Protesta in questa settimana al palazzo
del Comune di Bagheria delle lavoratrici, operatrici nel servizio di assistenza
ai disabili psichici in comunità alloggio.
Le lavoratrici dipendenti della Cooperativa Sociale LiberaMente rientrante nel consorzio Mare Sol
Onlus, non percepiscono lo stipendio dal
mese di Luglio 2013, praticamente quasi un anno!
Già alcuni mesi fa le lavoratrici,
non lasciandosi intimidire dalle ripetute minacce di licenziamento dei padroncini,
hanno iniziato a lottare e grazie all'azione
legale, da un lato, con decreto ingiuntivo contro la Coop Sociale LiberaMente, tramite
lo studio legale dell'Avv.to Natalotto che segue alcune vertenze dello Slai
Cobas per il s.c., e alla contemporanea
pressione, dall'altro, contro il Comune di Bagheria, commissariato perché “in
dissesto” fino alle "nuove" prossime elezioni, sono riuscite ad ottenere di recente il pagamento di alcune mensilità
pregresse da gennaio 2013 a
Maggio 2013.
Ma su tutto il resto ad oggi non
c'è nulla all'orizzonte e il tutto è dentro un vergognoso gioco allo
scaricabarile tra il Comune e la Cooperativa sulle rispettive "responsabilità"
e "competenze" che nella sostanza
viene fatto ancora una volta solo sulla pelle delle lavoratrici che dovrebbero continuare
lavorare "gratis" senza fiatare e ribellarsi.
Ma le lavoratrici non ci stanno! Ecco
perché oggi si sono recate al Comune, dal palazzo del Commissario Straordinario
all'Ufficio Ragioneria fino al settore Politiche Sociali, dove hanno fatto
sentire in modo molto determinato la rabbia e la protesta provocando non poca
preoccupazione tra i vari uffici che si avvisavano tra di loro sull'arrivo delle
donne con il "sindacato".
I referenti del Comune cercando di
tranquillizzare le lavoratrici che volevano chiarimenti immediati sulla situazione
dei pagamenti e un incontro urgente con
il Commissario Straordinario e il Dirigente delle Politiche Sociali hanno
informato le stesse dell'assenza del Commissario e del Dirigente, forse erano
tutti alla "festa" della Regione Siciliana, festa per loro! naturalmente
e non per i lavoratori, masse popolari
vessati quotidianamente dalle politiche di tagli, tasse, sperperi, rapine ,
corruzione dilagante nei governi a tutti i livelli dal nazionale ai locali.
Le lavoratrici che non si danno
per vinte hanno quindi deciso:
di procedere sul piano legale con
un nuovo decreto ingiuntivo
di partire a breve con la
proclamazione sul posto di lavoro dello
stato di agitazione
di ritornare alla carica al Comune
dove a breve si insedierà il nuovo sindaco "eletto" tra tutti quei candidati che per ora si stanno riempiendo la bocca di
"risanamento" "tagli agli sprechi" " efficienza e
trasparenza amministrativa" " dimezzamento dei costi della giunta e
del Sindaco" ecc., ecc, ecc…
E' la dignità della nostra vita che
ci volete calpestare ma noi continueremo a lottare!
Operatrici assistenza ai disabili
psichici
Slai Cobas per il sindacato di classe Palermo
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