L'autodifesa non è reato, solidarietà a Higui, a tutte le donne che si ribellano, alle migranti, alle donne che per sfuggire alla violenza sessuale, economica, strutturale di questo sistema capitalistico e patriarcale, sono ora rinchiuse nelle nere galere dei CIE e nelle carceri imperialiste!
MFPR
***
Una corrispondenza dall'Argentina...
Vorrei raccontarvi la storia di eva, higui per le amic*
Higui è una compagna lesbica che vive in uno dei 700mila quartieri di buenos aires.
A ottobre scorso è stata attaccata da 10 merde che l'hanno violentata e picchiata e minacciata di morte.
Higui ha reagito, si è autodifesa, riuscendo a salvarsi la pelle.
Una delle merde è morto.
Higui ora è in carcere accusata di omicidio. Non sono bastati i segni della violenza e delle botte.
Manda a dire in una lettera che si sente fortunata ad essere viva, anche se in carcere, il che da i brividi.
In questi mesi si sono susseguite tante iniziative di solidarietà e sostegno a lei e alla sua famiglia che continua a subire minacce e intimidazioni che potete immaginare.
Quello per cui si combatte è l'immediata liberazione di higui, ma anche e soprattutto per far cadere tutte le infami accuse che le sono state rivolte.
Ovviamente la solidarietà si può esprimere anche dall'altra parte del mondo per questo vi scrivo.
Ci stiamo vedendo in assemblea una volta a settimana per organizzare la giornata del 7 marzo (giornata della "visibilità lesbica") e dell'8 dove si sta organizzando un grosso spezzone in solidarietà a higui, più vari cartelli, "bandiere", striscioni per tutto il corteo. L'appoggio a tutte queste iniziative è arrivato anche dalle realtà organizzatrici del corteo, e la speranza è che la forza di tutte possa cambiare qualcosa.
Vi incollo un articolo che racconta un pò meglio, forse anche troppo, quello che è accaduto. da tradurre è un pò lungo, ma con un minimo sforzo si capisce
http://kaosenlared.net/argentina-higui-presa-por-ser-mujer-y-lesbiana/
non mi dilungo in considerazioni perchè è tutto molto complesso e delicato, soprattutto rispetto alla questione intersezionalità, però l'unica cosa che ho fissa in testa è che autodifendersi non può essere reato.
Higui è una compagna lesbica che vive in uno dei 700mila quartieri di buenos aires.
A ottobre scorso è stata attaccata da 10 merde che l'hanno violentata e picchiata e minacciata di morte.
Higui ha reagito, si è autodifesa, riuscendo a salvarsi la pelle.
Una delle merde è morto.
Higui ora è in carcere accusata di omicidio. Non sono bastati i segni della violenza e delle botte.
Manda a dire in una lettera che si sente fortunata ad essere viva, anche se in carcere, il che da i brividi.
In questi mesi si sono susseguite tante iniziative di solidarietà e sostegno a lei e alla sua famiglia che continua a subire minacce e intimidazioni che potete immaginare.
Quello per cui si combatte è l'immediata liberazione di higui, ma anche e soprattutto per far cadere tutte le infami accuse che le sono state rivolte.
Ovviamente la solidarietà si può esprimere anche dall'altra parte del mondo per questo vi scrivo.
Ci stiamo vedendo in assemblea una volta a settimana per organizzare la giornata del 7 marzo (giornata della "visibilità lesbica") e dell'8 dove si sta organizzando un grosso spezzone in solidarietà a higui, più vari cartelli, "bandiere", striscioni per tutto il corteo. L'appoggio a tutte queste iniziative è arrivato anche dalle realtà organizzatrici del corteo, e la speranza è che la forza di tutte possa cambiare qualcosa.
Vi incollo un articolo che racconta un pò meglio, forse anche troppo, quello che è accaduto. da tradurre è un pò lungo, ma con un minimo sforzo si capisce
http://kaosenlared.net/argentina-higui-presa-por-ser-mujer-y-lesbiana/
non mi dilungo in considerazioni perchè è tutto molto complesso e delicato, soprattutto rispetto alla questione intersezionalità, però l'unica cosa che ho fissa in testa è che autodifendersi non può essere reato.
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