27/07/18

La giunta Raggi ritira la convenzione alla casa internazionale delle donne. Contro la violenza fascio/populista ci vuole una nuova resistenza



La giunta Raggi ritira la convenzione alla casa internazionale delle donne. È chiaro a tutte oggi cosa vogliano fare con gli spazi femministi? lucha y siesta è sotto la spada di damocle dell’asta senza che il comune abbia alzato un dito per toglierla dalla lista degli edifici in vendita. Cagne sciolte e molti altri spazi femministi sono a rischio. Giorni fa chiuso un centro antiviolenza Roma. #BastaYa abbiamo già guardato e visto abbastanza!


L’Assessora Rosalba Castiglione ci ha annunciato che la memoria da noi consegnata a fine gennaio 2018 è stata respinta in toto, comprese le proposte di riduzione del debito da noi formulate. Nel corso dell’incontro tra il direttivo della Casa e le assessore Castiglione, Baldassarre e Marzano, con la consigliera Guerrini, l’assessora Castiglione ha annunciato la revoca immediata della Convenzione che regola il rapporto fra la Casa internazionale delle donne e Roma Capitale.
Noi presenti alla riunione, la presidente Francesca Koch, Lia
Migale, Giulia Rodano, Maria Brighi, Loretta Bondì – faremo opposizione a tutto campo. Non possiamo non rilevare che l’annuncio della revoca della Convenzione avviene alla vigilia di agosto, nella peggiore tradizione di ogni vertenza pubblica e privata nel nostro paese. La Casa Internazionale delle donne e tutte le attività e servizi che al Buon Pastore vengono erogati rischiano la chiusura a causa di questo ulteriore incomprensibile attacco della giunta Capitolina al femminismo e alla vita associata di Roma. Noi abbiamo proposto una transazione che chiuda definitivamente la questione del debito.
Grazie al grande sostegno che abbiamo ricevuto con la
“Chiamata alle arti” e con la grande mobilitazione in Campidoglio del 21 maggio, c’è a Roma e nel paese la consapevolezza di quanto negativo e grave sarebbe scrivere la parola fine alla esperienza della Casa Internazionale delle donne.
Ci sentiamo per questo di chiedere a tutte e a tutti di sostenerci, di continuare la campagna di solidarietà anche anche con un contributo economico
IBAN: IT38H0103003273000001384280.


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