29/09/19

Il diritto di aborto non si tocca! Indietro non torniamo! 28 settembre a Palermo

Nella giornata internazionale dell'aborto sicuro, gratuito e garantito, 28 settembre, che ha visto manifestazioni e iniziative di lotta in diverse città del nostro paese, anche a Palermo le donne sono scese in piazza.


Un presidio/assemblea, promosso da NUDM Palermo,  si è svolto davanti il reparto di ginecologia dell'Ospedale Policlinico, scelto proprio come uno dei luoghi simbolo di quello che è un attacco ideologico, politico e pratico che in questo sistema viene scagliato contro la maggioranza delle donne: l'attacco al diritto di aborto, alla libertà di scelta delle donne.



Dagli interventi che ci sono stati durante l'assemblea alcune compagne di Nudm in particolare hanno denunciato la situazione a livello siciliano,  in cui, come anche si legge nel loro comunicato, le percentuali di medici obiettori negli ospedali parlano chiaro, le statistiche ufficiali parlano di numero di aborti in diminuzione, secondo la corretta applicazione della L.194, ma la Sicilia è, allo stesso tempo, una delle regioni in cui i tempi di attesa sono più lunghi e in cui la percentuale di obiezione di coscienza arriva all’89%.
Quasi sconosciuto alle donne è, poi, l'aborto farmacologico tramite la pillola RU486., la Regione Siciliana non mette in atto politiche rispetto alla gratuità della contraccezione e sempre meno fondi vengono stanziati per i consultori, come luoghi di prevenzione, sul territorio.
Tutto questo costituisce un pesante attacco alla libertà di scelta e di autodeterminazione delle donne . Importante la battaglia per la contraccezione gratuita.

Una donna ha denunciato le politiche governative di scaricamento del lavoro di cura sulle donne "importanti" in questa società per aumentare il PIL del paese e la necessità di lottare come donne su questi temi

Una compagna giovane ha fatto anche un quadro della lotta in difesa del diritto di aborto a livello internazionale.


Come compagne Mfpr abbiamo preso parte all'iniziativa e intervenendo durante l'assemblea abbiamo posto innanzitutto la questione della centralità della lotta in difesa del diritto di aborto, perchè essa pone sul tappeto in modo chiaro e netto la questione dell'autodeterminazione delle donne e della libertà di scelta non solo in tema di maternità ma anche in ogni ambito di vita. Il diritto di aborto è attaccato in forme sempre più reazionarie perchè non può essere accettato da un sistema sociale che fa della subalternità della maggioranza delle donne , con al centro le proletarie, una delle sue basi, una società in cui esse devono avere dei ruoli ben definiti in una condizione di doppia oppressione.

In questo senso la lotta in difesa del diritto di aborto è considerata pericolosa dalla borghesia al potere perchè le donne che lottano per affermare e potenziare la loro autodeterminazione e libertà di scelta sono pericolose, pertanto devono essere oppresse e represse nell'ambito di un moderno medioevo che nella vita reale si traduce in campagne ideologiche e politiche che attaccano diritti basilari.

Dal governo fascio-populista-sessista Lega-M5S siamo oggi passati in una fase in cui il governo attuale a parole aveva annunciato cambiamenti/discontinuità ma nei fatti le politiche sono una continuazione in forma "nuova" degli attacchi alla condizione di vita delle donne, il DDL Pillon per fare un esempio è solo stato messo nel cassetto per ora ma non è stato subito ritirato.

Al centro ci deve essere la lotta contro il "nuovo" governo... come lavoratrici/proletarie la impugniamo in un insieme di denuncia, contro-informazione sì ma anche di organizzazione di classe per una lotta che è ncessaria...


Affissione nelle scuole

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