Resistenza aggravata a pubblico ufficiale
Questa la scusa con cui sono stati picchiati, ammanettati e portati via di peso dalla polizia tre giovani attivisti di Perugia, tra cui la compagna M. del collettivo sommosse.
Bevevano una birra con altre ragazze e ragazzi e tre loschi figuri si sono avvicinati chiedendo loro i documenti senza esibire alcun distintivo. Uno dei ragazzi ha chiesto quale fosse il motivo del riconoscimento ricevendo come risposta uno scossone. L. è stato subito ammanettato e trascinato via dietro a un vicolo e M. è stata letteralmente scaraventata dentro una volante, mentre altri compagni accorrevano. Gli sbirri in borghese hanno cacciato fuori i manganelli e picchiato le compagne e i compagni solidali e arrestandone un terzo. Ai presenti che cercavano di riprendere quel delirio con i cellulari è stato strappato dalle mani il telefonino e a un ragazzo è stato rotto un dito per “disarmarlo” da quell’arma di distruzione di massa.
Resistenza aggravata?
RESISTENZA SEMPRE!
Compagne e compagni liberi subito!
RESISTENZA SEMPRE!
Compagne e compagni liberi subito!
Allego qui sotto comunicato arresti
Luigia
Una storia di ordinaria follia
Perugia: arrestati tre attivisti
Lorenzo, Michela, Riccardo: Liberi subito!
Quella che stiamo per raccontare è una storia di ordinaria follia. Non sappiamo come definire altrimenti quello che è capitato ieri sera a Lorenzo, Michela e Riccardo, tre attivisti del Centro Sociale Ex Mattatoio.
I tre si trovavano nella centralissima Piazza IV Novembre e stavano bevendo una birra insieme ad altre persone, in attesa di mettersi in macchina per raggiungere Fabriano per assistere al concerto degli Assalti Frontali, in programma al CSA Fabbri. Tre loschi individui si sono avvicinati chiedendo loro di esibire i documenti senza esibire nessun distintivo. Uno dei ragazzi ha chiesto quale fosse il motivo del riconoscimento ricevendo come risposta uno scossone. Gli animi si sono surriscaldati e sul posto sono arrivate due volanti. Lorenzo, Michela e Riccardo sono stati malmenati, ammanettati e portati via sulle vetture che partivano a sirene spiegate verso la questura. Nel frattempo altri ragazzi che protestavano per quello che stava succedendo sono stati minacciati, malmenati e allontanati brutalmente.
Per tutta la notte nessun avvocato e nessun parente aveva ancora potuto incontrarli e accertarsi delle loro condizioni. L'unica notizia fornita è stata la convalida del fermo dei tre, con l'accusa di resistenza aggravata a pubblico ufficiale. Notizia che ha provocato sgomento e rabbia dei parenti e dei tanti amici/he e compagni/e che nel frattempo avevano raggiunto la questura.
Una storia che vede la violenza e la sopraffazione rasentare la follia pura, in cui i vigilanti hanno un potere di discrezionalità pressochè assoluta. Una storia ordinaria, perchè consumatasi sullo sfondo di una città dove si respira sempre più un clima "cileno" e dove sembrano avere legittimità solamente massoni, costruttori, faccendieri e narcotrafficanti. Decine di posti di blocco ogni sera sulle strade del centro storico, poliziotti in borghese, vigilanti e pattuglie a presidiare le piazze e le vie principali. Perugia puzza di deserto. Un deserto che mira ad entrare nelle nostre esistenze per saccheggiarle e svuotarle.
Vogliamo la libertà immediata per Lorenzo, Michela e Riccardo, "sangue del nostro sangue".
Vogliamo una città altra, e la costruiremo con la forza delle nostre lotte e delle nostre passioni e con la potenza che la nostra indipendenza riesce a sprigionare, sempre e ovunque.
Domani mattina alle ore 10,30 si terrà, presso l'atrio del Comune, in Via dei Priori, una conferenza stampa pubblica, in cui verrà denunciata alla stampa ed alla città intera il gravissimo episodio accaduto.
Csoa Ex Mattatoio
CommonsLaB Perugia
Collettivo Femminista Sommosse Perugia
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