PALERMO - 2012-09-13
Giornata di passione a Palermo. E non solo per la Gesip.
Stamane, infatti, a bloccare via Maqueda, con cassonetti dell'immondizia al centro della carreggiata, c'erano anche gli assistenti degli studenti diversamente abili. 184 operatori, che quest'anno la Provincia di Palermo ha ridotto a 112: in 72 resteranno a casa. Una decisione che ha mandato su tutte le furie i lavoratori, che hanno così deciso di scendere in strada chiedendo, peraltro, la sospensione della Provincia in Festa, manifestazione per la quale sono pronti oltre 800mila euro.
Giornata di passione a Palermo. E non solo per la Gesip.
Stamane, infatti, a bloccare via Maqueda, con cassonetti dell'immondizia al centro della carreggiata, c'erano anche gli assistenti degli studenti diversamente abili. 184 operatori, che quest'anno la Provincia di Palermo ha ridotto a 112: in 72 resteranno a casa. Una decisione che ha mandato su tutte le furie i lavoratori, che hanno così deciso di scendere in strada chiedendo, peraltro, la sospensione della Provincia in Festa, manifestazione per la quale sono pronti oltre 800mila euro.
“Servirebbero circa 300mila euro per riprendere il servizio a regime – dice Giorgia Geraci della Slai Cobas – ma il problema, oltre che per i lavoratori, è anche per i ragazzi diversamente abili. La Provincia dice di non avere risorse e intanto fa la Provincia in Festa. E' una questione di rispetto anche per i ragazzi che vanno a scuola”.
Le richieste di assistenza, quest'anno, sarebbero 375 ma, secondo i lavoratori, la Provincia avrebbe modificato il rapporto operatore-studente. “Il rapporto era di uno a quattro o uno a cinque – continua la sindacalista – e per gli studenti su carrozzina di uno a uno. E invece da quest'anno anche questi ultimi rientrano nel rapporto uno a cinque”.
La Provincia, però, smentisce tutto: “La somma stanziata per l'assistenza igienico-personale degli studenti disabili è quella necessaria a coprire il servizio, le istanze pervenute sono meno dello scorso anno. Gli 822mila euro copriranno il servizio fino al 31 dicembre”.
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