Restano per il momento in carcere, a San Vittore, i cinque ragazzi
arrestati durante la May Day NoExpo. Heidi, Anita, Jacopo (tutti
provenienti da Milano e provincia), e altri due ragazzi provenienti dal
Piemonte e dal Lodigiano (di cui è stato per il momento impossibile
conoscere i nomi) sono accusati di resistenza aggravata a pubblico
ufficiale, mentre la procura milanese ha annunciato l’apertura di un
fascicolo d’indagine contro ignoti per devastazione e saccheggio.
Nella
mattinata di oggi la polizia ha inoltre fermato sei compagni francesi a
Genova, cinque ragazzi e una ragazza, accusati di imbrattamenti e
resistenza al fermo. Cinque di questi fermi sono stati tramutati in
arresto e i compagni trasferiti nelle carceri di Marassi e San Vittore.
Sempre
ieri sera, a Milano, sedici compagni greci sono stati fermati dalla
polizia mentre si trovavano in un bar in zona via Washington e condotti
in questura, dove sono stati denunciati per resistenza aggravata al solo
scopo, a quanto pare, di effettuare su tutti loro un prelievo del DNA. I
compagni si sono naturalmente rifiutati di prestarsi a questa
provocazione, e sono stati quindi obbligati con minacce e violenze
fisiche. Sono stati rilasciati nella notte e hanno lasciato l’Italia in
mattinata.
Perquisizioni poliziesche sono state effettuate,
inoltre, anche in alcune abitazioni di Napoli, dove abitano nove
compagni che erano stati fermati e perquisiti sui bus provenienti da
Milano nella notte tra venerdì e sabato. Ad uno di loro é stato
contestato il possesso di una fionda in casa ed é stato quindi
denunciato per possesso di oggetti pericolosi.
Sono tornati,
invece, tutti in Germania gli otto compagni fermati a Milano a vario
titolo nei tre giorni precedenti la May Day. Per solo uno di loro era
scattato l’arresto ma, non sussistendo reali elementi a suo carico, il
compagno ha lasciato San Vittore nella giornata di ieri.
La
giornata di lotta del primo maggio NoExpo non é stata evidentemente
digerita dalle forze dell’ordine, che tentano maldestramente di
intimorire chi si ritiene legato ai movimenti italiani ed europei e alla
costruzione di una visione politica differente da quella dominante,
anche con l’utilizzo di forme d’indagine finora mai usate in Italia per
scopi politici, come il prelievo del DNA (pratica già all’opera in altri
paesi, tra cui Francia e Germania).
Inutile dire che
nulla di tutto questo servirà ad intimorirci e che tutta la nostra
solidarietà va ai cinque arrestati della May Day.
A Milano c’eravamo tutt*!
Tutt* liber*!
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