Tutta la nostra solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori
in lotta al S. Raffaele.
Le lavoratrici del Movimento Femminista Proletario
Rivoluzionario
__________________________________
2 lavoratrici sul tetto del S. Raffaele
Questo volantino, che informa sulla lotta delle lavoratrici
e dei lavoratori dell'ospedale San Raffaele, vuole essere un atto di solidarietà
nei loro confronti. Lo firmano donne, preoccupate anche dal fatto che l'80 per
cento dei dipendenti a rischio è di sesso femminile.
I FATTI
Prima di esporre brevemente i fatti, si ricorda che: il San
Raffaele riceve dalla Regione Lombardia finanziamenti che sfiorano i 400
milioni all'anno e rappresentano oltre il 90 per cento delle sue
entrate; la gestione dell'ospedale da parte di Don Verzè, si
è rivelata fallimentare e truffaldina.
Quindi ancora una volta molti soldi pubblici per interessi
privati, spesso tutt'altro che puliti.
Della vicenda del San Raffaele si cerca oggi di far pagare
il prezzo a lavoratrici e lavoratori. La nuova proprietà dell'ospedale, padron
Rotelli il 31 ottobre ha avviato le procedure per 244 licenziamenti su 3014 dipendenti.
A questo numero vanno aggiunti i contratti a tempo determinato e
le dimissioni volontarie, per altri 180 posti di lavoro che
si sono persi in pochi mesi.
Oltre ai licenziamenti si prepara il passaggio del contratto
del personale dalla sanità pubblica a quella privata, con il conseguente
peggioramento delle condizioni lavorative e retributive. Per esempio, il primo
mese di congedo parentale non verrebbe più retribuito al 100 per cento.
Questo disegno, che porterebbe anche al peggioramento dell'assistenza
sanitaria di qualità, incontra una resistenza straordinaria: un presidio permanente
anche notturno, iniziative verso i pazienti e la cittadinanza, volantinaggi,
blocchi di strade, cortei, fino alla protesta sul tetto.
Le donne hanno un ruolo da protagoniste, anche se talvolta
hanno dovuto affrontare discussioni in famiglia. E non hanno solo difeso il
proprio posto e le condizioni di lavoro, ma hanno reagito agli atteggiamenti
maschilisti della direzione adesso oggetto di querela da parte di una lavoratrice
offesa.
LA RICHIESTA
La loro vertenza non può restare isolata perché è una lotta
per il lavoro, per la dignità di donne e di uomini, per una sanità di qualità
per tutti/e oggi messa in discussione anche dai provvedimenti governativi.
Alle donne e a coloro che hanno a cuore le sorti del lavoro
e dello Stato sociale, si chiede di rendere il più possibile note le ragioni
della lottadelle/dei dipendenti del San Raffaele.
Anita, Danila, Donatella, Emanuela, Lidia, Maria Grazia,
Maria Pia, Nadia,Nicoletta, Rosa e altre
Nessun commento:
Posta un commento