La compagna, purtroppo morta nel
2008, parla nell'intervista proprio della condizione generale di oppressione,
feudale, capitalista, imperialista, patriarcale, che le ragazze e le donne
vivono nelle città; ma nello stesso tempo del ruolo delle donne nella guerra
popolare.
_________________________________________________________
Da una intervista con la compagna
Janaki (Anuradha Gandhy) nell’edizione del marzo 2001 di Poru Mahila, l'organo
della Krantikari Adivasi Mahila Sanghatan, DandaKaranya.
[Anuradha Gandhy, un membro di
spicco del Partito Comunista dell'India (Maoista), era al tempo stesso
intellettuale e attivista che ha scritto sul movimento delle donne
rivoluzionarie in India, movimento da lei organizzato, ha sviluppato la teoria
sul rapporto tra movimento delle donne e il movimento dei dalit nel contesto
della più complessiva lotta rivoluzionaria, e ha dato molti altri contributi
significativi. La sua vita è stata stroncata da una morte prematura a causa di
una malattia nel 2008. Ma il suo spirito e le sue parole continuano a guidare
l’attuale movimento rivoluzionario].
Po. Ma: Compagna Janaki, vuoi per
prima cosa spiegarci l'oppressione che subiscono le donne di città?
Com. J: Anche se tutte le donne
in India subiscono l'oppressione feudale, capitalista, imperialista e
patriarcale, ciò avviene in varie forme in diverse aree, urbane e rurali. Le
donne della classe operaia e le donne della classe media nelle aree urbane
hanno alcuni problemi specifici.
In primo luogo, se guardiamo ai
problemi all'interno della famiglia, anche nelle aree urbane le donne sono
oppresse dalla cultura feudale.
Nonostante l'oppressione di
questa cultura possa essere meno grave, la maggior parte delle ragazze giovani
e le donne non hanno il diritto di prendere decisioni importanti per quanto
riguarda la loro vita in famiglia. Le ragazze non sposate sono sotto pressione
per sposare un uomo della stessa casta e religione in base alle decisioni della
famiglia. Se una ragazza decide di sposare un uomo di sua scelta di un'altra
casta o religione, sarà sottoposta ad un sacco di pressione. Dovrà affrontare
la dura opposizione della famiglia. Anche se una donna vuole lavorare fuori
casa dovrà ottenere il permesso di suo padre, fratello o marito. Persone di
alcune caste e religioni (ad esempio i musulmani e Kshatriyas) non vedono con
favore che la loro donna faccia questo tipo di lavoro. Così diventa inevitabile
per le donne combattere anche per l'indipendenza economica.
Inoltre poiché i valori capitalistici
si sono ampiamente diffusi anche le relazioni uomo-donna sono diventati
commercializzati e le donne si trovano ad affrontare gravi problemi. La dote e
gli altri oggetti che si devono dare alla famiglia degli sposi prima e dopo il
matrimonio sono diventati un grosso problema per i genitori che hanno dato alla
luce ragazze. In aggiunta a questo, era diventato comune a tutte le comunità il
fatto di molestare le donne per la dote sia fisicamente che mentalmente. Quando
la vita della moglie può essere misurata in denaro e oro ucciderla per questi
non è molto difficile. Questa situazione terribile la si può trovare in molte
famiglie nelle aree urbane, oggigiorno. Specialmente negli ultimi 25-30 anni
l'India può essere divenuta l'unico paese al mondo in cui il nuovo crimine
dell’uccisione delle spose bruciandole per la dote è diventato di moda.
Una cosa che dobbiamo osservare è
che una parte di donne appartenenti alla classe operaia e alle classi medie non
ha l'opportunità di uscire e ottenere un posto di lavoro. Tutto il loro tempo è
speso nel lavoro di casa e lavorare per la famiglia. Come risultato, esse
dipendono dagli altri per la loro vita. Socialmente esse dipendono dai loro
mariti. Ecco perché non provano a fare qualcosa in maniera indipendente. Ci
sono così tante restrizioni su di loro che impediscono di avventurarsi fuori
anche della soglia di casa. E se guardiamo alle donne che si prendono cura
degli studi dei loro figli, si vede che è quasi come una macchina. Tutto il suo
lavoro ruota attorno al marito, agli studi dei bambini e mandarli a lezione
privata.
Le condizioni della classe
operaia nelle aree urbane sono pietose. Il motivo principale è la gravità del
problema di non avere un posto dove stare. Così i poveri sono costretti a
mettere su casa illegalmente in luoghi aperti. Molti di loro costruiscono una
capanna sui lati delle strade, dei binari ferroviari e delle fogne (anche sopra
le fogne). Nei vicoli stretti e ai lati delle strade centinaia di famiglie
vivono con la costruzione di baracche. Non c'è nemmeno un centimetro di spazio
per costruire un bagno o un luogo che può essere definito una veranda.
Mentre le città si espandono le
baraccopoli continuano ad aumentare ai lati delle strade, sui luoghi rocciosi e
sulle piccole colline all'interno della città. Non hanno servizi igienici e
impianti idrici. Sovraffollamento, ambiente inquinato e mancanza di servizi di
base - le donne fanno il loro lavoro affrontando tutti questi problemi. La
lotta per l'acqua è una vista comune. In tuguri come questi i prepotenti e le
loro molestie sono un altro problema che devono affrontare. Ma soprattutto il
problema più grande è la demolizione di questi tuguri da parte delle autorità
municipali e del governo con la scusa che sono illegali. Di solito tocca alle
donne a opporsi a queste demolizioni. Perché quando gli ufficiali vengono di
giorno con la polizia e i bulldozer sono di solito le donne e i bambini che
sono a casa. Il sistema capitalista non riconosce il diritto di avere una casa
come un diritto fondamentale.
Le donne nelle aree urbane hanno
molte opportunità per uscire di casa e lavorare. Ottengono posti di lavoro in
fabbriche, uffici, scuole, ospedali e negozi. Ma in molti posti di lavoro non
sono pagate allo stesso modo degli uomini. Oppure gli stipendi sono così bassi
che non possono mantenere una famiglia. Molte donne operaie lavorano nel
settore delle costruzioni con gli appaltatori. Molte donne lavorano come
cameriere. Tutti questi lavori rientrano nel settore non organizzato. Questi
non hanno alcuna garanzia di lavoro o di stipendio.
In cima a tutto questo esse
devono fronteggiare le vessazioni da parte degli appaltatori e degli uomini per
i quali lavorano. Ciò avviene in molte forme. Non solo le donne della classe
operaia, ma anche le donne istruite della classe media si trovano ad affrontare
tali intimidazioni. Le donne sono molestate con tali tattiche di pressione come
le minacce di licenziamento, non dare loro lavoro, trasferimento, con
annotazioni negative sui loro registri, ecc. Pochissime donne sono in grado di
condividere queste cose con gli altri.
Oggi nelle grandi città le
industrie elettroniche degli imperialisti si sono imposte su larga scala. Le
ragazze sono impiegate in molte di esse. Ma i problemi di maggior lavoro, meno
salari e il divieto di organizzazione sono presenti in questi settori. Perciò
esse devono lottare anche per il diritto fondamentale di formare sindacati.
In passato alcuni settori come la
produzione di beedi [piccole sigarette] e incenso era diffusa tra le famiglie.
Ora anche molte nuove aziende danno la maggior parte del lavoro da fare a casa.
Le casalinghe povere che occupano questi posti di lavoro pensano di poter
guadagnare un po’ pur essendo a casa. C'è molto sfruttamento in questo lavoro.
Anche se lavorano tutto il giorno con l'aiuto dei loro familiari è difficile
per loro guadagnare perfino 20 rupie. La forza lavoro delle donne povere è
pagata molto meno. Voglio dire che sono molto sfruttate.
Infine, un altro punto è che
l'influenza della cultura imperialista è molto grande sulle donne urbane. Non
solo sono influenzate dal consumismo, ma ne sono anche vittime. Questo aumenta
di giorno in giorno. Invece dei valori umani si dà più importanza alla bellezza
e ai prodotti di bellezza. La conseguenza è che vi è un ambiente di insicurezza
a causa di atrocità e molestie nelle aree urbane. Le giovani donne si trovano
ad affrontare un sentimento di insicurezza ad uscire di casa. Nella vita urbana
le donne stanno soffrendo di molti problemi di questo tipo. Ma ci sono poche
organizzazioni che lottano contro di essi al momento.
Po.Ma: Raccontaci delle varie
tendenze del movimento delle donne.
Com.J: intorno agli anni ‘80 ci
fu uno scoppio spontaneo del movimento delle donne in molte parti del paese, in
particolare nelle città. Questo movimento era l'indicazione della crescente
consapevolezza democratica e contro la coscienza patriarcale tra le donne. Dopo
il movimento Naxalbari diede un duro colpo al sistema semi feudale e semi
coloniale dell’India, ci fu uno scoppio dei movimenti della classe operaia e
dei movimenti studenteschi e ci fu l'Emergenza e le crisi sociali, economiche e
politiche delle classi dominanti - i movimenti delle donne sono nati su questo
sfondo.
Anche a livello internazionale
c'era l'influenza dei movimenti degli studenti e delle donne. Per lo più gli
studenti, le donne della classe media e le professioniste hanno partecipato
attivamente a questi movimenti. Al di fuori di questi movimenti spontanei sono
nati anche molte piccole e grandi organizzazioni democratiche di donne. Ma
negli ultimi 20 anni ci sono stati molti cambiamenti nel movimento delle donne,
nel loro carattere politico e in queste organizzazioni. In seguito il movimento
di liberazione delle donne dipendente dalle donne della classe media urbana si
è diviso in varie correnti politiche e ideologiche. Nei movimenti per le
nazionalità, in particolare nella lotta del Kashmir per l’autodeterminazione la
partecipazione attiva delle donne è aumentata notevolmente. Le donne stanno
giocando un ruolo di primo piano nel denunciare le atrocità inumane della
polizia e dell'esercito.
Sotto la guida del partito il
movimento rivoluzionario delle donne si è sviluppato anche nelle zone rurali,
soprattutto nel Dandakaranya e Nord Telengana. Perfino il BJP e RSS hanno
riconosciuto la forza delle donne e stanno prestando attenzione alla diffusione
di valori sociali decadenti e politica corrotta tra di esse.
Molte donne che hanno
spontaneamente partecipato ai movimenti contro le uccisioni per la dote, la
sati [la pratica di bruciare le vedove insieme ai mariti] e le molestie che
attirano l'attenzione della nazione verso tali problemi si erano ritirate dal
movimento. Ma molte di loro si sono fatte un nome come ricercatrici e ideologhe
sulle questioni femminili sia in India che all'estero. Molte di esse hanno
fondato organizzazioni di volontariato (ONG). Ottengono fondi da parte delle
agenzie internazionali per gli studi sulle donne e l'emancipazione delle donne.
Ma hanno un punto di vista
femminista e una ideologia femminista. Ora sono diventate propagandiste a
favore del femminismo, dicendo che dato che il patriarcato è il problema
principale delle donne, dobbiamo lottare solo contro il patriarcato. Ma il
patriarcato ha le sue radici nella società di classe. In tutte le società esso
viene perpetuato dalle classi sfruttatrici, vale a dire dal feudalesimo, dal
capitalismo e dall'imperialismo. Così combattere il patriarcato significa
lottare contro queste classi sfruttatrici. Ma le femministe questo non lo
riconoscono. Esse credono che la condizione della donna in questa società può
essere cambiata politicamente facendo pressioni sui governi e solo con la
propaganda. In realtà questa corrente femminista oggi rappresenta la
prospettiva di classe e gli interessi di classe della borghesia e delle donne
alto borghesi del paese.
Le organizzazioni delle donne dei
partiti revisionisti come PCI, PCM e Liberation stanno lavorando attivamente in
alcune città. Guidano movimenti su temi sociali e politici delle donne. Insieme
alle questioni di oppressione delle donne si occupano anche di fare cortei e
dharnas processioni religiose] su problemi come l'aumento dei prezzi, ecc. Sono
diversi dalla corrente femminista, perché non danno importanza solo alle lotte
contro il patriarcato. Ma sono anche organizzazioni completamente riformiste.
A causa della loro politica
revisionista non collegano la liberazione delle donne con la rivoluzione e
stanno lavorando con la convinzione che cambiando i governi saranno in grado di
migliorare le proprie condizioni all'interno di questo quadro sociale
esistente. Per esempio, negli ultimi 2-3 anni hanno concentrato tutte le loro
attività nel conquistare il diritto al 33 per cento dei posti per le donne in
parlamento. In realtà la gente comune ha perso da lungo tempo la fiducia nel
sistema parlamentare corrotto. E' stato inoltre dimostrato che chiunque venga
eletto al parlamento servirà sempre le classi dominanti sfruttatrici e non
lavora per i diritti delle donne o quelli dei poveri.
Ci sono alcune organizzazioni
nelle aree urbane che si stanno adoperando attivamente basandosi sull'analisi
marxista, che vedono le radici dello sfruttamento e dell'oppressione della
donna nella società di classe, riconoscendo il legame tra la liberazione delle
donne e la rivoluzione sociale. Da circa un decennio lavorano tra la classe
operaia, gli studenti e le donne impiegate. In particolare stanno lavorando
molto bene in Andhra Pradesh e Karnataka. Non solo dirigono i movimenti contro
l'oppressione delle donne e altri problemi, ma fanno anche propaganda su vasta
scala tra le donne sui loro diritti e lo sfruttamento e l'oppressione perpetuata
su di esse.
Un fenomeno allarmante per i
movimenti democratici e rivoluzionari delle donne è la notizia che le forze
dell'Hindutva [organizzazioni fasciste] stanno lavorando anche tra le donne.
Cercano di ripristinare vecchi valori feudali in nome dell'opposizione alla
cultura occidentale. In nome della tradizione indù e Bharat Mata [Madre India]
stanno sopprimendo la crescente consapevolezza delle donne. Non solo, stanno
portando tra di esse la propaganda feroce contro le minoranze religiose. Le
stanno anche addestrando militarmente in nome di Nari Shakthi.
In breve, il movimento delle
donne si divide in varie correnti ideologiche in tutto il paese. Dobbiamo
studiare e costruire un forte movimento delle donne, combattendo contro le
tendenze ideologiche sbagliate.
Po.Ma: Ma le persone che ne sono
al di fuori quanto conoscono il movimento delle donne rivoluzionarie? Qual è il
suo impatto?
Com.J: il movimento delle donne
adivasi emergente nel Dandakaranya nell'ultimo decennio ha un sacco di rilievo
nella storia del movimento femminile contemporaneo in India. Il vigore e
l'iniziativa delle donne del Kashmir è maggiore che in altre parti del paese.
Migliaia di donne stanno scendendo nelle strade per opporsi alla crudele
repressione dell'esercito e tutti i tipi di atrocità. Dopo l'attivismo politico
delle donne del Kashmir sono le donne adivasi contadine del Dandakaranya che
stanno giocando un ruolo attivo socialmente e politicamente. Sono organizzate
su larga scala in numerosi villaggi. Esse si oppongono alle antiche tradizioni
patriarcali all'interno della società Adivasi Gond.
Esse partecipano alla lotta
armata contro il governo sfrutatore e il suo esercito e nelle campagne
politiche. Questa è una grande vittoria del Krantikari Adivasi Mahila
Sanghatan.
Ma è molto triste che molto poco
di tutto questo è disponibile al di fuori sull'estensione del Kams e sulle sue
attività. I membri e i simpatizzanti del PCI(ML) (Guerra Popolare) in altri
stati sanno poco. Il partito ha fatto alcuni sforzi per questo. Il documento
scritto per il seminario di Patna (è stato pubblicato in Telugu e hindi), il
libro sulle donne martiri e alcuni racconti e brevi storie hanno aiutato nella
diffusione di esso. Ma l'informazione su questo rivoluzionario movimento delle
donne non sta andando avanti regolarmente. Anche la vostra rivista 'Poru
Mahila' è vista al di fuori molto raramente. E' necessario pianificare la sua distribuzione
anche al di fuori delle aree del movimento.
Tuttavia anche se ottengono poche
informazioni, quelli appartenenti alle organizzazioni democratiche e
rivoluzionarie sono molto entusiaste al riguardo. Esse sono sempre influenzate
dalla determinazione e dal coraggio dimostrato da parte delle donne adivasi.
L'ampia propaganda diffusa circa il Kams e le sue attività è molto necessaria.
Attraverso essa possiamo dare una giusta risposta alla brutta propaganda
governativa sull'approccio dei partiti rivoluzionari nei confronti della
questione femminile.
Po.Ma: Raccontaci la tua
esperienza nel DK.
Com. J: Prima di venire nel DK ho
letto articoli e relazioni sul movimento delle donne. Ma non pensavo che fosse
così diffuso. Ecco perché sono stata molto felice di vedere la dimensione di
questo movimento. Devo dirti una cosa. Nelle lezioni insegnate all'università
sulle società tribali si dice che la società Gondi è molto liberale. Ma dopo
aver osservato le popolazioni Muria, Madia e Dorla da vicino ho capito quanto
anche la società tribale fosse patriarcale. Ho capito quanto sia importante
studiare il problema dell'oppressione delle donne in maniera profonda. Anche se
la partecipazione delle donne contadine adivasi nel processo di produzione è
molto alta il patriarcato ha frenato i loro diritti.
Mentre scriveva sul movimento
delle donne durante la guerra per la nuova società democratica in Cina Jack
Beldon, lo scrittore e giornalista americano aveva scritto, 'Il Partito
comunista cinese ha ottenuto la chiave per la vittoria della rivoluzione. Ha
conquistato la parte più oppressa della società cinese '. Quando ho visto il
movimento delle donne in DK queste parole di Beldon mi sono venute subito in
mente. In effetti, dopo la rivoluzione cinese è stato il movimento rivoluzionario
in Dandakaranya che ha dimostrato che dove c'è una guerra di popolo, dove c'è
la lotta armata contro il sistema imperialista, feudale, compradore per la
vittoria della Nuova Rivoluzione Democratica, le donne della classe operaia
partecipano attivamente su larga scala per l'emancipazione di tutta la società,
nonché per la loro emancipazione.
La guerra popolare aveva
frantumato le esitazioni delle donne. Essa ha raddoppiato la loro forza. Ha
mostrato il percorso per la liberazione delle donne. C'è un nesso tra la
società semi feudale, semi coloniale e l'oppressione delle donne. E' stato
dimostrato ancora una volta da questa vittoria del partito nel DK che il
principio marxista che possiamo portare avanti la lotta contro il patriarcato
solo con la lotta per porre fine a questo sistema è corretto.
Ovunque il partito lavora in modo
sistematico, possiamo vedere che la partecipazione delle donne è maggiore in
tutte le attività e movimenti politici. Nel 1998 a causa delle
condizioni di grave carestia nel Sud Bastar molte donne erano emigrate
nell'Andhra Pradesh per il lavoro a giornata. C'erano anche membri del Kams
anche tra di loro. Ma quando abbiamo chiesto loro di venire agli incontri per
l'8 marzo, in un posto in 700 e in un altro in 450 hanno partecipato. Prima di
ciò nei raduni contro le condizioni di carestia avevano partecipato in
migliaia. Quando ero lì le donne venivano reclutate nel PGA su larga scala. In
alcuni luoghi il reclutamento di giovani donne è stato maggiore che per i
giovani.
La cosa che mi ha influenzato di
più è stato il fatto che le mogli dei compagni sposati che erano già nelle
squadre venivano anch'esse reclutate. Molte di loro avevano dato anche i loro
bambini ai loro parenti e sono diventate guerrigliere nell'attuale grande
guerra popolare per cambiare questa società. E ho visto molte compagne
fermamente con la guerra popolare, senza guardare indietro, anche se in pochi
mesi i loro mariti erano morti in scontri con la polizia o in qualche altro
incidente. In rottura con i tradizionali, tristi, ristretti confini della
famiglia ad esse piace di più questa nuova vita anche se è piena di pericoli.
In tal modo la loro vita e la loro esistenza acquista significato. Ho visto
molti compagni addestrarsi e assumersi nuove responsabilità.
Costruire unità Kams in ogni
villaggio, elezione dei loro comitati, elezione dei comitati di zona nelle
conferenze di zona, inviare membri dell'unità nei villaggi per le campagne di
propaganda, partecipare agli scioperi generali e ad altre attività di protesta,
dando loro l'addestramento militare - tutte queste sono vittorie di questo
movimento. Ma quello che ho osservato nella mia esperienza è che, poiché i
membri dell'AC sono impegnati senza sosta in vari tipi di responsabilità e a
causa di un certo tipo di lavoro di routine, il lavoro del Kams viene
trascurato. Dobbiamo pensare a nuovi metodi per coinvolgere le donne anziane
dei villaggi. Le donne e i loro figli si trovano ad affrontare una serie di
problemi di salute. Aumentando la loro comprensione in questa materia e con
particolare attenzione al loro benessere si può aumentare il loro entusiasmo.
Dobbiamo aumentare la loro partecipazione alle riunioni a livello di villaggio.
Molte persone pensano al Kams come un'organizzazione di giovani donne. Ampliare
la loro conoscenza ristretta della società è un'altra sfida per noi.
Vi è anche la necessità di dare
speciale formazione sociale e politica alle donne che sono nelle squadre e nei
plotoni. Dobbiamo pianificare la loro formazione continua delle conoscenze
scientifiche per quanto riguarda i problemi di salute. Anche se ci sono
discussioni su questi argomenti, per mancanza di tempo e a causa dell'essere
immersi in vari lavori, queste vengono posticipate. Siamo in grado di
sbarazzarci della loro inferiorità, dando loro conoscenze scientifiche e
facendo loro assorbire ampiamente il pensiero sociale.
Po.Ma: Qual è il tuo messaggio
alle donne che lavorano nelle squadre e nel Kams in DK?
Com.J: Le nostre compagne adivasi
in DK stanno costruendo una nuova storia oggi. Anche se è la zona più arretrata
del paese, essa è al primo posto nel movimento delle donne in corso nel paese.
Stanno rispondendo alle armi della polizia in modo adeguato combattendo alla
pari con i compagni uomini nella lotta armata per liberare questo paese dalla
morsa crudele dell'imperialismo, del feudalesimo e della borghesia compradora.
Nei villaggi si ribellano per i propri diritti di fronte alle minacce e
pressioni degli anziani del villaggio. Esse stanno indebolendo il patriarcato
nella cultura adivasi Gondi.
Anche se si stanno contrapponendo
a tali grandi nemici e forze, la timidezza e il senso di subordinazione, i cui
i resti sono ancora presenti, sono anch'essi i loro grandi nemici che
ostacolano il loro sviluppo. Il complesso di inferiorità viene fuori da questi.
Le sue radici sono molto profonde. Quello che voglio dire ai miei colleghi del
Kams è che dovrebbero aumentare la loro fiducia in se stessi. Devono combattere
contro i nemici che si trovano dentro di sé. Nei prossimi giorni il Kams dovrà
affrontare molte grandi sfide. La repressione dello Stato è già lì.
Oltre a questo, il governo
cercherà di mantenere la società e la cultura Adivasi nell'arretratezza con
l'aiuto degli anziani del villaggio e attraverso i leader adivasi. Diventerà
necessario per il Kams affrontarli politicamente. Allo stesso modo il Kams deve
tenersi pronto a portare avanti la sua comprensione per quanto riguarda la vera
liberazione della donna intervenendo nel movimento delle donne che sta andando
avanti nella forma di varie correnti nel paese. Per affrontare tutte queste
sfide le nostre compagne dovrebbero raggiungere la maturità politica e
ideologica e avere fiducia in se stessi.
Nessun commento:
Posta un commento