17/09/16

25 novembre 2016. Indetto lo sciopero generale nazionale delle lavoratrici



Slai Cobas per il sindacato di classe
Sede legale v. Rintone, 22 Taranto – T/F 0994792086 – 3475301704
slaicobasta@gmail.com - C.F. 90177580736

TA. 17/09/2016
All. 1
Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Coord. Amm.vo
Al Dipartimento Funzione Pubblica
Al Ministero del lavoro e delle Politiche sociali
AL MIUR – Ministero Istruzione Università e Ricerca
Alla Commissione di Garanzia
Alla Confindustria -Roma
Alla Confcommercio – Roma
Alla Confesercenti- Roma
Alla Confcooperative – Roma
Alla Lega Cooperative – Roma
Alla Confagricoltura – Roma
epc
Alla commissione pari opportunità viceministro M.C. Guerra
alla Presidente della Camera, Boldrini

OGGETTO: PROCLAMAZIONE SCIOPERO GENERALE NAZIONALE
           IN DATA 25 NOVEMBRE 2016

                     Lo Slai Cobas per il sindacato di classe, comunica con la presente nota la proclamazione dello sciopero generale che si svolgerà a livello nazionale e per l'intera giornata del 25 Novembre 2016, in coincidenza con la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in tutti i settori lavorativi pubblici, privati e cooperativi e riguarderà tutte le lavoratrici a tempo indeterminato, a tempo determinato, con contratti precari e atipici.
La motivazione dello sciopero riguarda la condizione generale di lavoro e di vita delle donne, nei confronti delle quali la questione della violenza è una piaga sociale che investe purtroppo tutti gli ambiti, lavorativo, sociale, familiare…
                  Lo Slai Cobas per il sindacato di classe, accetta le limitazioni imposte dalle leggi e dai contratti di lavoro. Si fa presente che ai sensi dell'art. 28 L. 300/70 nessuna lavoratrice che aderisca allo sciopero deve subire limitazioni o essere oggetto di interventi disciplinari per aver esercitato questo diritto tutelato da leggi e Costituzione.

                 Si precisa che la denominazione della Ns. Organizzazione Sindacale,  secondo il Ns. Statuto è la seguente: SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE.
 Quanto sopra allo scopo di non creare equivoci rispetto ad un’altra O.S.già esistente denominata semplicemente “SLAI COBAS”

SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE
coordinatrice nazionale
Calderazzi Margherita

per com. 74121 Taranto via Rintone, 22 – slaicobasta@gmail.com
T/F 0994792086 – 347530170

Piattaforma sciopero generale nazionale del  25 novembre 2016:
 COSA VOGLIAMO E COSA NON VOGLIAMO

- Lavoro per tutte le donne
- Trasformazione a tempo indeterminato dei contratti precari
- Pari salario a pari lavoro
– Reddito minimo garantito a tutte le donne, in attesa di un lavoro, perché la dipendenza economica non sia di ostacolo alla rottura di legami familiari che spesso sono causa di violenza
- condizioni di lavoro e ambienti di lavoro (compreso servizi igienici) a tutela della salute, anche riproduttiva, delle donne e della dignità delle lavoratrici
- Aumento delle pause (una ogni 4 ore e almeno di 30m l'una), due giorni di riposo alla settimana
- Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario
- NO ai trasferimenti per le lavoratrici con figli, che assistono parenti disabili…
– abbassamento dell’età pensionabile delle donne, come riconoscimento del doppio lavoro fuori e dentro la famiglia
-nei passaggi di appalti o ditte, automaticità del passaggio delle lavoratrici con conservazione dei diritti acquisiti
- Divieto di indagine su condizione matrimoniale, di maternità, di orientamento sessuale, per assunzioni o licenziamenti
- NO a discriminazioni sul lavoro legate allo stato familiare, di gravidanza, di razza
- Via subito dai posti di lavoro, da posti istituzionali chi esercita molestie, violenze sessuali.
- Diritto di cittadinanza e uguali diritti lavorativi, salariali e normativi per le donne immigrate
- NO alla persecuzione delle prostitute, diritti di tutte ai servizi sociali e al reddito minimo garantito
- Difesa e ampliamento del diritto di aborto, abolizione nella L.194 dell’obiezione di coscienza e gratuità degli interventi e delle strutture, consultori laici gestiti e controllati dalle donne e non trasformati in centri confessionali al fine del controllo/repressione delle scelte delle donne
.- Accesso gratuito per le donne ai servizi sanitari
-Socializzazione/gratuità dei servizi domestici essenziali: asili, sanità, servizi di assistenza per anziani, ecc.
-NO all’intensificazione della presenza/controllo repressivo di Forze dell’ordine nelle città, nelle strade – non vogliamo che gli stessi che nelle carceri, nei Cie, usano anche stupri e molestie, offese sessuali contro le donne, che ci manganellano nelle lotte in difesa del lavoro e dei diritti sociali, siano messi a “difenderci”
- SI, invece, ad“illuminare” e rendere luoghi pieni di vita, ogni zona delle città e dei paesi, favorendo l’apertura di “case delle donne”, centri di denuncia e di lotta con servizi gratuiti di avvocati, medici, esperti; locali, parchi, e la gestione libera di essi da parte di organismi di donne
- NO alla trasformazione dei processi per stupro/molestie/femminicidi in atti d’accusa e indagine sulla “morale” delle donne; procedure di urgenza per questi processi
- Patrocinio gratuito per le donne – Classificazione del reato di stupro e femminicidio tra i più gravi del sistema penale
- interventi immediati contro i maschi denunciati per violenze, stalking, molestie sessuali, maltrattamenti.
- Divieto dell’uso del corpo femminile a fini pubblicitari e dell’uso sessista del linguaggio
- Abolizione nelle scuole e università di testi sessisti, con contenuti discriminatori, via i professori che li propagandano.

Nessun commento: