti in lotta per esprimere concreta e fattiva solidarietà; questa mobilitazione sta continuando anche adesso in tante città e ciò ha contribuito a far sì che Joy, Hellen e Florence non venissero per ora deportate anche se purtroppo altri 25 uomini e donne provenienti dalla Nigeria sono stati/e rimpatriati dal Cie di Ponte Galeria.
E’quindi necessario continuare la mobilitazione per fermare le deportazioni, per richiedere a gran voce il permesso di soggiorno per Joy, Hellen, sostenendo con forza la loro lotta contro le violenze sessuali che accadono dentro i CIE, e per tutte le migranti e i migranti perché le ragioni legittime che hanno portato le migranti e i migranti alla rivolta nel CIE di Via Corelli Milano e non solo sono ancora più pressanti.
Contrastare concretamente e sul campo sessismo, razzismo, moderno fascismo!
movimento femminista proletario rivoluzionario
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