E' stato definito “grande evento” dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri l'incontro mondiale delle famiglie che si terrà a Milano dal 30 maggio al 3 giugno, mentre si innalza il ritmo del martellamento mass mediatico con dichiarazioni per “predisporre” al meglio l'”accoglienza”; le amministrazioni comunali di Milano ed Hinterland che fanno a gara nella ricerca di fondi per le spese da sostenere, il sindaco di Bresso si spinge sino a chiedere la deroga al Patto di stabilità; si predispone una macchina organizzativa imponente i cui costi saranno, in gran parte a carico della collettività, per l'impiego massiccio di vigili, tramvieri, in quella che si delinea come evento/ vetrina e di cui vengono messi in rilievo le possibili positive ricadute economiche per la città.
Al momento quello che è certo è solo la stima dei costi dichiarata: intorno ai 10milioni e 200 mila euro.
Al momento quello che è certo è che un'enorme area intorno al parco di Bresso, 3 interi quartieri alla periferia Nord di Milano saranno completamente bloccati per due giorni, a dispetto delle rassicurazioni e del clima “idilliaco”, tranquillizzante che, intorno a questo evento, si cerca di costruire. Un'enorme zona rossa, militarizzazione del territorio, sino a prevedere per la prima volta a Milano, l'indennizzo di ordine pubblico per i vigili.
Al momento quello che è certo che il sindaco di Milano si sente attaccato in prima persona perchè non vengono concessi i permessi per aprire, in via provvisoria, e solo per i giorni dell' “evento” la MM5: vogliono fargli fare una brutta figura.
Al momento quello che è certo è che si propongono biglietti a prezzi ridotti per i “pellegrini”, dopo aver aumentato di ben 50 centesimi il costo del biglietto.
In una città in cui il caro-affitti, dei servizi, dei prezzi in genere, rincari di tariffe, rende sempre più difficile la sopravvivenza,con stipendi falcidiati, posti di lavoro persi. Si trovano i soldi per i grandi eventi e non per la sopravvivenza di chi in questa città abita.
Ma, sopratutto per le donne non c'è nulla di idilliaco né tranquillizzante in questo evento.
“Per quanto riguarda il valore sociale, come ha ricordato l'arcivescovo Angelo Scola, «l'incontro è
straordinario perchè porta la famiglia al centro dell'attenzione ecclesiale e civile». In un momento di grande difficoltà economica «si torna ai fondamentali». La «genialità del tema, collegare la famiglia
al lavoro, al riposo e alla festa» darà anche a Milano la possibilità di mostrarsi per quello che è, una «città aperta al cambiamento, accogliente e attraente».”
L'evento di Milano e l'attivizzazione di sindaci, governo sembrano preludere a una sorta di prove generali di “collaborazione” con la CEI, come nell'indicazione di Ratzinger ai vescovi “collaborate con le istituzioni”. Dal suo messaggio all'assemblea della CEI: “. il cuore della crisi che ferisce l'Europa, che è crisi spirituale e morale...Per questo, ha detto Benedetto XVI, "Avvertiamo che la nostra situazione richiede un rinnovato impulso, che punti a ciò che è essenziale della fede e della vita cristiana". Il Papa, cioè, ritiene che per superare la crisi attuale, che "è crisi soprattutto spirituale", il nostro Paese abbia più che mai bisogno oggi di testimoni credibili.”
Da un lato Ratzinger riprende un tema a lui caro della superiorità della “cultura occidentale e cristiana”, dall'altro, si capisce bene perchè i vescovi non hanno fatto mancare la disapprovazione per il divorzio in tempi brevi, mentre il Vaticano si prepara a mettersi alla testa di un'offensiva a livello europeo per la “difesa della vita sin dal suo concepimento”.
Dall'opuscolo dell'mfpr: Ratzinger "il ritorno dell'infamia originaria”..”Le leggi, afferma la Lettera devono essere fatte in modo che le donne possano conciliare il lavoro esterno con “la loro missione” che è e resta comunque quella della famiglia........."
….”Chiesa e Stato, governo attuano una sorta di “spontanea” divisione dei ruoli: le istituzioni statali, il governo in primis fa i fatti politici; la Chiesa li accompagna o li anticipa dandone una legittimità e “dignità” di valori religiosi e morali...”
movimento femminista proletario rivoluzionario – milano
mfpr.mi1@gmail.com