07/02/17

8 MARZO 2017 - SCIOPERO GENERALE NAZIONALE DELLE DONNE

Lo  SLAI Cobas per il sindacato di classe ha proclamato per L’8 MARZO p.v., in coincidenza con la “giornata internazionale delle donne” il quarto SCIOPERO GENERALE NAZIONALE  contro la barbara condizione generale di vita delle donne, nei confronti delle quali la questione della violenza è divenuta una vera e propria emergenza sociale che investe ogni ambito, lavorativo, sociale e familiare.

DONNE, LAVORATRICI, SCENDIAMO IN PIAZZA A PROTESTARE
PERCHE’TUTTA LA NOSTRA VITA DEVE REALMENTE CAMBIARE!

Le lavoratrici del policlinico di Palermo,aderenti allo SLAI Cobas sc., hanno risposto all’appello e l’8 MARZO scenderanno nuovamente in piazza – unitamente alle altre lavoratrici,alle operaie, alle precarie,alle disoccupate, alle migranti,alle braccianti, del sud, del centro e del nord del Paese-   contro la violenza di ogni tipo sulle donne.  Violenza strettamente legata alla condizione di oppressione che il genere femminile vive, frutto di questa società misogina e del suo imbarbarimento ideologico,sociale ed umano, di cui il femminicidio è la più tragica espressione.

Alla violenza fisica e/o psicologica, da parte di mariti, ex, compagni, fidanzati, parenti, amici, estranei, padroni, dirigenti, sindacalisti collusi ecc., contestualmente si aggiunge, principalmente per le donne proletarie e più povere, la VIOLENZA della politica antipopolare e della macelleria sociale, portata avanti dai vari governi fin qui  succedutisi (grazie alla connivenza dei sindacati filoistituzionali), e ancor più dall’ex governo Renzi - sonoramente bocciato dalle masse popolari-  e di cui l’attuale  governo Gentiloni non è altro che la netta continuità.
La prosecuzione di pesanti attacchi al lavoro, ai contratti, ai salari, alle pensioni, alla scuola, alla sicurezza sul lavoro, alla sanità ecc., che colpiscono in primis le donne, le prime ad essere licenziate, precarizzate, sottopagate, discriminate, supersfruttate, in ogni luogo di lavoro –dalle fabbriche al pubblico impiego- ne sono un lampante esempio.   

Anche le lavoratrici del policlinico di Palermo, grazie agli scellerati e crescenti tagli operati in tutti questi anni pure dall’amministrazione aziendale, oltreché dal governo nazionale e da quello regionale, hanno potuto sperimentare sulla propria pelle cosa vuol dire essere spogliate progressivamente pure dei più elementari diritti contrattuali (si veda anche l’annoso mancato rinnovo del contratto integrativo, la mancata progressione economica,la perdita di salario accessorio ecc.). A questo si aggiunge la mancanza di sicurezza sul lavoro, oltreché il supersfruttamento soprattutto per il personale addetto all’assistenza (infermiere,O.S.S., OTA ecc.), con il conseguente stress lavoro-correlato,denunciato da tempo dallo SLAI Cobas sc. , e per il quale è stato istituito UNO “SPORTELLO APERTO”  presso la sede del sindacato.


Pertanto invitano tutte le altre lavoratrici dell’Azienda a scendere in piazza per lottare

contro tutte le violenze sulle donne, prodotte dal sistema in cui viviamo, che considera le femmine esseri inferiori ed essenzialmente incubatrici e strumento di piacere sessuale.
Contro stato, governi,padroni,sindacati venduti, che cancellano diritti e dignità!
Per i diritti, l’autodeterminazione e la liberazione delle donne!
 
Pa, 05.02.2017
Lavoratrici  SLAI Cobas sc. -Policlinico

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