TRASFERIMENTO TRIUMPH: SVELATO IL SEGRETO DI PULCINELLA!
Il 23 maggio scorso l’azienda convoca tutti i dipendenti per annunciare loro che la sede di Trescore B. tra alcuni mesi verrà chiusa e gli uffici trasferiti a Segrate (61km di distanza), motivando questa scelta con alcune ragioni, apparentemente plausibili. L’esigenza di uno spazio adeguato all’ormai esiguo numero di impiegati, la maggior visibilità del marchio (?) e l’avvicinamento allo scalo di Linate(?).
Tutto ciò, seguito dalla rassicurazione della direzione che si impegna di fronte alle maestranze a salvaguardare tutti i posti di lavoro.
Ed infatti, la totalità degli attuali impiegati, considerato anche il momento di estrema crisi occupazionale della bergamasca, decide di organizzarsi per seguire l’azienda, nonostante le difficoltà che oggettivamente conseguiranno, dalla distanza tra il loro domicilio e i nuovi
uffici.
Il 19 giugno, nel corso di una nuova assemblea lampo i dipendenti vengono informati dell’avanzamento dei lavori della nuova sede e, tra l’annuncio di un prolungamento dell’orario di lavoro e la riconferma della disponibilità della direzione al “dialogo” con chi ritenesse di non poter seguire l’azienda presso la nuova sede, si ha l’impressione che lo scopo dell’incontro sia,
contrariamente a quanto dichiarato, quello di amplificare l’incertezza.
A quel punto, il nostro sindacato interpellato da alcune dipendenti, invia alla direzione una lettera con la quale richiede un incontro interlocutorio urgente per discutere di come l’azienda intende tutelare concretamente i dipendenti in vista del futuro spostamento. Inaspettatamente, questa
legittima richiesta ha l’effetto, di rivelare immediatamente, a chi avesse ancora dei dubbi, qual è il vero obbiettivo del trasferimento, difatti, ieri (25/06) immediatamente dopo il ricevimento della nostra lettera, la direzione del personale, con una mossa subdola, convoca in rapida
successione le dipendenti con figli, che evidentemente ritiene quelle più fragili ed in difficoltà, offrendo loro una magra buonuscita in cambio delle dimissioni.
Ecco quindi svelato il segreto di Pulcinella, dietro alle belle parole, alla disponibilità e alle finte rassicurazioni c’è la volontà di liberarsi in maniera il più possibile a buon mercato dei “vecchi” dipendenti, da tempo considerati più un peso che una risorsa, da chi probabilmente si auspica di
sostituirli completamente e al più presto con giovani precari, disposti a tutto, perché perennemente sotto ricatto.
Ma la totalità delle dipendenti convocate dà a tutti una grande lezione di dignità e malgrado la sorpresa e i comprensibili timori, respinge al mittente la "generosa" offerta e, nonostante i prevedibili sacrifici futuri, sceglie il lavoro.
DENUNCIAMO IL COMPORTAMENTO INQUALIFICABILE DELLA DIREZIONE TRIUMPH
RICORDANDO CHE L’AZIENDA SI È IMPEGNATA DI FRONTE A TUTTI I DIPENDENTI A
MANTENERE INALTERATO (ANZI AD INCREMENTARE) IL NUMERO DEGLI OCCUPATI E
RIBADIAMO LA RICHIESTA DI INCONTRO COME DA NOSTRA LETTERA.
IL POSTO DI LAVORO NON SI SVENDE!
Il 23 maggio scorso l’azienda convoca tutti i dipendenti per annunciare loro che la sede di Trescore B. tra alcuni mesi verrà chiusa e gli uffici trasferiti a Segrate (61km di distanza), motivando questa scelta con alcune ragioni, apparentemente plausibili. L’esigenza di uno spazio adeguato all’ormai esiguo numero di impiegati, la maggior visibilità del marchio (?) e l’avvicinamento allo scalo di Linate(?).
Tutto ciò, seguito dalla rassicurazione della direzione che si impegna di fronte alle maestranze a salvaguardare tutti i posti di lavoro.
Ed infatti, la totalità degli attuali impiegati, considerato anche il momento di estrema crisi occupazionale della bergamasca, decide di organizzarsi per seguire l’azienda, nonostante le difficoltà che oggettivamente conseguiranno, dalla distanza tra il loro domicilio e i nuovi
uffici.
Il 19 giugno, nel corso di una nuova assemblea lampo i dipendenti vengono informati dell’avanzamento dei lavori della nuova sede e, tra l’annuncio di un prolungamento dell’orario di lavoro e la riconferma della disponibilità della direzione al “dialogo” con chi ritenesse di non poter seguire l’azienda presso la nuova sede, si ha l’impressione che lo scopo dell’incontro sia,
contrariamente a quanto dichiarato, quello di amplificare l’incertezza.
A quel punto, il nostro sindacato interpellato da alcune dipendenti, invia alla direzione una lettera con la quale richiede un incontro interlocutorio urgente per discutere di come l’azienda intende tutelare concretamente i dipendenti in vista del futuro spostamento. Inaspettatamente, questa
legittima richiesta ha l’effetto, di rivelare immediatamente, a chi avesse ancora dei dubbi, qual è il vero obbiettivo del trasferimento, difatti, ieri (25/06) immediatamente dopo il ricevimento della nostra lettera, la direzione del personale, con una mossa subdola, convoca in rapida
successione le dipendenti con figli, che evidentemente ritiene quelle più fragili ed in difficoltà, offrendo loro una magra buonuscita in cambio delle dimissioni.
Ecco quindi svelato il segreto di Pulcinella, dietro alle belle parole, alla disponibilità e alle finte rassicurazioni c’è la volontà di liberarsi in maniera il più possibile a buon mercato dei “vecchi” dipendenti, da tempo considerati più un peso che una risorsa, da chi probabilmente si auspica di
sostituirli completamente e al più presto con giovani precari, disposti a tutto, perché perennemente sotto ricatto.
Ma la totalità delle dipendenti convocate dà a tutti una grande lezione di dignità e malgrado la sorpresa e i comprensibili timori, respinge al mittente la "generosa" offerta e, nonostante i prevedibili sacrifici futuri, sceglie il lavoro.
DENUNCIAMO IL COMPORTAMENTO INQUALIFICABILE DELLA DIREZIONE TRIUMPH
RICORDANDO CHE L’AZIENDA SI È IMPEGNATA DI FRONTE A TUTTI I DIPENDENTI A
MANTENERE INALTERATO (ANZI AD INCREMENTARE) IL NUMERO DEGLI OCCUPATI E
RIBADIAMO LA RICHIESTA DI INCONTRO COME DA NOSTRA LETTERA.
IL POSTO DI LAVORO NON SI SVENDE!
Lavoratrici Slai cobas per il sindacato di classe Triumph Bergamo
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