Le lavoratrici e i lavoratori delle pulizie delle scuole statali sono scesi in lotta oggi a Taranto contro i tagli annunciati dalla Gelmini in materia scolastica.
L'iniziativa di lotta promossa dai sindacati confederali, ha visto la partecipazione anche di lavoratrici slai-cobas che si sono adoperate perche non ci fosse solo un presidio formale ma perché la lotta fosse più combattiva e incisiva. con un blocco stradale
Taranto è dentro una grande vertenza nazionale che tocca oltre 25.000 lavoratori e tra di essi tante lavoratrici che vedono il loro lavoro, già precario e sottopagato, messo ora definitivamente a rischio.
Le imprese hanno avviato le procedure di licenziamento dal 30 giugno, ditte che si vedono non pagate né rinnovato il contratto.
Dopo il 30 giugno saranno i dirigenti degli istituti a decidere se vogliono e soprattutto possono mantenere il servizio e garantire le pulizie.
Sappiamo quante difficoltà hanno gli istituti scolastici in materia finanziaria per capire che questo servizio sarà pesantemente tagliato in ore e organici e avremo scuole di serie A e scuole di serie B fatiscenti e non pulite.
In ogni caso i lavoratori delle pulizie in particolare nel sud e a Taranto, non possono accettare ulteriori tagli e disoccupazione.
Si tratta di lavoratrici e lavoratori già ora con un reddito basso garantito da ore di lavoro e ore di cassaintegrazione in deroga, reddito che non si può ulteriormente ridurre, né il lavoro si può perdere in città come Taranto devastate dalla disoccupazione.
I due mesi estivi saranno senza lavoro e senza retribuzione, a settembre vi dovrebbero essere gare provvisorie a 3 mesi e poi la Consip farà un piano di fattibilità.
Un quadro che non si può accettare e che bisogna respingere con la lotta unitaria e di massa.
Per questo lo slai cobas per il sindacato di classe di Taranto chiede un incontro urgente a tutte le istituzioni Prefetto, Regione, Provincia, Comune, alle istituzioni scolastiche, alle imprese per affrontare la vertenza e portarla a una soluzione di continuità di lavoro per tutte e tutti.
Nelle prossime settimane cercheremo di sviluppare forme di lotta dura, come fu negli anni scorsi con il blocco prolungato del ponte e una vera rivolta sociale.
Senza questa strada e questa linea i lavoratori non potranno fermare i piani della Gelmini.
slai cobas per il sindacato di classe
la responsabile del settore
fiorella masci
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