03/02/17

Sulle pratiche separatiste da Amazora Bologna


Alle nostre compagne, donne, lesbiche, femministe, radicali , streghe, guerriere non riformiste,  che credono nella necessità di pratiche separatiste (ovvero senza uomini), autodeterminate e auto organizzate per le lotte di liberazione delle donne.
Alcune di amazora, il nostro gruppo di wendo, autodifesa femminista e lesbica di Bologna, hanno partecipato  a due assemblee di preparazione dell’incontro di nonunadimeno per il 4/5 febbraio.
Fin dalla prima assemblea, da noi e altre individualità e gruppi che praticano il separatismo,  sono emerse perplessità importanti sulla decisione presa a priori solo di tavoli misti. Ma dopo tante discussioni l’assemblea non ha accolto le nostre proposte, rifiutando di inserire nel report i tanti interventi che chiedevano la possibilità di avere tavoli separati.
In un primo momento la nostra proposta era di avere la possibilità di trovarsi tra sole donne, oltre che nei tavoli misti, per discutere senza maschi della violenza e dell’oppressione patriarcale, invece che in un imposto dualismo etero diretto che mostra ancora la dipendenza delle donne dal referente maschile.
Coerentemente con le nostre pratiche femministe e lesbiche, riteniamo che la negazione dell’accesso maschile ad uno spazio decisionale o di discussione non solo interrompe il flusso dei loro benefici, ma ci restituisce anche la forma e la piena consistenza di un’assunzione di potere, DA CUI NORMALMENTE SIAMO NOI AD ESSERE ESCLUSE. Trovandoci tra noi tracciamo nuovi confini, tracciamo nuovi ruoli e rapporti alternativi alla forma etero direzionale impostaci. Siamo convinte che gli spazi di sole donne sfidino in modo incisivo questa struttura di potere e difenderemo questa posizione con le unghie e con i denti.
Dopo lunghe riflessioni, visto che le pratiche separatiste non fanno parte sin dall’inizio del percorso di nonunadimeno, proponiamo alle separatiste uno o più incontri alternativi e auto-convocati di donne e lesbiche  interessate a rilanciare un percorso di lotta di liberazione delle donne, senza maschi.
Noi comunque continueremo a portare avanti le nostre pratiche e ci piacerebbe organizzare una presenza che ci caratterizzi come femministe radicali per l’8 marzo,  e oltre, e con lo sciopero delle donne, nelle modalità che ci appartengono
Ringraziamo le compagne che hanno tirato fuori le varie criticità, e che ci hanno dato la spinta per scrivere a questa mailing list
 
saluti  femministi
Amazora, gruppo di autodifesa femminista e lesbica

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