Massima solidarietà alle lavoratrici dal MFPR.
Segue comunicato stampa delle lavoratrici della scuola del coordinamento 3 ottobre e i comunicati di solidarietà del Coordinamento Precari Scuola Napoli, Lavoratrici e Lavoratori di ruolo e precari scuola e Slai Cobas s. c. di Palermo
IL DISSENSO ALLA FESTA DEL PD NON È GRADITO
Una ventina di lavoratrici precarie della scuola hanno partecipato
oggi al dibattito su La buona scuola alla festa del PD a Sesto San
Giovanni. Dopo aver ottenuto con difficoltà la possibilità di replicare e
di esprimere la propria contrarietà alle linee guida del documento
esposto dall'onorevole Malpezzi, alla fine dei loro interventi sono
state invitate a uscire. Di fronte alle loro vive proteste, dai toni e
dai modi sempre pacifici e rispettosi, a causa dell'esposizione di un
cartello sono state spintonate brutalmente da esponenti provinciali del
PD e dal servizio d'ordine. Una docente precaria è stata spinta così
forte da finire a terra ferendosi a un braccio. Solo dopo l'intervento
della Digos in difesa delle professoresse, i dirigenti del PD si sono
allontanati.
Tale atto di repressione è avvenuto solo ed esclusivamente perché le docenti precarie tentavano legittimamente di contestare l'ennesimo tentativo di far passare per assunzioni ulteriori tagli alle risorse per la scuola statale e ai diritti dei lavoratori.
Smentiamo le ricostruzioni apparse su alcuni organi di stampa circa gli insulti che le precarie avrebbero rivolto al pubblico e alle autorità presenti.
Tale atto di repressione è avvenuto solo ed esclusivamente perché le docenti precarie tentavano legittimamente di contestare l'ennesimo tentativo di far passare per assunzioni ulteriori tagli alle risorse per la scuola statale e ai diritti dei lavoratori.
Smentiamo le ricostruzioni apparse su alcuni organi di stampa circa gli insulti che le precarie avrebbero rivolto al pubblico e alle autorità presenti.
Coordinamento Lavoratori della scuola "3 ottobre"
coordinamento3ottobre@gmail.com
Riceviamo, dai nostri amici e compagni di lotta di Milano, immagini e testimonianze relative alla brutale estromissione di una delegazione di precari da una sala in cui si svolgeva un incontro di presentazione del piano Renzi per la "buona Scuola", a Sesto San Giovanni. I nostri colleghi, più volte interrotti nei loro interventi e poi zittiti del tutto, hanno denunciato l'inconsistenza e la natura ricattatoria della proposta renziana, esposta poco prima dall'onorevole Malpezzi, che estende alla Scuola "scopi e metodi" di un'imprenditoria predatoria e insofferente di regole, e hanno rimarcato la continuità del progetto del governo con l'impianto della famigerata Legge Aprea, che decretava la morte della partecipazione democratica, della collegialità e dell'orizzontalità dei rapporti all'interno della Scuola.
A séguito di tale intervento, tanto duro nei toni quanto civile nei modi, i precari sono stati invitati perentoriamente a uscire e, dopo l'esposizione di un cartello innalzato per protestare contro la censura, sono stati spintonati e cacciati dalla sala con violenza. Una docente, spinta fino a cadere, è rientrata a casa con un gomito sbucciato, che brucia a tutti i membri del Coordinamento napoletano, umiliati nella persona della collega, e che dimostra la necessità del Pd di ricorrere a quello che Eco chiama "il non-argomento della violenza", data la mancanza di validi argomenti a supporto della propria politica.
Il Coordinamento Precari Scuola Napoli, sdegnato per il trattamento riservato ai colleghi milanesi e ancor più per la calunniosa versione dei fatti riportata da "il Giornale", che, come abituato a fare, ha amplificato e giustificato la violenza dei suoi padroni inventandosi che i docenti hanno rivolto insulti e minacce agli esponenti del Pd, esprime piena solidarietà ai compagni di tante battaglie in difesa della Scuola, condividendo ragioni e contenuti della loro protesta, che è comune a tutti quelli che hanno a cuore la libertà di insegnamento, imprescindibile requisito e contrassegno di un ordinamento conforme al dettame costituzionale, nonché la preservazione della funzione sociale della Scuola pubblica, laica inclusiva e multiculturale.
Il Coordinamento condanna l'atteggiamento "antidialettico" del partito di una maggioranza mai verificata, che sempre più svela il suo vero volto liberticida e repressivo, come dimostra anche la scelta di proseguire l'incontro a porte chiuse, perfettamente sovrapponibile all'ipocrita indizione di una finta "consultazione democratica" sull'ennesima controrifoma concepita come un aut-aut, scritta sotto l'ombrellone da burocrati senza alcuna competenza in materia di istruzione e finalizzata allo smantellamento definitivo del sistema scolastico per il tramite del suo asservimento ai bisogni di un mercato che fagocita e pretende manodopera precaria usa-e-getta a costo zero.
Stanchi di ridicole menzogne sui ruoli e sui pensionamenti promessi e mai finanziati (e comunque condizionati alla rinuncia a diritti inalienabili o acquisiti), stanchi di diffamazioni insopportabili e di narrazioni inaccettabili e irresponsabili del rapporto tra lavoratori e governo, i precari della Scuola, insieme ai docenti di ruolo, agli studenti e a tutti coloro che non si lasciano confondere né da clowneschi annunci né dalle fanfare del circo del potere, continueranno ad animare e organizzare la contestazione, che avrà un primo culmine nello sciopero del 10 ottobre prossimo, perché un'Italia senza Scuola e senza diritti fa molta più paura e molto più male di una sbucciatura.
Il Coordinamento Precari Scuola Napoli
coordinamento3ottobre@gmail.com
***
SOLIDARIETA' AI PRECARI DI MILANO: QUANDO LA CONTESTAZIONE SI FA DURA,
IL PD PICCHIA DURO!
Riceviamo, dai nostri amici e compagni di lotta di Milano, immagini e testimonianze relative alla brutale estromissione di una delegazione di precari da una sala in cui si svolgeva un incontro di presentazione del piano Renzi per la "buona Scuola", a Sesto San Giovanni. I nostri colleghi, più volte interrotti nei loro interventi e poi zittiti del tutto, hanno denunciato l'inconsistenza e la natura ricattatoria della proposta renziana, esposta poco prima dall'onorevole Malpezzi, che estende alla Scuola "scopi e metodi" di un'imprenditoria predatoria e insofferente di regole, e hanno rimarcato la continuità del progetto del governo con l'impianto della famigerata Legge Aprea, che decretava la morte della partecipazione democratica, della collegialità e dell'orizzontalità dei rapporti all'interno della Scuola.
A séguito di tale intervento, tanto duro nei toni quanto civile nei modi, i precari sono stati invitati perentoriamente a uscire e, dopo l'esposizione di un cartello innalzato per protestare contro la censura, sono stati spintonati e cacciati dalla sala con violenza. Una docente, spinta fino a cadere, è rientrata a casa con un gomito sbucciato, che brucia a tutti i membri del Coordinamento napoletano, umiliati nella persona della collega, e che dimostra la necessità del Pd di ricorrere a quello che Eco chiama "il non-argomento della violenza", data la mancanza di validi argomenti a supporto della propria politica.
Il Coordinamento Precari Scuola Napoli, sdegnato per il trattamento riservato ai colleghi milanesi e ancor più per la calunniosa versione dei fatti riportata da "il Giornale", che, come abituato a fare, ha amplificato e giustificato la violenza dei suoi padroni inventandosi che i docenti hanno rivolto insulti e minacce agli esponenti del Pd, esprime piena solidarietà ai compagni di tante battaglie in difesa della Scuola, condividendo ragioni e contenuti della loro protesta, che è comune a tutti quelli che hanno a cuore la libertà di insegnamento, imprescindibile requisito e contrassegno di un ordinamento conforme al dettame costituzionale, nonché la preservazione della funzione sociale della Scuola pubblica, laica inclusiva e multiculturale.
Il Coordinamento condanna l'atteggiamento "antidialettico" del partito di una maggioranza mai verificata, che sempre più svela il suo vero volto liberticida e repressivo, come dimostra anche la scelta di proseguire l'incontro a porte chiuse, perfettamente sovrapponibile all'ipocrita indizione di una finta "consultazione democratica" sull'ennesima controrifoma concepita come un aut-aut, scritta sotto l'ombrellone da burocrati senza alcuna competenza in materia di istruzione e finalizzata allo smantellamento definitivo del sistema scolastico per il tramite del suo asservimento ai bisogni di un mercato che fagocita e pretende manodopera precaria usa-e-getta a costo zero.
Stanchi di ridicole menzogne sui ruoli e sui pensionamenti promessi e mai finanziati (e comunque condizionati alla rinuncia a diritti inalienabili o acquisiti), stanchi di diffamazioni insopportabili e di narrazioni inaccettabili e irresponsabili del rapporto tra lavoratori e governo, i precari della Scuola, insieme ai docenti di ruolo, agli studenti e a tutti coloro che non si lasciano confondere né da clowneschi annunci né dalle fanfare del circo del potere, continueranno ad animare e organizzare la contestazione, che avrà un primo culmine nello sciopero del 10 ottobre prossimo, perché un'Italia senza Scuola e senza diritti fa molta più paura e molto più male di una sbucciatura.
Il Coordinamento Precari Scuola Napoli
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PIENA SOLIDARIETA' AI PRECARI E PRECARIE DELLA SCUOLA DI MILANO CHE PIU' CHE GIUSTAMENTE HANNO DENUNCIATO E CONTESTATO IL PIANO DELLA "BUONA SCUOLA" RENZIANO, PIANO/RIFORMA CHE VUOLE FAR AVANZARE RAPIDAMENTE LO SMANTELLAMENTO DELLA SCUOLA PUBBLICA PER TRASFORMARLA SEMPRE PIU' AL SERVIZIO DEL CAPITALE...
LA VERA VIOLENZA E' QUELLA DI QUESTO GOVERNO, CHE IN CONTINUITA'/SALTI DI QUALITA' IN SENSO REAZIONARIO, DIETRO ANNUNCI MEDIATICI AD HOC PER CONFONDERE E ILLUDERE LAVORATORI, OPERAI, PRECARI, GIOVANI, DONNE... AL FINE DI MANTENERE IL CONSENSO, CALPESTA IMPERTERRITO I NOSTRI DIRITTI E LA NOSTRA VITA PER MANTENERE GLI INTERESSI DELLA CLASSE BORGHESE CHE RAPPRESENTA...
RIBELLARSI CONTRO TUTTO QUESTO E' GIUSTO E NECESSARIO
COORDINARE LE LOTTE PER ORGANIZZARE UNA FORTE E CONCRETA RISPOSTA CONTRO IL GOVERNO DEL "PASSODOPOPASSO" DELLA DISTRUZIONE DELLA SCUOLA PUBBLICA
LAVORATRICI E LAVORATORI DI RUOLO E PRECARI SCUOLA
SLAI COBAS S.C. PALERMO
LA VERA VIOLENZA E' QUELLA DI QUESTO GOVERNO, CHE IN CONTINUITA'/SALTI DI QUALITA' IN SENSO REAZIONARIO, DIETRO ANNUNCI MEDIATICI AD HOC PER CONFONDERE E ILLUDERE LAVORATORI, OPERAI, PRECARI, GIOVANI, DONNE... AL FINE DI MANTENERE IL CONSENSO, CALPESTA IMPERTERRITO I NOSTRI DIRITTI E LA NOSTRA VITA PER MANTENERE GLI INTERESSI DELLA CLASSE BORGHESE CHE RAPPRESENTA...
RIBELLARSI CONTRO TUTTO QUESTO E' GIUSTO E NECESSARIO
COORDINARE LE LOTTE PER ORGANIZZARE UNA FORTE E CONCRETA RISPOSTA CONTRO IL GOVERNO DEL "PASSODOPOPASSO" DELLA DISTRUZIONE DELLA SCUOLA PUBBLICA
LAVORATRICI E LAVORATORI DI RUOLO E PRECARI SCUOLA
SLAI COBAS S.C. PALERMO
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