Riportiamo stralci di un'inchiesta. Anche da questa viene fuori
gli interessi in primis delle aziende, che usano il braccio sporco del
caporale per fare più profitti, sfruttare di più i braccianti, tagliare i
salari. Tutte le denunce e le leggi contro il caporalato che
non colpiscono l'"utilizzatore finale", sono un modo per coprire e
difendere gli interessi del capitale agricolo e non cambiare nulla.
L'unico
"cambiamento" è stato negli ultimi tempi il passaggio dal caporale
all'agenzia interinale, spesso in odor di mafia e che si comporta come
il caporale.
L'inchiesta, ma soprattutto la realtà che stà da sempre e che ci volevano le morti perchè si "scoprisse", mostra come, tra i braccianti, le donne siano le più sfruttate, oppresse, costrette a subire anche violenze sessuali; una condizione simile a quella degli immigrati. Occorre coraggio e superare insieme la paura e i ricatti. Occorre uno sciopero delle donne, costruito dal basso. Questo appello porteremo anche alla manifestazione del 14 ottobre.
(Da un inchiesta di Anna Rita Palmisani - sul Quotidiano)
In campo agricolo, le donne superano il 65% del totale e guadagnano meno dell'uomo perchè per il mondo agricolo "vale meno". E la stessa lavoratrice si convince di valere poco e non lotta per far sì che i propri diritti vengano tutelati... diventi schiava del caporale che se ti fermi può licenziarti, se non fai la brava puòlicenziarti e, a volte, se non sei "carina" (la richiesta perentoria di sottostare ad atti sessuali e leviolenze sono molto diffuse) può licenziarti...
I caporali che lavorano in Puglia vanno spesso a reclutare le ragazze soprattutto nelle zone agricole della Romania. le imbarcano sui pulmini e le fanno viaggiare per un giorno e una notte.
La paga della giornata la decide il caporale con l'azienda, ma al lavoratore arriva già ripulita delle quote a lui spettanti.
...(le braccianti controllate, pungolate, minacciate dalla fattora) devono andare in bagno una sola volta durante la giornata.
"Parlare di bagno, però, è un eufemismo - dice Urselli della Flai Cgil - Si tratta di cespugli, alberi o, nellemigliori delle ipotesi si un telo che viene posizionato sotto il tendone... non c'è neanche la possibilità di lavarsi le mani... ci troviamo spesso di fronte ad infezioni di vario genere.
Per non parlare dei trattamenti anticrittogamici. Abbiamo avuto molti episodi di avvelenamento non solo per chi applica i trattamenti ma anche per chi in maniera indiretta respira questi veleni. La situazione è aggravata dalla presenza delle coperture dei tendoni, che non permettono l'areazione. A lungo andare, poi, i lavoratori manifestano diverse forme di tumori o altre patologie. La legge in materia di sicurezza sul lavoro nella maggior parte dei casi non viene applicata e non ci sono i controlli.
ALCUNI DATI:
Gli addetto all'agricoltura in Italia sono 1 milione e 200mila. Nel 43% dei casi (dati istat) si tratta di lavoro sommerso.
In Puglia circa 40mila persone vengono ingaggiate dai caporali. Per la maggiorparte sono donne.
In provincia di taranto, sui circa 28mila braccianti, il 50% viene impiegato tramite i caporali. Ogni caporale ha sotto di sè dalle 50 alle 200 persone. Il caporale prende dalle aziende 10/12 euro a bracciante, guadagnando migliaia di euro a giornata.
L'orario di lavoro sindacale standard è di 6 ore e mezzo giornaliere. In realtà non va mai al di sotto delle 7 ore, giungendo ad oltrepassare le 15.
le donne vivono in una condizione di sfruttamento pari a quella degli immigrati.
La paga provinciale sarebbe di 54 euro al giorno: all'uomo ne arrivano s35, la donna ne prende solo 27... vengono segnate la metà delle giornate di lavoro effettivamente lavorate. le braccianti vengono costrette a firmare buste paga che rispettano i contratti, perchè le aziende possano accedere ai finanziamenti pubblici.
L'inchiesta, ma soprattutto la realtà che stà da sempre e che ci volevano le morti perchè si "scoprisse", mostra come, tra i braccianti, le donne siano le più sfruttate, oppresse, costrette a subire anche violenze sessuali; una condizione simile a quella degli immigrati. Occorre coraggio e superare insieme la paura e i ricatti. Occorre uno sciopero delle donne, costruito dal basso. Questo appello porteremo anche alla manifestazione del 14 ottobre.
(Da un inchiesta di Anna Rita Palmisani - sul Quotidiano)
In campo agricolo, le donne superano il 65% del totale e guadagnano meno dell'uomo perchè per il mondo agricolo "vale meno". E la stessa lavoratrice si convince di valere poco e non lotta per far sì che i propri diritti vengano tutelati... diventi schiava del caporale che se ti fermi può licenziarti, se non fai la brava puòlicenziarti e, a volte, se non sei "carina" (la richiesta perentoria di sottostare ad atti sessuali e leviolenze sono molto diffuse) può licenziarti...
I caporali che lavorano in Puglia vanno spesso a reclutare le ragazze soprattutto nelle zone agricole della Romania. le imbarcano sui pulmini e le fanno viaggiare per un giorno e una notte.
La paga della giornata la decide il caporale con l'azienda, ma al lavoratore arriva già ripulita delle quote a lui spettanti.
...(le braccianti controllate, pungolate, minacciate dalla fattora) devono andare in bagno una sola volta durante la giornata.
"Parlare di bagno, però, è un eufemismo - dice Urselli della Flai Cgil - Si tratta di cespugli, alberi o, nellemigliori delle ipotesi si un telo che viene posizionato sotto il tendone... non c'è neanche la possibilità di lavarsi le mani... ci troviamo spesso di fronte ad infezioni di vario genere.
Per non parlare dei trattamenti anticrittogamici. Abbiamo avuto molti episodi di avvelenamento non solo per chi applica i trattamenti ma anche per chi in maniera indiretta respira questi veleni. La situazione è aggravata dalla presenza delle coperture dei tendoni, che non permettono l'areazione. A lungo andare, poi, i lavoratori manifestano diverse forme di tumori o altre patologie. La legge in materia di sicurezza sul lavoro nella maggior parte dei casi non viene applicata e non ci sono i controlli.
ALCUNI DATI:
Gli addetto all'agricoltura in Italia sono 1 milione e 200mila. Nel 43% dei casi (dati istat) si tratta di lavoro sommerso.
In Puglia circa 40mila persone vengono ingaggiate dai caporali. Per la maggiorparte sono donne.
In provincia di taranto, sui circa 28mila braccianti, il 50% viene impiegato tramite i caporali. Ogni caporale ha sotto di sè dalle 50 alle 200 persone. Il caporale prende dalle aziende 10/12 euro a bracciante, guadagnando migliaia di euro a giornata.
L'orario di lavoro sindacale standard è di 6 ore e mezzo giornaliere. In realtà non va mai al di sotto delle 7 ore, giungendo ad oltrepassare le 15.
le donne vivono in una condizione di sfruttamento pari a quella degli immigrati.
La paga provinciale sarebbe di 54 euro al giorno: all'uomo ne arrivano s35, la donna ne prende solo 27... vengono segnate la metà delle giornate di lavoro effettivamente lavorate. le braccianti vengono costrette a firmare buste paga che rispettano i contratti, perchè le aziende possano accedere ai finanziamenti pubblici.
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