Una delle comandanti delle YPJ di Kobanî, Gülistan Kobanî, ha
valutato gli attacchi di ISIS sul Cantone, che hanno avuto inizio il 15
settembre 2014, dichiarando: “Lo slogan delle YPJ contro questi attacchi
è: ‘Anche se dovessero rimanere solo le YPJ, Kobanî non cadrà’. In
quasi quattro mesi, le YPJ hanno tenuto fede a questo slogan”.
Ha aggiunto che Kobanî non è caduta e che le YPJ hanno impedito alle
bande ISIS di avanzare in ogni area. “Le YPJ hanno dimostrato che né
ISIS né qualsiasi altra forza trionferà contro il popolo curdo finché le
YPJ sono presenti”, ha affermato.
Kobanî ha ricordato che le YPJ sono state istituite per combattere la
mentalità del maschio dominante, e hanno inflitto colpi considerevoli
all’ISIS. “La resistenza mostrata dalle YPJ contro le bande selvagge di
ISIS ha generato la speranza tra le donne di tutto il mondo”, ha
aggiunto.
La comandante delle YPJ ha aggiunto che esse hanno protetto l’onore e
l’identità delle donne. “Gli uomini non avevano fiducia nelle donne, ma
ciò è stato modificato dalla nostra resistenza. Le donne hanno
combattuto eroicamente in prima linea contro l’ISIS, e i combattenti di
sesso maschile che lo hanno visto hanno grande rispetto per le YPJ. “
Kobanî ha dichiarato che non hanno mai creduto che Kobanî sarebbe
caduta. “Combattenti come Dicle, Delila, Hevi, Nuda e Arin Mirkan si
sono rifiutate di lasciar passare il nemico e hanno eroicamente
sacrificato la propria vita. Queste compagne sono diventate un simbolo
di libertà per le donne curde e per le donne di tutto il mondo.”
“La percezione creata da ISIS è stata distrutta”
Kobanî ha affermato che le YPJ hanno iniziato a essere temute dalle bande ISIS, aggiungendo: “Né l’ISIS, né il freddo ci possono fermare. L’operazione per liberare Kobanî andrà avanti e Kobanî sarà liberata”. Ha concluso dicendo: “La nostra resistenza e lotta continueranno. Promettiamo alle donne di tutto il mondo, a nome dei nostri compagni caduti, che noi trionferemo”.
Kobanî ha affermato che le YPJ hanno iniziato a essere temute dalle bande ISIS, aggiungendo: “Né l’ISIS, né il freddo ci possono fermare. L’operazione per liberare Kobanî andrà avanti e Kobanî sarà liberata”. Ha concluso dicendo: “La nostra resistenza e lotta continueranno. Promettiamo alle donne di tutto il mondo, a nome dei nostri compagni caduti, che noi trionferemo”.
Sedat Sur/ANF
Fonte: UIKI
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