10/08/13

Sicilia: muore di parto... contro l'ipocrisia della borghesia al potere

Oggi pomeriggio a Gangi, un piccolo paese delle Madonie, si svolgono i funerali di Antonella Seminara, la donna morta lunedì scorso all'ospedale "Basilotta" di Nicosia poche ore dopo aver subito un parto cesareo.
Antonella, 40 anni, era all'ottavo mese di gravidanza, si è recata all'ospedale di Nicosia insieme al marito. Il piccolo sarebbe nato un mese prima rispetto alla data prevista ma una volta in sala operatoria, sarebbero subentrate alcune gravissime complicazioni che avrebbero  scatenato uno shock, fino al decesso del bambino. 
Disposto il trasferimento urgente della donna all'ospedale di Sciacca, perché in quello di Enna non c'era posto mentre quello di Nicosia risultava sprovvisto di impianto di rianimazione,  "l'hanno fatta attendere due ore in un'ambulanza senza che nessuno la controllasse", denunciano i parenti della donna, in attesa dell'elisoccorso del 118 il cui mancato arrivo in tempi rapidi sarebbe stato provocato da un guasto al mezzo proveniente da Caltanissetta.
Un ritardo fatale per Antonella che è morta durante il trasporto a Sciacca tramite l'elisoccorso arrivato da Palermo.

Siamo vicine alla famiglia di Antonella ma non possiamo che esserlo con un sentimento di forte rabbia per quanto accaduto, ma è una rabbia che esplode dinnanzi alle più che ipocrite parole delle istituzioni, del Presidente della Regione Siciliana Crocetta, che da un lato  denuncia strumentalmente la morte di Antonella come un "femminicidio di Stato" ma dall'altro non perde tempo a scrollarsi di dosso ogni responsabilità diretta scaricando le colpe alle politiche dei tagli dei governi nazionali.

Femminicido di Stato??? Si certamente!
E' la malasanità di questo Stato borghese che ha ucciso Antonella, sono le politiche dei tagli dei governi borghesi di questo Stato che hanno ucciso Antonella,  è il sistema sociale in cui viviamo che ha ucciso Antonella, un sistema sociale, quello capitalistico, che nega anche i diritti più basilari alla maggioranza delle masse popolari cui è riservato solo miseria, precarietà, mancanza di lavoro, tagli ai servizi sanitari, sociali… esclusivamente per continuare a salvaguardare gli interessi, il profitto, i privilegi della minoranza di ricchi al potere.

Ma di questo SISTEMA il Presidente Crocetta, così come tutto il suo seguito a partire dall'Assessore alla sanità Borsellino, ne fanno PIENAMENTE PARTE e non hanno alcuna intenzione di uscirne! Le regole per la borghesia al potere sono sempre le stesse (per continuare ad arricchirsi e ad ingrassarsi a discapito delle masse popolari).

Questo è il piano sanità presentato da lor signori della Regione Siciliana:

SANITÀ, NUOVI TAGLI. VIA 1500 POSTI LETTO E 3 PUNTI NASCITA
01 luglio 2013
Previsti nuovi tagli alla Sanità siciliana. Lo ha annunciato l’assessore regionale Lucia Borsellino. L’assessore ha messo nero su bianco la situazione del settore in Sicilia nella relazione annuale redatta e consegnata alla Commissione Sanità all’Ars. L’obiettivo della Regione è migliorare le prestazioni senza aumentare i ticket, attraverso il ripianamento del debito (n.d.r. del loro debito accumulato! A suon di sperperi, corruzione, ruberie e malaffare di ogni sorta!)  Secondo il piano presentato per il 2013  saranno cancellati  1.504 posti letto entro la fine dell’anno. Questa misura è stata resa più dura dal decreto Balduzzi che ha stabilito come si dovrà passare da 19.581 posti a 18.070. Restano da chiudere poi 3 punti nascita ad Augusta, Petralia e Caltagirone. Verranno invece risparmiate le deroghe per le comunità isolane e montane difficili da raggiungere.  Saranno tagliati i reparti cosiddetti “doppioni” ... (fonte http://www.siciliainformazioni.com/)

Ancora tagli, lacrime e sangue! Ancora attacchi alle donne, vedi la chiusura dei punti nascita... contro le tante proteste inascoltate di donne siciliane incinte contro la chiusura nei paesi di provincia dei punti nascita ospedalieri ... per non parlare di tutti gli altri servizi che dovrebbero essere assicurati alle donne, vedi per esempio l'IVG, ma sui quali invece  le donne trovano sempre più difficoltà. 

La morte di Antonella  un femminicidio di Stato??? SI"!!!, ma da esso non è assolto nessuno dei rappresentanti della borghesia al potere!!!

E che ora, dopo la tragica morte di Antonella, il Presidente Crocetta cerchi di correre ai ripari annunciando una "deroga alla chiusura dei punti nascita" in Sicilia… non cambia affatto la sostanza delle cose e della realtà di attacco alle nostre condizioni generali di vita che la classe al potere ci scaglia ogni giorno.

Ribellarsi e lottare è  più che legittimo e sempre più necessario e noi donne in questa lotta dobbiamo essere in prima fila

Mfpr Palermo





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