Dinnanzi ad ogni femminicidio, ad
ogni stupro, ad ogni violenza contro le donne può sembrare che non ci
siano altre parole da dire, ma non è, e non deve essere così perché è
necessario continuare a lottare a tutto
campo, sia sul piano pratico che su quello teorico/ideologico, contro quello
che è il prodotto più barbaro della
società attuale capitalista e imperialista.
Il recente ed efferato
femminicidio della donna crocifissa a Firenze, descritto da tanti quotidiani
borghesi come opera di un " mostro"
evidenzia come a livello di massa si vuole continuare a trasmettere
l'idea che le uccisioni delle donne, la violenza contro le donne siano frutto di singole menti malate, di singoli
pazzi, di singoli mostri appunto! nell'ambito di una società "sana";
e nel nostro paese si arriva perfino ad
aprire, come si legge nell'articolo riportato sotto, la prima e-clinic per
curare gli uomini violenti, quelli che "esprimono difficoltà a vivere
rapporti non conflittuali con l’altro sesso" perché "…poco si dice
delle patologie che affliggono gli autori di questi abusi: gli uomini. Parliamo
quindi di soggetti che non vanno solo opportunamente sanzionati in forza di
leggi certe e inequivoche, ma anche curati e seguiti…"
Gli uomini che uccidono le donne,
mogli, compagne, figlie, prostitute…, che stuprano, che aggrediscono, uomini
che odiano le donne, sono sì malati ma
di una malattia il cui ceppo infettivo è
la società tutta in cui essi sono
immersi
uomini contagiati da questa
società moderno fascista che odia le donne amplificando ogni giorno, attraverso
la classe dominante, gli attacchi sessisti e maschilisti sia sul piano
economico, che ideologico, culturale, sessuale…
uomini contagiati da questa
società basata sul potere del capitale che deve mantenere e perpetuare lo
status quo di subalternità delle donne
in quanto strumento di riproduzione, cura e da sfruttare per il profitto
quando occorre
uomini contagiati da questa
società che nelle fasi di crisi in particolare scarica contro le masse
popolari tutte le conseguenze di essa non solo sul piano economico,
lavorativo, ma anche in termini di
frustrazione ideologica che sempre più
spesso per esempio nelle famiglie gli uomini scagliano contro le donne
considerate ancora di più una loro proprietà, l'unica! da possedere,
controllare e di cui non si accetta l'eventuale perdita
un contagio ampio e rapido di una
malattia sociale che non si può "prevenire" o "curare" con
una "clinica", sia essa reale o virtuale, riducendo a specifiche patologie o malattie
mentali di singoli individui, come ennesimo tentativo "aggiornato" di
continuare a giustificare un sistema sociale marcio e malato spostando
l'attenzione dalle vere cause della violenza contro le donne;
una malattia sociale che solo la cura d'urto
della rivoluzione può debellare con la maggioranza delle donne in essa in prima
fila .
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Animaonline: la prima e-clinic in
Italia per prevenire la violenza contro le donne
Il servizio è pensato per uomini
che esprimono difficoltà a vivere rapporti non conflittuali con l’altro sesso.
Ma supporta anche parenti, familiari o conoscenti di autori di violenza. Perché
prevenire le violenze di genere è meglio che curarle.
Prevenire la violenza sulle donne
è un argomento sul quale esiste da tempo un vivo dibattito. Ma troppo spesso
quando si parla di violenza di genere si trascura di mettere in luce l’intero
spettro delle cause che innescano questo odioso fenomeno. Si dà quindi ampio
spazio alla cifra culturale e sociale del dramma e ci si interroga sugli
indirizzi di politica penale che andrebbero seguiti, ma poco si dice delle
patologie che affliggono gli autori di questi abusi: gli uomini. Parliamo
quindi di soggetti che non vanno solo opportunamente sanzionati in forza di
leggi certe e inequivoche, ma anche curati e seguiti.
Ed è proprio questo che fa
Animaonline: la prima e-clinic in Italia, un centro che offre consulenza
psicologica su web sette giorni su sette, per ventiquattro ore al giorno,
avvalendosi di una propria piattaforma dedicata.
Questa clinica virtuale accoglie,
conforta e segue molte donne in difficoltà, che hanno subito molestie e
violenze, ma a differenza degli altri centri esistenti in Italia si sta
specializzando in una strategia terapeutica che gioca d’anticipo e serve a
prevenire i casi di violenza di genere, curando gli uomini “a rischio”.
La Asl Na1 di Napoli, città dove
ha sede l’associazione, ha infatti istituito uno sportello specializzato per
andare “Oltre la violenza” e rivolgersi direttamente agli uomini. Il servizio è
pensato appositamente per uomini che esprimono difficoltà a vivere rapporti non
conflittuali con l’altro sesso. Ma non solo: la consulenza è anche pensata per
supportare parenti, familiari o conoscenti di autori di violenza, come anche e
operatori di servizi che nella loro pratica professionale entrano in contatto con
fenomeni di maltrattamento e di violenza. Lo sportello mette a disposizione
professionisti per i tradizionali colloqui individuali e i gruppi di sostegno e
di auto aiuto, ma la grande innovazione è la possibilità di offrire a questi
pazienti consulenze psicologiche esclusivamente online tramite il portale Anima
(www.animaonline.org), per garantire un livello maggiore di anonimato a
soggetti che altrimenti nella maggior parte dei casi sceglierebbero di non
sottoporsi alla terapia...
@astridnausicaa
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