Oggi pomeriggio, in occasione della giornata nazionale contro i licenziamenti, la precarietà e la disoccupazione promossa dall'assemblea nazionale del 21 maggio scorso a Napoli organizzata dai disoccupati Banchi Nuovi di Napoli e dai disoccupati organizzati di Taranto dello Slai Cobas per il sindacato di classe, un corteo combattivo ha attraversato le strade di Palermo fino alla Prefettura per protestare contro governo e padroni che continuano con le loro politiche antiproletarie e antipopolari a scaricare sulle spalle dei lavoratori,precari, disoccupati la crisi da loro stessi prodotta. Dietro lo striscione di apertura con su scritto " TUTTI INSIEME ALZIAMO LA TESTA CONTRO LICENZIAMENTI PRECARIETA' DISOCCUPAZIONE" hanno sfilato con altrettanti striscioni e cartelli le lavoratrici e i lavoratori precari delle cooperative sociali già da metà giugno senza lavoro visto cha ad oggi non è stato rinnovato dalla Provinca il bando di appalto per la fornitura del servizio di assistenza ai disabili nelle scuole ".vogliamo un lavoro stabile e sicuro tutto l'anno, basta mezzi lavori a mezzo salario." le lavoratrici e i lavoratori della scuola attaccati pesantemente dalla scellerate riforma Gelmini e manovra finanziaria del governo ".contro i licenziamenti di massa, il blocco del salario e del contratto, l'allungamento dell'età pensionabile per le donne lavoratrici che il governo ipocritamente vuole far passare come un provvedimento per la loro emancipazione ma che in realtà le colpisce doppiamente nella loro condizione di lavoro e di vita cacciamo via la Gelmini, Tremonti e tutto il governo." il comitato di lotta donne precarie/disoccupate organizzate che con grande forza e determinazione hanno gridato come in una regione che occupa l'ultimo posto per tasso di disoccupazione, e in particolare femminile, non vogliono arrendere ad una vita fatta di lavori ultraprecari, quando si ha la fortuna di trovarli, o a stare rinchiuse a casa, in famiglia come vorrebbe il governo, " .
una famiglia che in diversi casi per noi si trasforma in una vera e propria prigione in cui subiamo anche violenza." ".lottiamo perchè si aprano sbocchi occupazionali per noi disoccupate e per ottenere un salario minimo garantito nell'attesa di un lavoro." I lavoratori e le lavoratrici ex enti locali transitati nello Stato in lotta da anni contro le istituzioni ".non siamo lavoratori di serie B, vogliamo una sede di lavoro stabile e riconosciuti i nostri diritti."una delegazione di studenti del Collettivo in lotta dell'Accademia di belle Arti "il sapere non è un mercanzia, Tremonti Gelmini vi cacceremo via" ".operai studenti precari disoccupati vinceremo organizzati." Durante il corteo è stata espressa forte solidarietà ai disoccupati di Napoli e Taranto che in questi mesi sono stati oggetto in diverse forme di atti repressivi da parte delle forze dell'ordine così come tanti altri lavoratori e operai in lotta in tutto il paese, a tutti i lavoratori licenziati e cassaintegrati, in particolare alla lavoratrice ATM Jessica di Milano che in questi giorni sta protestando contro un ingiusto licenziamento, e verso i lavoratori e lavoratrici migranti super sfruttati e attaccati pesantemente da leggi razziste come il pacchetto sicurezza. All'arrivo in prefettura tutti i manifestanti hanno protestato con forza contro il tentativo della digos di intimidire il corteo con filmati continui e minacce di multe solo perché alcune lavoratrici attraversavano la strada con il megafono passando e ripassando sulle strisce pedonali. Una folta delegazione rappresentante i diversi settori di lavoratori, precarie e studenti presenti ha consegnato al prefetto i volantini di protesta e denuncia chiedendo per le specifiche vertenze e lotte l'apertura urgente di tavoli tecnici.
Slai cobas per il sindacato di classe Palermo
una famiglia che in diversi casi per noi si trasforma in una vera e propria prigione in cui subiamo anche violenza." ".lottiamo perchè si aprano sbocchi occupazionali per noi disoccupate e per ottenere un salario minimo garantito nell'attesa di un lavoro." I lavoratori e le lavoratrici ex enti locali transitati nello Stato in lotta da anni contro le istituzioni ".non siamo lavoratori di serie B, vogliamo una sede di lavoro stabile e riconosciuti i nostri diritti."una delegazione di studenti del Collettivo in lotta dell'Accademia di belle Arti "il sapere non è un mercanzia, Tremonti Gelmini vi cacceremo via" ".operai studenti precari disoccupati vinceremo organizzati." Durante il corteo è stata espressa forte solidarietà ai disoccupati di Napoli e Taranto che in questi mesi sono stati oggetto in diverse forme di atti repressivi da parte delle forze dell'ordine così come tanti altri lavoratori e operai in lotta in tutto il paese, a tutti i lavoratori licenziati e cassaintegrati, in particolare alla lavoratrice ATM Jessica di Milano che in questi giorni sta protestando contro un ingiusto licenziamento, e verso i lavoratori e lavoratrici migranti super sfruttati e attaccati pesantemente da leggi razziste come il pacchetto sicurezza. All'arrivo in prefettura tutti i manifestanti hanno protestato con forza contro il tentativo della digos di intimidire il corteo con filmati continui e minacce di multe solo perché alcune lavoratrici attraversavano la strada con il megafono passando e ripassando sulle strisce pedonali. Una folta delegazione rappresentante i diversi settori di lavoratori, precarie e studenti presenti ha consegnato al prefetto i volantini di protesta e denuncia chiedendo per le specifiche vertenze e lotte l'apertura urgente di tavoli tecnici.
Slai cobas per il sindacato di classe Palermo
Nessun commento:
Posta un commento