Parla un amica di Paola di 49 anni, la bracciante di San Giorgio
Jonico (TA) morta il 13 luglio nelle campagne di Andria (FG).
"Soprattutto in campagna le donne sono sfruttate. Paola è morta per sfamare la famiglia e crescere bene i figli. Anche io sono stata sfruttata. In campagna tagliavo e imballavo, facevo il lavoro per due. Mi sono sentita discriminata: 25 euro al giorno, metà di quanto spetta per legge. Caricati sugli autobus dai caporali, fino a Metaponto in Basilicata. Ho lavorato ai pomodori, alle verdure, arance mandarini, uva. Ho fatto l'acinino. Come Paola, che sotto quel tendono ha lasciato la vita.
Raccogliere pomodori, per esempio, è faticoso; piegarsi sotto il sole, strapparli con forza alla terra.
A Paola perchè non è stata fatta l'autopsia? Sapevo che Paola stava facendo delle punture perchè aveva dolore al collo e si sentiva meglio. In realtà lei non riposava mai. Per sfamare la famiglia, i figli, lavorava anche il pomeriggio al ritorno da Andria, qui nelle campagne di San Giorgio.
La mattina in cui è morta mi hanno raccontato che aveva ildolore al collo e qualcuno che andava con lei in campagna le avrebbe detto: oggi non lavorare. paola avrebbe risposto: "Cosa faccio, perdo la giornata?".
Quelli che lavorano come lavorava Paola dovrebbero prendere 52 euro al giorno; mi disse che ne prendeva poco più della metà e arrotondava il pomeriggio per altri 15 euro.... E' vero, non c'è lavoro. Qui, per sfamarci, è rimasta solo la terra".
Dall'opuscolo del Mfpr sulla "condizione di (in)sicurezza delle lavoratrici: una realtà delle donne di cui si parla poco":
"...Provate a chiedere l’età alle braccianti e l’80% delle volte, soprattutto tra le donne non giovanissime,
diranno un’età che è inferiore a quella che sembra guardandole in faccia.
Alla fatica si aggiunge il sole o il freddo che rovina la pelle. Ma non basta, le lavoratrici rischiano altre malattie, anche respiratorie, anche
dell’apparato riproduttivo per le sostanze chimiche tossiche usate in agricoltura.
Quando troveremo questo attacco alla salute delle donne, continuo, lento, ma gravissimo, nelle tabelle ufficiali?".
A SETTEMBRE L'MFPR FARA' UN INCONTRO A FOGGIA CON BRACCIANTI, ITALIANE E IMMIGRATE, VERSO IL NUOVO SCIOPERO DELLE DONNE.
"Soprattutto in campagna le donne sono sfruttate. Paola è morta per sfamare la famiglia e crescere bene i figli. Anche io sono stata sfruttata. In campagna tagliavo e imballavo, facevo il lavoro per due. Mi sono sentita discriminata: 25 euro al giorno, metà di quanto spetta per legge. Caricati sugli autobus dai caporali, fino a Metaponto in Basilicata. Ho lavorato ai pomodori, alle verdure, arance mandarini, uva. Ho fatto l'acinino. Come Paola, che sotto quel tendono ha lasciato la vita.
Raccogliere pomodori, per esempio, è faticoso; piegarsi sotto il sole, strapparli con forza alla terra.
A Paola perchè non è stata fatta l'autopsia? Sapevo che Paola stava facendo delle punture perchè aveva dolore al collo e si sentiva meglio. In realtà lei non riposava mai. Per sfamare la famiglia, i figli, lavorava anche il pomeriggio al ritorno da Andria, qui nelle campagne di San Giorgio.
La mattina in cui è morta mi hanno raccontato che aveva ildolore al collo e qualcuno che andava con lei in campagna le avrebbe detto: oggi non lavorare. paola avrebbe risposto: "Cosa faccio, perdo la giornata?".
Quelli che lavorano come lavorava Paola dovrebbero prendere 52 euro al giorno; mi disse che ne prendeva poco più della metà e arrotondava il pomeriggio per altri 15 euro.... E' vero, non c'è lavoro. Qui, per sfamarci, è rimasta solo la terra".
Dall'opuscolo del Mfpr sulla "condizione di (in)sicurezza delle lavoratrici: una realtà delle donne di cui si parla poco":
"...Provate a chiedere l’età alle braccianti e l’80% delle volte, soprattutto tra le donne non giovanissime,
diranno un’età che è inferiore a quella che sembra guardandole in faccia.
Alla fatica si aggiunge il sole o il freddo che rovina la pelle. Ma non basta, le lavoratrici rischiano altre malattie, anche respiratorie, anche
dell’apparato riproduttivo per le sostanze chimiche tossiche usate in agricoltura.
Quando troveremo questo attacco alla salute delle donne, continuo, lento, ma gravissimo, nelle tabelle ufficiali?".
A SETTEMBRE L'MFPR FARA' UN INCONTRO A FOGGIA CON BRACCIANTI, ITALIANE E IMMIGRATE, VERSO IL NUOVO SCIOPERO DELLE DONNE.
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