Oggi pomeriggio a Gangi, un
piccolo paese delle Madonie, si svolgono i funerali di Antonella Seminara, la
donna morta lunedì scorso all'ospedale "Basilotta" di Nicosia poche
ore dopo aver subito un parto cesareo.
Antonella, 40 anni, era all'ottavo
mese di gravidanza, si è recata all'ospedale di Nicosia insieme al marito. Il
piccolo sarebbe nato un mese prima rispetto alla data prevista ma una volta in
sala operatoria, sarebbero subentrate alcune gravissime complicazioni che
avrebbero scatenato uno shock, fino al
decesso del bambino.
Disposto il trasferimento urgente
della donna all'ospedale di Sciacca, perché in quello di Enna non c'era posto
mentre quello di Nicosia risultava sprovvisto di impianto di rianimazione, "l'hanno fatta attendere due ore in
un'ambulanza senza che nessuno la controllasse", denunciano i parenti
della donna, in attesa dell'elisoccorso del 118 il cui mancato arrivo in tempi
rapidi sarebbe stato provocato da un guasto al mezzo proveniente da Caltanissetta.
Un ritardo fatale per Antonella
che è morta durante il trasporto a Sciacca tramite l'elisoccorso arrivato da
Palermo.
Siamo vicine alla famiglia di
Antonella ma non possiamo che esserlo con un sentimento di forte rabbia per
quanto accaduto, ma è una rabbia che esplode dinnanzi alle più che ipocrite
parole delle istituzioni, del Presidente della Regione Siciliana Crocetta, che
da un lato denuncia strumentalmente la
morte di Antonella come un "femminicidio di Stato" ma dall'altro non
perde tempo a scrollarsi di dosso ogni responsabilità diretta scaricando le
colpe alle politiche dei tagli dei governi nazionali.
Femminicido di Stato??? Si
certamente!
E' la malasanità di questo Stato borghese
che ha ucciso Antonella, sono le politiche dei tagli dei governi borghesi di
questo Stato che hanno ucciso Antonella, è il
sistema sociale in cui viviamo che ha ucciso Antonella, un sistema sociale,
quello capitalistico, che nega anche i diritti più basilari alla maggioranza
delle masse popolari cui è riservato solo miseria, precarietà, mancanza di
lavoro, tagli ai servizi sanitari, sociali… esclusivamente per continuare a
salvaguardare gli interessi, il profitto, i privilegi della minoranza di ricchi
al potere.
Ma di questo SISTEMA il
Presidente Crocetta, così come tutto il suo seguito a partire dall'Assessore
alla sanità Borsellino, ne fanno PIENAMENTE PARTE e non hanno alcuna intenzione
di uscirne! Le regole per la borghesia al potere sono sempre le stesse (per
continuare ad arricchirsi e ad ingrassarsi a discapito delle masse popolari).
Questo è il piano sanità presentato
da lor signori della Regione Siciliana:
SANITÀ, NUOVI TAGLI. VIA 1500 POSTI LETTO E 3 PUNTI NASCITA
01 luglio 2013
Previsti nuovi tagli alla Sanità siciliana. Lo ha annunciato
l’assessore regionale Lucia Borsellino. L’assessore ha messo nero su bianco la
situazione del settore in Sicilia nella relazione annuale redatta e consegnata
alla Commissione Sanità all’Ars. L’obiettivo della Regione è migliorare le
prestazioni senza aumentare i ticket, attraverso il ripianamento del debito (n.d.r.
del loro debito accumulato! A suon di sperperi, corruzione, ruberie e malaffare
di ogni sorta!) Secondo il piano presentato per il 2013 saranno cancellati 1.504 posti letto entro la fine dell’anno.
Questa misura è stata resa più dura dal decreto Balduzzi che ha stabilito come
si dovrà passare da 19.581 posti a 18.070. Restano da chiudere poi 3 punti
nascita ad Augusta, Petralia e Caltagirone. Verranno invece risparmiate le
deroghe per le comunità isolane e montane difficili da raggiungere. Saranno tagliati i reparti cosiddetti
“doppioni” ... (fonte http://www.siciliainformazioni.com/)
Ancora tagli, lacrime e sangue! Ancora
attacchi alle donne, vedi la chiusura dei punti nascita... contro le tante proteste
inascoltate di donne siciliane incinte contro la chiusura nei paesi di
provincia dei punti nascita ospedalieri ... per non parlare di tutti gli altri servizi che dovrebbero essere assicurati alle donne, vedi per esempio l'IVG, ma sui quali invece le donne trovano sempre più difficoltà.
La morte di Antonella un femminicidio di Stato??? SI"!!!, ma
da esso non è assolto nessuno dei rappresentanti della borghesia al potere!!!
E che ora, dopo la tragica morte
di Antonella, il Presidente Crocetta cerchi di correre ai ripari annunciando
una "deroga alla chiusura dei punti nascita" in Sicilia… non cambia
affatto la sostanza delle cose e della realtà di attacco alle nostre condizioni
generali di vita che la classe al potere ci scaglia ogni giorno.
Ribellarsi e lottare è più che legittimo e sempre più necessario e
noi donne in questa lotta dobbiamo essere in prima fila
Mfpr Palermo
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