Le compagne del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario di Taranto, insieme alle lavoratrici, disoccupate dello Slai cobas per il sindacato di classe scenderanno in piazza il 13 in forme e contenuti autonomi dall'iniziativa convocata sull'appello "Se non ora quando".
Porteremo striscioni:
"UNA VOLTA CHIESERO AL FARAONE (alias Berlusconi): COME HAI POTUTO DIVENTARE COSÌ POTENTE? LA SUA RISPOSTA FU: NESSUNO MI HA FERMATO".
"NOI ODIAMO GLI UOMINI CHE ODIANO LE DONNE PRIMO DELLA LISTA BERLUSCONI...MA NON SOLO..."
"SCIOPERO DELLE DONNE"
Questo che segue è il comunicato stampa:
"Sin dal primo momento, e in particolare dalla fase aperta con la lettera di Veronica Lario abbiamo segnalato il salto di qualità moderno fascista, sessista che il sistema attraverso il governo Berlusconi realizzava.
La concezione di Berlusconi e della sua corte, anche femminile, sulle donne, la considerazione del loro ruolo nella società, sono di fatto una cartina di tornasole, la punta di un iceberg dell'ideologia e del grado di inciviltà di un sistema che non potendo più nascondere e mentire, ormai le rivendica pubblicamente come fatti legittimi, normali.
Contro Berlusconi, il suo governo e il modello sociale, culturale putrefatto fascista, maschilista che questi rappresenta e che ha nell'attacco alla dignità delle donne uno dei pilastri principali, pensiamo, però, che le posizioni espresse dall'appello, le donne che lo promuovono e lo rappresentano, le forze politiche che l'appoggiano, non rappresentino realmente la battaglia della maggioranza delle donne.
Che oggi rappresentanti del PD, delle Istituzioni, dei sindacati confederali scendano in piazza, anche a Taranto, è il minimo che potessero fare e lo fanno tra l'altro con un grande ritardo.
Potrebbero rimuovere Berlusconi con iniziative istituzionali, ma continuano a non farlo.
Ma soprattutto, dove stavano finora? Dove stavano le esponenti del PD, le consigliere comunali, le dirigenti della cgil che il 13 scendono in piazza quando le lavoratrici precarie, le disoccupate hanno sviluppato tante lotte nella nostra città, quando sono state caricate dalla polizia perchè chiedevano lavoro e dignità; quando le donne incinta, con i bambini hanno bloccato la polizia a Paolo VI perchè voleva chiudere l'acqua? quando facciamo i presidi ai processi contro i violentatori di Carmela, quando siamo andate al funerale di Sarah, quando abbiamo fatto iniziative il 26 novembre contro le uccisioni delle donne, ecc. ecc. - non le abbiamo viste! Tra le promotrici vi sono dirigenti sindacali che nonostante il peggioramento della condizione delle lavoratrici anche a Taranto: licenziamenti, contratti di lavoro di miseria nelle imprese di pulizia, cassintegrazione, riforma delle pensioni, non hanno indetto nessuna iniziativa di lotta delle lavoratrici.
Non possiamo separare la lotta contro Berlusconi dalla necessaria lotta delle donne contro l'attacco sistemico alle condizioni di vita, dignità delle donne.
Noi riteniamo che Berlusconi deve essere cacciato con una rivolta di massa, in primis delle donne.
Che il modo con cui le donne possono portare avanti questa battaglia sia uno "SCIOPERO DELLE DONNE".
Perchè è con lo sciopero totale delle donne che è possibile un protagonismo di lotta delle donne più sfruttate e oppresse, delle ragazze ribelli; perchè unendo la battaglia di classe alla battaglia di genere dappertutto, è possibile non essere strumenti di politiche parlamentari/elettorali.
Vogliamo un cambiamento radicale/rivoluzionario di questo sistema da moderno medioevo.
ORGANIZZIAMO PER L'8 MARZO LO SCIOPERO DELLE DONNE!
Questo messaggio lo rivolgiamo anche alla parte più radicale delle donne in piazza perchè si guardi oltre il 13 febbraio.
TARANTO - 10.2.2011
lavoratrici, disoccupate del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
Porteremo striscioni:
"UNA VOLTA CHIESERO AL FARAONE (alias Berlusconi): COME HAI POTUTO DIVENTARE COSÌ POTENTE? LA SUA RISPOSTA FU: NESSUNO MI HA FERMATO".
"NOI ODIAMO GLI UOMINI CHE ODIANO LE DONNE PRIMO DELLA LISTA BERLUSCONI...MA NON SOLO..."
"SCIOPERO DELLE DONNE"
Questo che segue è il comunicato stampa:
"Sin dal primo momento, e in particolare dalla fase aperta con la lettera di Veronica Lario abbiamo segnalato il salto di qualità moderno fascista, sessista che il sistema attraverso il governo Berlusconi realizzava.
La concezione di Berlusconi e della sua corte, anche femminile, sulle donne, la considerazione del loro ruolo nella società, sono di fatto una cartina di tornasole, la punta di un iceberg dell'ideologia e del grado di inciviltà di un sistema che non potendo più nascondere e mentire, ormai le rivendica pubblicamente come fatti legittimi, normali.
Contro Berlusconi, il suo governo e il modello sociale, culturale putrefatto fascista, maschilista che questi rappresenta e che ha nell'attacco alla dignità delle donne uno dei pilastri principali, pensiamo, però, che le posizioni espresse dall'appello, le donne che lo promuovono e lo rappresentano, le forze politiche che l'appoggiano, non rappresentino realmente la battaglia della maggioranza delle donne.
Che oggi rappresentanti del PD, delle Istituzioni, dei sindacati confederali scendano in piazza, anche a Taranto, è il minimo che potessero fare e lo fanno tra l'altro con un grande ritardo.
Potrebbero rimuovere Berlusconi con iniziative istituzionali, ma continuano a non farlo.
Ma soprattutto, dove stavano finora? Dove stavano le esponenti del PD, le consigliere comunali, le dirigenti della cgil che il 13 scendono in piazza quando le lavoratrici precarie, le disoccupate hanno sviluppato tante lotte nella nostra città, quando sono state caricate dalla polizia perchè chiedevano lavoro e dignità; quando le donne incinta, con i bambini hanno bloccato la polizia a Paolo VI perchè voleva chiudere l'acqua? quando facciamo i presidi ai processi contro i violentatori di Carmela, quando siamo andate al funerale di Sarah, quando abbiamo fatto iniziative il 26 novembre contro le uccisioni delle donne, ecc. ecc. - non le abbiamo viste! Tra le promotrici vi sono dirigenti sindacali che nonostante il peggioramento della condizione delle lavoratrici anche a Taranto: licenziamenti, contratti di lavoro di miseria nelle imprese di pulizia, cassintegrazione, riforma delle pensioni, non hanno indetto nessuna iniziativa di lotta delle lavoratrici.
Non possiamo separare la lotta contro Berlusconi dalla necessaria lotta delle donne contro l'attacco sistemico alle condizioni di vita, dignità delle donne.
Noi riteniamo che Berlusconi deve essere cacciato con una rivolta di massa, in primis delle donne.
Che il modo con cui le donne possono portare avanti questa battaglia sia uno "SCIOPERO DELLE DONNE".
Perchè è con lo sciopero totale delle donne che è possibile un protagonismo di lotta delle donne più sfruttate e oppresse, delle ragazze ribelli; perchè unendo la battaglia di classe alla battaglia di genere dappertutto, è possibile non essere strumenti di politiche parlamentari/elettorali.
Vogliamo un cambiamento radicale/rivoluzionario di questo sistema da moderno medioevo.
ORGANIZZIAMO PER L'8 MARZO LO SCIOPERO DELLE DONNE!
Questo messaggio lo rivolgiamo anche alla parte più radicale delle donne in piazza perchè si guardi oltre il 13 febbraio.
TARANTO - 10.2.2011
lavoratrici, disoccupate del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
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