17/10/10

Vogliamo vivere non solo sopravvivere!

Vogliamo vivere non solo sopravvivere!

Noi donne stiamo pagando un prezzo altissimo in questa guerra
non dichiarata.
E sono armi, sono vere armi quelle che sparano, che stringono, che rompono.
Sono sempre in mano agli uomini.
Come quelle bellissime Donnevive, ammazzate per aver voluto difendere un corpo, di bambina, di ragazza, di donna, della figlia, lo stesso corpo. Che svelano col loro sangue, la realtà di questa società violenta manovrata da uominiporci.
Ci mostrano la negazione della vita, della nostra vita e di tutte quelle costrette a tacere come nelle peggiori dittature.

L'omertà non è solo quella per la camorra che uccide Teresa,
è anche il silenzio delle donne, delle ragazze, per la buona reputazione della famiglia, quello che uccide Sarah,
è una donna lasciata sola di fronte a un marito violento,
a nord, a sud.
E' il silenzio e la strumentalizzazione dei media, conniventi e sciacalli.

Il femminicidio è la nostra quotidianità, ha le sue radici nella famiglia, nucleo sociale primario, protetto e fiananziato dallo stato.
Quindi è solo con l’autodeterminazione, il lavoro, la lotta, la ribellione, la solidarietà che possiamo uscire da tutto questo sistema.

Trasformiamo il dolore in rabbia e la rabbia in lotta!

Rifiutiamo la logica del ricatto e della paura, riprendiamoci le nostre vite… insieme!

Per questo stiamo pensando di proporre alle altre realtà di donne e lesbiche, di organizzare a Taranto una manifestazione, a novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne!

Bella chi si ribella!


Femministe e lesbiche dell’Appennino

maragridaforte@inventati.org


Roma, 16 ottobre 2010


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