19/09/15

Settembre andiamo, è tempo di lottare! Un saluto e un appello all'assemblea del MFPR

Care compagne, stiamo cercando fino all'ultimo di vedere se una nostra compagna della zona può essere presente all'assemblea, abbiamo grossi problemi anche di lavoro.
In ogni caso, dato che il tema è importante, vi mandiamo in allegato un nostro intervento-proposta - che, se è possibile, vi chiediamo di leggere.

Un forte saluto
MFPR 



Organizziamo un “nuovo sciopero delle donne”.

C’è una situazione molto matura. Le insegnanti stanno dando un positivo esempio di lotta, ma in questo nuovo sciopero delle donne vogliamo che siano protagoniste principali le operaie, le lavoratrici più sfruttate, discriminate, precarizzate, oppresse, le disoccupate.
Le operaie delle fabbriche che si ammazzano di fatica, come alla Fiat di Melfi, e per cui ogni cancellazione di diritti si ripercuote sull'intera condizione di vita; le braccianti che vivono una moderna schiavitù, che muoiono sui campi e vengono ricattate sessualmente dai padroni e dai caporali; le immigrate che subiscono una tripla discriminazione e oppressione; le precarie che lavorano anche h 1,50 al giorno per fare le pulizie e prendono 250,00 euro al mese, le disoccupate soprattutto al sud, ecc.
Togliere o negare il lavoro alle donne è criminale non solo perché senza, quella donna non può mangiare, quell'altra non può mantenere i figli, ma perché a quelle donne stai togliendo l’elemento materiale, concreto di uscita di casa, di unità con le altre lavoratrici, di contrasto quotidiano con il sistema capitalista, il lavoro come indipendenza economica, elemento di emancipazione.

Dopo il riuscito sciopero delle donne del 25 novembre 2013, che ha visto protagoniste migliaia e migliaia di donne – significativo lo sciopero di operaie delle fabbriche metalmeccaniche di Bergamo, Bologna; come la grandissima partecipazione – 12mila! - delle lavoratrici della scuola; oggi è necessario un nuovo sciopero delle donne che abbia come aspetto centrale proprio la condizione delle lavoratrici, del lavoro e del non lavoro, la condizione di discriminazione, di attacco ai diritti conquistati con le nostre lotte.

Marchionne  e tutti i padroni, il governo si illudono di tirarla troppo alla lunga con una situazione di pesante sfruttamento e oppressione, prima o poi esploderà e noi dobbiamo contribuire all’accensione della miccia.
Lo sciopero delle donne è la nuova scintilla che deve accrescere la luce lungo il sentiero della doppia lotta.

Questo nuovo sciopero delle donne pensiamo debba essere frutto della combinazione della condizione sempre peggiore delle donne lavoratrici, che rende necessario un grido di ribellione, di lotta unitaria, dal basso/autorganizzata che dia coraggio, forza ad una battaglia chiaramente difficile, per le varie forme di oppressione/ricatto/paure/ineluttabilità del sacrificio per la famiglia, ecc., che accompagnano la condizione delle donne; e di un lavoro/legame con le realtà lavorative concrete delle lavoratrici.
In questo senso noi preferiamo la "strada" ad internet - e nelle nostre realtà è questo che facciamo.

Proponiamo quindi di lavorare insieme ad un nuovo sciopero delle donne da realizzare in questo autunno o comunque entro l'anno.
Per preparare questo nuovo sciopero, vorremmo e proponiamo di fare una grossa squadra ed andare alla Sata di Melfi e in Puglia per una iniziativa verso le braccianti.

UN GROSSO SALUTO ALLA VOSTRA ASSEMBLEA

Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
mfpr.naz@gmail.com - 3408429376

19.9.15

Nessun commento: