Per questo Francesco Tuccia, accusato anche di tentato
omicidio, resta agli arresti domiciliari. La Cassazione: "Ha
consapevolmente voluto provocare lesioni gravissime.
Roma, 25 set - Francesco Tuccia, l'ex caporale accusato di
violenza sessuale e tentato omicidio ai danni di una studentessa romana davanti
ad una discoteca di Pizzoli, deve rimanere ai domiciliari perche'
"l'attualita' del pericolo di reiterazione degli abusi appare
correttamente correlata, con motivazione logica ed adeguata, alle dichiarazioni
dell'indagato, il quale ha riferito di avere posto in essere anche altre volte
la pratica sessuale in oggetto". Lo ha evidenziato la Terza sezione penale
della Cassazione, nel respingere il ricorso presentato dalla difesa dell'ex
militare.
I fatti di cui e' accusato Tuccia si sono verificati nel
febbraio scorso davanti ad una discoteca di Pizzoli quando la ragazza fu
trovata esanime e sanguinante dagli addetti della sicurezza del locale. Davanti
al giudice, l'ex caporale sostenne di avere avuto un rapporto sessuale con il
consenso della giovane ma non seppe chiarire in modo convincente le ragioni per
le quali la donna avesse riportato delle ferite tanto gravi. Tuccia, lo scorso
7 giugno, e' stato messo agli arresti domiciliari in attesa del processo.
La Cassazione, oltre a spiegare che Tuccia non puo' essere
rimesso in liberta' in attesa del processo perche' c'e' il "pericolo di
inquinamento probatorio", spiega perche' si regga anche l'accusa di
tentato omicidio. "ll Tribunale - scrivono gli 'ermellini' - ha ritenuto
che l'indagato, quanto meno, si sia chiaramente rappresentato ed abbia
consapevolmente voluto provocare lesioni gravissime, razionalmente ricollegando
tale deduzione non soltanto all'entita' ed alla significativita' della condotta
lesiva direttamente posta in essere ma anche al determinante abbandono al gelo
della donna, seminuda, con imponente emorragia in corso e in stato di
incapacita' di provvedere a se stessa"
Giulia-globalist.it
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