26/03/10

Lettere

Ciao care,
siamo tutte a conoscenza di quello che è successo a Bologna in concomitanza con l'iniziativa promossa da Michele Santoro in difesa della libertà di informazione.
Dopo la doverosa manifestazione di solidarietà nei confronti delle compagne malmenate e schedate, devo dire che quanto è accaduto non mi sorprende, visti i precedenti :uno per tutti quello che è avvenuto, sempre a bologna, in occasione del gay-pride nell'estate 2008.
Anche in quell'occasione alle compagne di Facciamo Breccia fu impedito dall'Arci-gay e Arci-lesbica di aprire uno striscione, furono malmenate e consegnate alla digos con conseguenti denunce.
E' prassi consolidata di una certa area politica e relative associazioni-satellite che si autodefiniscono, bontà loro, di sinistra, espletare nei confronti del movimento femminista e del movimento in generale, tutta una serie di pratiche che vanno dalla censura delle iniziative, dalla manipolazione dei contenuti delle stesse, alla diffamazione e alla delazione.
Salvo il tentativo di mettere cappello sulle nostre lotte o di utilizzarci come truppe cammellate.
Certo, hanno ben chiaro che noi siamo altro.
Questa consapevolezza molte di noi già ce l'hanno, ma ogni tanto qualcuna ancora crede che ci siano giornali/direttore/giornaliste amiche.
Non è così.Possiamo e dobbiamo contare solo su noi stesse.

Elisabetta

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