Care compagne, stiamo cercando fino all'ultimo di vedere se una nostra compagna
della zona può essere presente all'assemblea, abbiamo grossi
problemi anche di lavoro.
In ogni caso, dato che il tema è importante, vi mandiamo in allegato un nostro intervento-proposta - che, se è possibile, vi chiediamo di leggere.
Un forte saluto
MFPR
In ogni caso, dato che il tema è importante, vi mandiamo in allegato un nostro intervento-proposta - che, se è possibile, vi chiediamo di leggere.
Un forte saluto
MFPR
Organizziamo un “nuovo sciopero delle donne”.
C’è una situazione molto matura. Le insegnanti stanno dando un
positivo esempio di lotta, ma in questo nuovo sciopero delle donne vogliamo che
siano protagoniste principali le operaie, le lavoratrici più sfruttate,
discriminate, precarizzate, oppresse, le disoccupate.
Le operaie delle fabbriche che si ammazzano di fatica, come alla
Fiat di Melfi, e per cui ogni cancellazione di diritti si ripercuote
sull'intera condizione di vita; le braccianti che vivono una moderna schiavitù,
che muoiono sui campi e vengono ricattate sessualmente dai padroni e dai
caporali; le immigrate che subiscono una tripla discriminazione e oppressione;
le precarie che lavorano anche h 1,50 al giorno per fare le pulizie e prendono
250,00 euro al mese, le disoccupate soprattutto al sud, ecc.
Togliere o negare il lavoro alle donne è criminale non solo perché
senza, quella donna non può mangiare, quell'altra non può mantenere i figli, ma
perché a quelle donne stai togliendo l’elemento materiale, concreto di uscita
di casa, di unità con le altre lavoratrici, di contrasto quotidiano con il
sistema capitalista, il lavoro come indipendenza economica, elemento di
emancipazione.
Dopo il riuscito sciopero delle donne del 25 novembre 2013, che ha
visto protagoniste migliaia e migliaia di donne – significativo lo sciopero di
operaie delle fabbriche metalmeccaniche di Bergamo, Bologna; come la
grandissima partecipazione – 12mila! - delle lavoratrici della scuola; oggi è
necessario un nuovo sciopero delle donne che abbia come aspetto centrale
proprio la condizione delle lavoratrici, del lavoro e del non lavoro, la
condizione di discriminazione, di attacco ai diritti conquistati con le nostre
lotte.
Marchionne e tutti i
padroni, il governo si illudono di tirarla troppo alla lunga con una situazione
di pesante sfruttamento e oppressione, prima o poi esploderà e noi dobbiamo
contribuire all’accensione della miccia.
Lo sciopero delle donne è la nuova scintilla che deve accrescere
la luce lungo il sentiero della doppia lotta.
Questo nuovo sciopero delle donne pensiamo debba essere frutto della combinazione della condizione sempre peggiore delle donne lavoratrici, che rende necessario un grido di ribellione, di lotta unitaria, dal basso/autorganizzata che dia coraggio, forza ad una battaglia chiaramente difficile, per le varie forme di oppressione/ricatto/paure/ineluttabilità del sacrificio per la famiglia, ecc., che accompagnano la condizione delle donne; e di un lavoro/legame con le realtà lavorative concrete delle lavoratrici.
In questo senso noi preferiamo la "strada" ad internet - e nelle nostre realtà è questo che facciamo.
Proponiamo quindi di lavorare insieme ad un nuovo sciopero delle
donne da realizzare in questo autunno o comunque entro l'anno.
Per preparare questo nuovo sciopero, vorremmo e proponiamo di fare
una grossa squadra ed andare alla Sata di Melfi e in Puglia per una iniziativa
verso le braccianti.
UN GROSSO SALUTO ALLA VOSTRA ASSEMBLEA
UN GROSSO SALUTO ALLA VOSTRA ASSEMBLEA
Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
mfpr.naz@gmail.com - 3408429376
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