Lo stupro di L'Aquila... militari come bestie – Vogliamo la condanna di Tuccia!
Questo Stato borghese non è la soluzione ma la causa delle violenze sulle donne
Le compagne del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario aderiscono alla manifestazione al Tribunale del L’Aquila del 18 ottobre, e in contemporanea fanno iniziative di informazione/solidarietà a Palermo, Milano, Bologna, Taranto.
Siamo al fianco della giovane ragazza devastata fisicamente, brutalizzata sino all'inverosimile (il ginecologo che l'ha curata ha dichiarato “mai visto niente di simile”) perchè per ogni donna stuprata e offesa siamo tutte parte lesa!
Movimento femminista proletario rivoluzionario
Movimento femminista proletario rivoluzionario
*****
Riceviamo:
CI RIGUARDA TUTTE
Il 12 febbraio 2012, in una discoteca di Pizzoli (L'Aquila), una giovane donna di 20 anni è stata stuprata e ridotta in fin di vita.
Accusato di questa aggressione e tentato omicidio è Francesco Tuccia, un militare in se
Il 12 febbraio 2012, in una discoteca di Pizzoli (L'Aquila), una giovane donna di 20 anni è stata stuprata e ridotta in fin di vita.
Accusato di questa aggressione e tentato omicidio è Francesco Tuccia, un militare in se
rvizio all'Aquila per l'operazione “Strade Sicure”partita dopo il terremoto. La ragazza è stata ridotta in fin di vita e le sono state procurate lesioni gravissime e permanenti. Il 18 ottobre all'Aquila si terrà la prima udienza del processo.
Quel giorno GIOVEDI’ 18 OTTOBRE alle ore 08.30 noi saremo lì al Tribunale de L’Aquila (Zona Industriale di Bazzano) a dire che:
CI RIGUARDA TUTTE
l’efferatezza e la viltà di chi in una notte di febbraio ha massacrato il corpo e la vita di una donna lasciata sulla neve a morire.
CI RIGUARDA TUTTE
il massacro del corpo e dei desideri di ogni donna, di ogni età condizione e luogo, che viene disprezzata, usata, maltrattata, percossa, uccisa, stuprata.
CI RIGUARDA TUTTE
l'uso che si fa dei nostri corpi in nome di una sicurezza che non ci tutela ma , anzi, ci usa per emettere leggi razziste e repressive.
Non ci stancheremo mai di dire che la violenza degli uomini sulle donne non dipende dalla nazionalità/cultura/religione, né dalla classe sociale di appartenenza.
CI RIGUARDA TUTTE
perché non vogliamo più doverci difendere da padri, fidanzati, amici, vicini di casa, datori di lavoro, fratelli, zii, medici, maestri, militari…. Saremo lì ad affermare la voglia e il diritto di autodeterminare le nostre vite.
GIOVEDI’ 18 OTTOBRE SIT IN DI DONNE
Ore 8:30 Tribunale de L'Aquila
Zona Industriale di Bazzano
qui trovi le indicazioni stradali e la mappa per arrivarci
Biblioteca delle Donne Melusine - Centro Antiviolenza per le Donne - L'Aquila e Martedì Autogestito da Femministe e Lesbiche di Roma
per maggiori info: mfla@ondarossa.info
segui anche il blog
DIFFONDETE!
Quel giorno GIOVEDI’ 18 OTTOBRE alle ore 08.30 noi saremo lì al Tribunale de L’Aquila (Zona Industriale di Bazzano) a dire che:
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l’efferatezza e la viltà di chi in una notte di febbraio ha massacrato il corpo e la vita di una donna lasciata sulla neve a morire.
CI RIGUARDA TUTTE
il massacro del corpo e dei desideri di ogni donna, di ogni età condizione e luogo, che viene disprezzata, usata, maltrattata, percossa, uccisa, stuprata.
CI RIGUARDA TUTTE
l'uso che si fa dei nostri corpi in nome di una sicurezza che non ci tutela ma , anzi, ci usa per emettere leggi razziste e repressive.
Non ci stancheremo mai di dire che la violenza degli uomini sulle donne non dipende dalla nazionalità/cultura/religione, né dalla classe sociale di appartenenza.
CI RIGUARDA TUTTE
perché non vogliamo più doverci difendere da padri, fidanzati, amici, vicini di casa, datori di lavoro, fratelli, zii, medici, maestri, militari…. Saremo lì ad affermare la voglia e il diritto di autodeterminare le nostre vite.
GIOVEDI’ 18 OTTOBRE SIT IN DI DONNE
Ore 8:30 Tribunale de L'Aquila
Zona Industriale di Bazzano
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