ANDIAMO TUTTE A TARANTO IL 18 APRILE!
Appello alle lavoratrici, alle precarie, alle immigrate, alle disoccupate, alle studentesse, alle compagne femministe.
IL 18 APRILE VI SARA' UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE A TARANTO per la sicurezza sui posti di lavoro, contro la salute negata e la precarietà.
A questa manifestazione - che segue l'altra nazionale fatta il 6 dicembre a Torino, in occasione dell'anniversario della strage degli operai della Thyssen - vi chiediamo di portare con forza e visibilità l'attacco alla vita e alla salute di noi donne che spesso è messo sotto silenzio, che è in alcuni aspetti simile a quello che subiscono tutti i lavoratori, ma ha molti aspetti differenti legati proprio alla condizione generale di doppio sfruttamento e oppressione di noi donne.
Questa manifestazione la facciamo a Taranto perchè è la città con l'Ilva seconda fabbrica siderurgica più grande d'Europa, che ha il record nazionale di operai ammazzati sul lavoro e da lavoro, di morti nei quartieri, tra la popolazione di tumori. E' anche la città in cui per il profitto di padron Riva (proprietario dell'Ilva) nascono bambini già condannati, malati di leucemia a soli 11 anni, la città in cui le donne non possono dare il loro latte ai bambini perchè contiene diossina, la città che ha visto anche donne morte indirettamente per le fibre di amianto respirate lavando le tute.
A Taranto si dimostra pienamente come la precarietà ti stronca la vita: centinaia e centinaia di lavoratrici delle pulizie sempre tenute nell'incertezza del posto di lavoro, costrette pure a difendere un lavoro e un salario da miseria, ad esaurirsi in questa corsa, a dover spesso da sole
occuparsi dei figli, del peso di una vita in cui normalmente i servizi sociali mancano e ora anche la crisi viene usata per scaricare tutto il peso dei tagli sulle donne.
MA L'ILVA E' ANCHE LA FABBRICA IN CUI MOGLI, MADRI DI OPERAI MORTI HANNO TROVATO NEL DOLORE LA FORZA PER COMBATTERE, ORGANIZZARSI, E FAR RIVIVERE ANCHE COSÌ I LORO CARI, CONTINUARE LA LOTTA PER LA GIUSTIZIA E LA VERITÀ PER I LORO FIGLI.
Queste donne di Taranto, come della Thyssen di Torino, come di Molfetta, come dell'Umbria Oil, come tante altre, hanno cambiato la loro vita si sono trasformate, sono diventate forti, coraggiose; per amore e per ribellione sono uscite dalle case, dando voce anche a tutte le altre donne, mogli, madri, sorelle, figlie di operai morti che ancora tacciono.
Alcune di queste donne che non vogliono neanche essere delle figure cristallizzate, che ora vogliono parlare non solo al passato dei propri cari ma anche della battaglia che stanno facendo e del futuro, che non vogliono ricevere finte solidarietà, che danno loro forza agli altri, saranno insieme per la prima volta alla manifestazione di Taranto del 18 aprile.
MA TARANTO E' ANCHE LA CITTA' IN CUI LE LAVORATRICI DELLE PULIZIE SONO IN PRIMA FILA NELLE LOTTE/RIVOLTE, anche di questi giorni, lavoratrici che per non essere costrette a "tornare a casa" stanno fuori di casa dalla mattina alla sera, a lottare, a fare presidi, occupazioni del comune, per il lavoro, per la dignità, contro le istituzioni, le aziende, i sindacati venduti, ma anche per una vita diversa.
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