Al fianco di Joy
L’8 giugno a Milano si terrà un presidio di solidarietà e sostegno a Joy, con la partecipazione di delegazioni da Palermo, L'Aquila, Mantova.
Joy, una giovane donna immigrata, ha denunciato il tentativo di stupro all’interno del CIE di via Corelli. L’8 giugno si terrà l’incidente probatorio presso il tribunale di Milano.
Come femministe, lavoratrici, donne saremo in presidio davanti al tribunale alle ore 15:00 per sostenere con forza la denuncia di Joy e di tutte le donne vittime di violenza
La giornata di lotta proseguirà alle ore 21:00 con lo spettacolo teatrale di e con Attrice Contro “Madama Cie”, presso Villa Pallavicini, via Meucci 3 MM2 Crescenzago – Milano.
A Taranto, in concomitanza, si terrà un presidio davanti al Tribunale.
Iniziative di controinformazione a Perugia, Palermo, Bologna, Ravenna , Mantova, Pisa, Roma e altre città.
Con questa mobilitazione non vogliamo solo esprimere solidarietà e denuncia generale e generica, ma un presidio di lotta , per la liberazione di Joy, la condanna dell' ispettore.
Di seguito il volantino e le prime adesioni all'appello:
JOY LIBERA - VITTORIO ADDESSO CONDANNATO
Martedì 8 giugno ore 15.00: PRESIDIO davanti al Tribunale di Milano
(corso di Porta Vittoria)
in occasione dell’incidente probatorio per il tentato stupro di Joy
(corso di Porta Vittoria)
in occasione dell’incidente probatorio per il tentato stupro di Joy
Joy è una giovane migrante nigeriana, vittima di tratta.
Ha avuto il coraggio di fuggire dai suoi sfruttatori, per questo le hanno ucciso padre, fratello e sorella in Nigeria.
Per questo l’hanno rinchiusa nel Centro di Identificazione ed Espulsione di Milano.
E lì sono iniziate le molestie sessuali da parte dell’ispettore-capo del C.I.E., Vittorio Addesso.
Ma il rifiuto di una donna non conta, soprattutto se è immigrata e lui è un poliziotto. Così Vittorio Addesso l’aggredisce e tenta di stuprarla. Joy si ribella al tentativo di stupro, aiutata da Hellen, la sua compagna di reclusione.
Joy si ribella alle condizioni inumane e degradanti del c.i.e. e partecipa alla rivolta di via Corelli contro il pacchetto sicurezza, che estende il limite di detenzione nei C.I.E. a 6 mesi.
Con Hellen e altre donne nigeriane viene ammanettata, portata in una stanza senza telecamere, fatta inginocchiare e picchiata selvaggiamente.
Al processo contro i rivoltosi urlerà le violenze subite e verrà denunciata con Hellen per calunnia. Sconterà 6 mesi di carcere per la rivolta e sarà ricondotta in un C.I.E.
Ma denuncerà alla procura di Milano il tentativo di stupro da parte dell’ispettore.
Ha avuto il coraggio di fuggire dai suoi sfruttatori, per questo le hanno ucciso padre, fratello e sorella in Nigeria.
Per questo l’hanno rinchiusa nel Centro di Identificazione ed Espulsione di Milano.
E lì sono iniziate le molestie sessuali da parte dell’ispettore-capo del C.I.E., Vittorio Addesso.
Ma il rifiuto di una donna non conta, soprattutto se è immigrata e lui è un poliziotto. Così Vittorio Addesso l’aggredisce e tenta di stuprarla. Joy si ribella al tentativo di stupro, aiutata da Hellen, la sua compagna di reclusione.
Joy si ribella alle condizioni inumane e degradanti del c.i.e. e partecipa alla rivolta di via Corelli contro il pacchetto sicurezza, che estende il limite di detenzione nei C.I.E. a 6 mesi.
Con Hellen e altre donne nigeriane viene ammanettata, portata in una stanza senza telecamere, fatta inginocchiare e picchiata selvaggiamente.
Al processo contro i rivoltosi urlerà le violenze subite e verrà denunciata con Hellen per calunnia. Sconterà 6 mesi di carcere per la rivolta e sarà ricondotta in un C.I.E.
Ma denuncerà alla procura di Milano il tentativo di stupro da parte dell’ispettore.
Joy non può restare nei C.I.E., ne ha denunciato violenze, abusi e torture
Joy non può tornare in Nigeria, subirebbe la rappresaglia dei suoi sfruttatori
Joy ha diritto a un permesso di soggiorno
Joy non può tornare in Nigeria, subirebbe la rappresaglia dei suoi sfruttatori
Joy ha diritto a un permesso di soggiorno
VOGLIAMO:
IL PROCESSO PER IL TENTATO STUPRO E LA CONDANNA DELL'ISPETTORE
LIBERTA', PERMESSO DI SOGGIORNO PER JOY E LE ALTRE
CHIUSURA DEI LAGER / CIE
SOSTENIAMO CON FORZA LA DENUNCIA DELLE VIOLENZE SUBITE DALLE DONNE MIGRANTI!
CONTRASTIAMO SUL CAMPO QUESTO STATO DI POLIZIA, RAZZISTA E SESSISTA!
NO AL PACCHETTO “SICUREZZA” DEL GOVERNO!
IL PROCESSO PER IL TENTATO STUPRO E LA CONDANNA DELL'ISPETTORE
LIBERTA', PERMESSO DI SOGGIORNO PER JOY E LE ALTRE
CHIUSURA DEI LAGER / CIE
SOSTENIAMO CON FORZA LA DENUNCIA DELLE VIOLENZE SUBITE DALLE DONNE MIGRANTI!
CONTRASTIAMO SUL CAMPO QUESTO STATO DI POLIZIA, RAZZISTA E SESSISTA!
NO AL PACCHETTO “SICUREZZA” DEL GOVERNO!
alle ore 21.00 in Villa Pallavicini (via Meucci 3, MM2 Cresenzago), Bìt Scenika & COMPAGNIA TEATRALE INDIPENDENTE AttriceContro presentano:
“MADAMA CIE” di Alessandra Magrini
movimento femminista proletario rivoluzionario
mfpr@libero.it
Hanno sinora aderito all'appello:
- Rosaria Pepe
- Barbara Maffione
- Marianna Panico
- Maria Grazia Negrini
- Pia Covre che parteciperà al presidio in rappresentanza del CDCP Onlus
- Ferdinando Ferraiolo
- diverse lavoratrici della scuola, Poste, sanità
- Disoccupate Organizzate e lavoratrici dello slai cobas per il sindacato di classe di Taranto
- Attricecontro, che parteciperà al presidio e si è resa disponibile con il suo spettacolo "Madama Cie"
- Layla Buzzi
- "Comitato di lotta donne precarie e disoccupate organizzate" Palermo
- collettivo sommosse Perugia
- cobas scuola Terni
- Enrico Brunelli
- Isabella Tomassi
- Paolo Arduini
- Lorenza Ludovico
- Barbara Biglia
- Ilenia Argento
- Coordinamento scuola Mantova
- Lavoratrici della scuola e precarie delle cooperative sociali organizzate nello Slai Cobas per il sindacato di classe Palermo
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